Erika

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Dicevo "Non importa" mentre già avevo le lacrime agli occhi.
Facevo sempre finta di niente, non mostravo mai il mio dolore.
Stavo male io, in silenzio, per non far star male gli altri.
Mi tenevo dentro così tante cose, così tanta rabbia, così tante emozioni che alla fine quando in mezzo a tutta la merda arrivava anche solo un briciolo d'amore, questo faceva da combustibile e prendeva fuoco tutto.
E non riuscivo a sfogarmi.
Ci provavo in tutti i modi:
Mi incazzavo con il mondo intero.
Prendevo a pugni il muro.
Mi tagliavo.
Prendevo pasticche.
Provavo a bere alcool il più possibile, nonostante lo odiassi.
Ma con gli altri mai.
Con gli altri non potevo sfogarmi.
Non potevo permettermelo.
Non mi avrebbero capita.
Non avrebbero capito un cazzo, come al solito.
E anziché sentirmi dire le solite frasi fatte del tipo «Mi dispiace», «Cerca di calmarti» o «Vorrei aiutarti», preferivo continuare a vivere così.
Col fuoco dentro, ma fredda fuori.

TRA LE RIGHE CHE NON HO SCRITTO.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora