Era come quando da piccola ti sentivi impotente in mezzo alla folla. Camminavi, tenendo stretta la mano di tua madre. Guardavi gli adulti. Tu arrivavi a malapena alle loro ginocchia e non vedevi l'ora di crescere e non sentirti più piccola come eri. Poi, col passare del tempo, hai capito che più grande ti fai e più le cose cambiano. Tutto cambia. Una volta grande niente sarà dannatamente uguale. Si accumulano i graffi nel tuo cuore, le menzogne, le delusioni, gli adii inaspettati e gli scafi in faccia, e devi imparare a prenderti cura di te stessa e ad andare avanti da sola perché se non ti aiuti tu, nessun altro lo farà. E capisci che vuoi ritornare a quando eri bambina, a quando una pugnalata alle spalle non sapevi nemmeno cosa significava.
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TRA LE RIGHE CHE NON HO SCRITTO.
Short StoryTi ascoltavo diffidente perché la vita mi ha dimostrato che "Non esserci" è sopratutto una scelta, esserci una convenienza. Io mi siedo ancora lì, lo faccio da quando ero bambino, alla fermata davanti casa dove passavamo le sere a fumare e a guardar...