Capitolo nono

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Vi piace la bozza della copertina? Bene, ora passiamo al capitolo nuovo, buona lettura!

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Vi piace la bozza della copertina?
Bene, ora passiamo al capitolo nuovo, buona lettura!

Ancora prima di conoscerci io e Ruben abbiamo sofferto. Credo sia per questo che ci siamo riconosciuti subito: ci siamo annusati a pelle e abbiamo realizzato che entrambi eravamo esperti di dolore. Poi tra noi è scattato quel sentimento chiamato amore. A modo nostro siamo stati felici. Solo che la felicità non è una conquista da sbandierare ai quattro venti: le persone cattive e invidiose hanno il potere di colpirci nostro malgrado per rubarci tutto ciò che abbiamo costruito a fatica. Non voglio che accada il peggio. Combatterò fino allo stremo delle forze per difendere il nostro amore.

Dopo avermi accompagnato a casa, Ruben s'è congedato con un sorriso nervoso e un bacio sofferto. Ho vagato per l'appartamento come un'anima in pena con nessuna voglia di andare a letto; è incredibile come il cervello s'inventi qualsiasi cosa pur di non spegnersi quando stiamo male. Così ho fatto un po' di zapping sui miei vari social, ho sfogliato alcuni numeri di Vogue e Marie Claire, alla fine mi sono seduta alla scrivania, ho acceso il Mac e ho scritto un'altra mail a Mr. A.  Ora che ci penso non so nemmeno se sia un uomo o una donna, si firma semplicemente "A.". Sono io che nella mia testa me lo figuro come un uomo. Ho rammentato che era notte anche quando ho spedito la prima mail.

"Caro Mister A.

mi ha chiesto di informarla su come procedono le cose. Beh, vanno male.

La gente, se ha qualcosa contro di te, non te lo dice apertamente. Ti invidia e basta, gode delle tue manchevolezze, dei tuoi punti deboli. Trama alle spalle e, possibilmente, vorrebbe affossarti. Ho provato a dire la verità al mio fidanzato come mi ha consigliato, ma non ha funzionato; anzi, sta andando di male in peggio.

Nella mail precedente lei ha detto che non conosciamo davvero gli altri. Beh è vero, le sue parole sono state profetiche: in questo momento stento a riconoscere il mio fidanzato. Questa specie di persecuzione da parte dei nostri ex ci sta allontanando: lui si sta chiudendo in se stesso e non vuole il mio aiuto. Io cerco di parlargli in modo schietto e sincero, pensando al suo bene (come mi ha consigliato), ma ottengo solo di metterlo ancora di più contro di me.

Che cosa devo fare? Ho bisogno di aiuto ora più che mai.

C."

Dopo aver spedito la mail mi è scesa una relativa tranquillità. Mi sono distesa a letto e mi sono addormentata.

Oggi è venerdì e fuori il tempo è uggioso: nuvole basse, grigie e gonfie come matasse di lana scura e spessa. L'aria odora di pioggia imminente. La mia routine è sempre quella: appena alzata bevo un bicchiere d'acqua e limone e faccio i soliti esercizi di ginnastica con il sottofondo musicale di una compilation del mio smartphone. Poi mi lavo, mi trucco, mi sistemo i capelli; infine scelgo cosa indossare. Non è facile scegliere l'abito adatto: è un mix di istinto, di empatia, di spirito d'immaginazione. Fuori il tempo è così deprimente che opto per un outfit colorato -  abito di Patrizia Pepe e borsa Chanel in tinta, scelta rigorosamente in base all'umore - mentre penso a chissà che cosa mi riserverà la giornata. Il venerdì il ritmo di lavoro cala perché i miei collaboratori pensano già al weekend imminente.

Il mio adorabile dilemmaWhere stories live. Discover now