Io sono stato innamorato. Lo sono stato davvero anche se ci siamo divisi. Lei era bella, sorrideva mostrando poco i denti, li copriva portandosi la mano sulle labbra perché era timida. Capisci quanto ti manca una persona solo quando ne incontri un'altra e ti fidi, e alla prima occasione è già lì che si cerca con gli occhi con un altro che è fisicamente più bello di te o più famoso. A lei queste cose non interessavano, ascoltava Battiato, leggeva Garcia Marquez, stava con me. Mi guardava con un altro sentimento, al punto che mi chiedevo quanto lo meritassi. Esporsi come fossimo di vetro, fidarsi come fossimo capaci di rincominciare, l'aria da idioti degli innamorati, dormire abbracciati anche se scomodi e sudati. La testa piegata in avanti per asciugare i lunghi capelli. La baciavo sul collo per farle il solletico, per alleggerirla dalle paure. Diceva a tutti con orgoglio che stavamo insieme. Non ero ancora l'Antonio dei libri, ero solo un ragazzo distratto che parlava poco e amava il calcio. Quando ami non hai scuse, non vuoi pause, trovi il tempo. Quando ami non ti serve altro, non cerchi altri perché non ti servono. Quando ami non tradisci. E per me tradire è anche sentirsi con un'altra persona che non sa che sei fidanzato proprio perché tu non hai voluto dirglielo. Io sono stato innamorato. Lo sono stato davvero anche se ci siamo divisi. Anche se ci siamo offesi. Anche se abbiamo smesso di salutarci e ci siamo fidanzati con altre persone. Anche se è passato tanto tempo, anni. Anche se non ci parliamo più, noi ci siamo amati così tanto che non ci sarebbe più nulla da dire.
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TRA LE RIGHE CHE NON HO SCRITTO.
Short StoryTi ascoltavo diffidente perché la vita mi ha dimostrato che "Non esserci" è sopratutto una scelta, esserci una convenienza. Io mi siedo ancora lì, lo faccio da quando ero bambino, alla fermata davanti casa dove passavamo le sere a fumare e a guardar...