Ghost Memories - Capitolo 2: Genesis

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Fui accolto come un eroe nel mio distretto, ogni poliziotto mi accolse a braccia aperte, mi strinsero la mano uno ad uno dandomi ripetutamente pacche sulla schiena.

Festeggiarono ardentemente quel giorno, ogni poliziotto che in quel momento si trovava a pattugliare la città ancora rimpiange di non esserci stato.

Rimasi in disparte nonostante fossi il motivo di tale festeggiamento, perché avrei dovuto festeggiare la morte di un ragazzo? Mi chiesi.

Jeff sarà anche stato un killer spietato, ma si trattava di una persona mentalmente disturbata, una persona che ha avuto diversi traumi, un ragazzo che fin da bambino avrebbe dovuto avere più attenzioni, e invece... quando ha avuto bisogno di aiuto nessuno lo ha aiutato, nessuno gli ha creduto, nemmeno i suoi genitori, tutti, tranne Liu, il fratello.

Questo mi ricordò quando vidi Jeff per la prima volta, ero appena entrato in polizia e mi sembrò stupido che il mio primo incarico consisteva nell'arrestare un ragazzino che aveva picchiato diversi bulli. Ma allo stesso tempo mi sembrava strano che un 13enne potesse arrivare a pugnalare diversi ragazzi ad un'età così immatura.

Quando entrai nella casa di Jeffrey io e il mio partner fummo accolti dalla madre, ovviamente, fu un trauma per lei scoprire cosa aveva fatto il suo figlioletto a quei tre ragazzini, fu allora che Jeff scese le scale chiamato dalla madre.

Il futuro Jeff the Killer era lì davanti ai miei occhi, un ragazzino all'apparenza come tanti altri ma che nascondeva dentro di sé un istinto omicida assai difficile da colmare. Sembrava non crederci nemmeno lui a quello che aveva fatto quando sua madre gli spiegò perché c'erano degli agenti in casa.

Invitai Jeff a seguirmi in macchina, in quel momento sembrava che Jeff avesse tutte le intenzioni di scappare, anche il mio partner se ne era accorto ed eravamo entrambi pronti all'inseguimento.

Inaspettatamente, invece, Jeff disse: "Signore, sono... sono stato io. Sono stato io l'unico a picchiare i ragazzi. Liu ha provato a trattenermi, ma non ci è riuscito."

Guardai il mio collega annuendo, poi parlai: "Bene, ragazzo, sembra che un anno in rifor..."

Fu in quel momento che Liu arrivò a salvare il fratello, Liu si prese tutta la responsabilità dell'aggressione ai 3 ragazzi, Jeff si salvò e un innocente venne arrestato al suo posto.

Sapevo che non era stato Liu, si vedeva benissimo che stava agendo solo per salvare il fratello, tentai di intimidirlo mentre lo trasportavamo in centrale, dicendogli che per un'accusa così grave avrebbe rischiato un anno di riformatorio, rimase impassibile, affermando per tutto il viaggio che era stato lui a compiere tale atto.

Per quanto mi doleva arrestare un presunto innocente fui costretto a seguire la legge, è una cosa orribile da dire, ma se Liu quel giorno avesse soffocato il suo amore fraterno oggi Jeff sarebbe dietro le sbarre, e con questo, parecchie vittime innocenti sarebbero ancora vive, compresi loro due stessi.

Il gesto di quei tre bulli fu ignobile, quando interrogammo Keith lui confessò che Randy aveva costretto lui e Troy a mentire sull'aggressione alla fermata dell'autobus, andai su tutte le furie.

A causa di quello stupido gesto Randy e Troy erano morti, uccisi da Jeff, Jeff ne era uscito sfigurato e Liu si trovava ancora in prigione per un reato che non aveva commesso.

Non potemmo arrestare Jeff in quanto si trattò di legittima difesa, Keith scontò cinque anni di riformatorio, e tutto ciò che potemmo fare era finalmente far uscire Liu dal carcere.

Qualche giorno dopo il rilascio di Jeff dall'ospedale, arrivò una chiamata dai vicini di Jeff, notarono un'assenza di attività nella casa di Jeffrey, l'intera famiglia sembrava infatti scomparsa nel nulla.

Ciò che vidi quando facemmo irruzione in quella casa... ancora mi tormenta nei miei incubi... i genitori di Jeff si trovavano nella loro camera da letto, i loro corpi erano stati completamente martoriati. I muri di quella casa erano cosparsi di sangue dappertutto, quando il disgusto sparì, finalmente riuscimmo a localizzare alcune frasi scritte col sangue, "Scusa, mamma." in quel momento ci risultò chiaro che era stato uno dei due figli a compiere il massacro.

Quasi piansi quando sulla porta della camera di Liu trovai scritto "Ti voglio bene, fratello.", capì cosa avrei trovato se avessi aperto quella stanza, in quel momento non ce l'ho fatta, dovetti rinunciare a perquisire la casa e lasciar agire gli altri miei colleghi. Tale gesto mi fu perdonato in quanto ero ancora una recluta alle prime armi.

Perché quelle frasi controsenso? Prima li uccide e poi gli chiede scusa... prima li uccide e poi dice di volergli bene... come si può arrivare ad uccidere il proprio fratello in questo modo? Un fratello che per giunta lo ha sempre protetto, era andato addirittura in prigione per lui, dannazione!

Non credo esistano spiegazioni per ciò che ha fatto Jeff quella notte, l'unica mia teoria è che Jeffrey è rimasto intrappolato in quel corpo nel preciso momento in cui le fiamme hanno avvolto il suo corpo, ciò che è uscito da quell'ospedale non era altro che la personificazione del male, un demone. E Liu rappresentava l'unico filo che lo collegava alla sua umanità, un filo che avrebbe dovuto recidere.

Io oggi non festeggerò, perché io ho ucciso quel corpo, e con esso il povero Jeffrey imprigionato al suo interno.

Jeff the Killer: The Ghost CircleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora