Univi le mie cicatrici come fossero costellazioni 'Un giorno mentre facciamo l'amore ti porto sulla luna'.Ti mordevi le labbra e mi chiedevi:'Ci verresti con me nello Srilanka?' Io sorridevo entusiasta, neanche sapevo si trovasse, ma ti avrei detto 'si' a prescindere, per vederti sempre sorridere cosí.Mi portavi a Colosseo quando tramontava, che Roma non era mai bella cosí tanto e mi dicevi che forse ero migliore io, che le sfumature viola e rossastre del cielo romano alle sette, io ce le avevo sulle guance e che la luminosità del sole in quei momenti non era accecante, ma calda e rilassante... un po' come il mio sorriso. "A me il sole piace solo a quest'ora, perché posso guardarlo davvero, per tutto il tempo che voglio, un po' come quando sorridi tu no? Io ti guardo, peró prima o poi forse tu mi ammazzi, il sole invece no. Vorrei poterti decifrare con delle leggi fisiche, come col sole, ma tu mi sfuggi sempre; sei un sole che tramonta ogni giorno in un punto diverso"(...) Mi piacevano i tuoi discorsi complicati, ma ti tramontavo sempre di fronte e tu, non te ne rendevi conto.
STAI LEGGENDO
TRA LE RIGHE CHE NON HO SCRITTO.
Short StoryTi ascoltavo diffidente perché la vita mi ha dimostrato che "Non esserci" è sopratutto una scelta, esserci una convenienza. Io mi siedo ancora lì, lo faccio da quando ero bambino, alla fermata davanti casa dove passavamo le sere a fumare e a guardar...