Perché devono odiare così tanto al punto da farci odiare noi stessi?

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Ho portato consiglio a chi ne aveva bisogno, dimenticando di ciò di cui avevo bisogno io. Ho dato tanto, ho dato tutto ed ho perso.Mi dicevano che dare ogni cosa avrebbe ripagato e così è stato, sono stata ripagata con immenso dolore, lunghi percorsi al buio più completo, pianti incontrollati per le cose più piccole, lontananza.A me nessuno ha regalato niente. Non ho ricevuto attenzione, parole, amore. Non mi hanno dato niente, se non il mio stesso dannato silenzio.Mi hanno tagliata fuori, mi hanno giudicata perché, in fondo, è stato più facile così. Una cosa vorrei dirla a tutti; nemmeno io ho mai seguito i miei suggerimenti.Non ho mai superato un lutto, non sono mai andata avanti dopo che qualcuno mi ha spezzata a metà. Non ho mai superato il panico del dover parlare in pubblico. Non ho mai smesso di credere nel demonio e nel paradiso. Non ho mai smesso di credere che qualcosa sarebbe cambiato.Si segue chi ha un passato semplice, chi vede tutto o bianco o nero, oppure non vede affatto e forse è per questo che nella vita mi sono ritrovata così sola.Mi sono fatta grande ed ho finto indifferenza quando le parole erano più taglienti delle lame.Ho finto di aver trovato me stessa e la serenità.Dicono tutti che per vivere bene bisogna amare se stessi, accettarsi, ma a lungo andare, quando il pensiero altrui prende il sopravvento sovrastando persino il tuo, è necessario volersi sentire diversi, nel corpo di qualcuno di migliore, è necessario volere un'altra occasione per sentirci migliori essendo semplicemente noi.Perché sentiamo così tanto il bisogno di odiare al punto da far odiare gli altri? Perché devono odiare così tanto al punto da farci odiare noi stessi?C'erano tutti per sentirsi meglio, ma non c'era nessuno per fare la differenza.

TRA LE RIGHE CHE NON HO SCRITTO.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora