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Mi scuso in anticipo se incapperete in qualche errore grammaticale, ortografico o di battitura. Mi trasferisco questo pomeriggio e non ho proprio il tempo di controllare attentamente quello che ho scritto.
Detto ciò, buona lettura!



Era la seconda volta nel giro di due giorni che Ethan si risvegliava stordito e legato. Almeno questa volta, chiunque fosse l'artefice, aveva avuto la decenza di legargli solo i piedi e di non infierire sulla spalla ferita.
Quando si era liberato e si era reso conto che Taylor non era più in casa, aveva iniziato a preoccuparsi. Non era da lei scappare via, soprattutto dopo quello che gli aveva detto la sera precedente, durante i fuochi d'artificio per Cassie.
Subito dopo l'aveva accompagnata a casa e lei gli aveva chiesto di rimanere. Inizialmente pensava che stesse scherzando ma quando glielo aveva ripetuto, quando lo aveva guardato in quel modo, si era reso conto che non stava affatto scherzando.
Non avevano fatto nulla, in realtà. Si erano limitati a bere qualche bicchiere di vino approfittando del fatto che il giorno successivo non sarebbe dovuto andare in missione. Avevano parlato del più e del meno, nessun riferimento al passato o a quello che avevano fatto durante quegli anni in cui non si erano più visti. A un certo punto dovevano essersi addormentati e il giorno dopo lui si era risvegliato in quello stato mentre lei non c'era.
L'aveva cercata in ogni angolo e quando aveva trovato il cellulare e le chiavi sul tavolo aveva subito chiamato Cassie. Subito dopo aver chiuso la telefonato aveva perlustrato la casa.
Le serrature erano state forzate ma non capiva come avevano fatto a non sentirli, almeno lui.
Chissà cosa le avevano fatto per costringerla a seguirli e chissà cosa le stavano facendo in quel momento, mentre lui era la impalato a rigirarsi i pollici.
Per fortuna Cassie arrivò quasi subito, accompagnata da Nathan. Avevano le facce di chi non aveva dormito molto e Ethan aveva una vaga idea del motivo a giudicare dagli strani segni sul collo di Nathan e quelli sulla spalla di Cassie.
– Spiegami che cosa è successo di preciso – disse Cassie. Aveva il fiatone, probabilmente per la via della corsa fino all'appartamento di Taylor.
– Mi sono svegliato ed ero legato. Quando l'ho cercata lei non c'era...
– Non pensi che sia stata lei stessa? Magari per vendicarsi di qualcosa avvenuta in passato? – chiese Nate.
Ethan lo fulminò con lo sguardo – No, Taylor non mi farebbe mai questo! E non andrebbe mai via di casa senza il suo cellulare o suo computer.
– C'è anche il computer di Morgan – disse Cassie che, nel frattempo, si era spostata nello studio di Taylor.
Da come lo guardò, capì che Cassie sapeva tutto – Te lo ha detto, non è vero?
Cassie annuì – Ma non penso che sia il momento di parlarne.
– Parlare di cosa? – chiese Nathan.
Cassie gli prese la mano e intrecciò le dite alle sue – Prima troviamo Taylor.
Non credette ai suoi occhi quando vide Nate sorridere e annuire. Forse era la prima volta che lo vedeva in quello stato.
Avrebbe voluto chiedergli che cosa era successo, come mai si trovava in quello stato, ma in quel momento la cosa principale era trovare Taylor e punire il bastardo che gliel'aveva portata via in quel modo.

Scesero insieme le scale, tenendosi ancora per mano. Era la prima volta che succedeva una cosa simile e nonostante la situazione, Nathan era davvero felice.
Avrebbe tanto voluto passare la giornata insieme a lei, recuperare un po' il tempo perso, ma non era stato possibile. Si era un po' infastidito quando Ethan aveva chiamato Cassie e non lui ma non appena aveva visto la faccia di suo fratello, la disperazione con cui aveva raccontato loro che cosa era successo, i suoi sentimenti negativi scomparvero. Doveva aiutare Ethan a trovare Taylor, lui avrebbe fatto la stessa cosa.
Dopo aver camminato per un centinaio di metri cercando di individuare l'odore di Taylor, si rese conto che qualcuno li stava seguendo. Si voltò numerose volte ma non vide nessuno.
Quando si voltò per guardare Cassie notò che stava camminando in direzione di un vicolo. A primo impatto sembrava solo curiosa di vedere se la ci fosse qualche traccia, ma, guardando meglio, Nate vide una figura spuntare da laggiù e a quel punto non ebbe più alcun dubbio: li stavano seguendo.

La Cacciatrice Ibrida 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora