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[ urlate con me: CHRISTIAN GREY JE FA NA PIPPA A KATOO ]

- vieni Michele. -

Katoo mi richiama e esco dal mio nascondiglio.

- torna a casa. -

mi porge dei suoi vestiti e mi apre la porta.

- ma io... - tento, ma mi interrompe.

- torna a casa. -

- ma... -

- torna a casa cazzo! -

lo ringhia tra i denti, ma il suo sguardo si addolcisce subito.
mi stampa un bacio dolce sulle labbra, tenendomi il mento tra le dita.

non ha mai fatto una cosa così dolce con me. all'inizio sono piuttosto sbalordito, ma mi godo quei due secondi in cui le nostre labbra rimangono dolcemente unite, senza volgarità.

mi vesto velocemente e saluto Katoo, per poi dirigermi fuori dalla casa.

~~

la mattina dopo, a scuola, Sascha mi viene in contro.

- perché non sei venuto al cinema? -

non so cosa rispondere, non possono sapere che sono stato con un ragazzo.

- sono stato con una ragazza. -

sbotto in modo insolente, come se fosse cosa di tutti i giorni.
e per lui è così e deve essere così.
non deve neanche sospettare del fatto che io sia omosessuale e tanto meno del fatto che mi piaccia da impazzire.
sono tra due fuochi.

quello della passione, in cui mi basta lasciarmi andare e tutto il mondo gira intorno a noi, e quello della dolcezza, del ragazzo che non pretenderà mai nulla di estremo.

entriamo in classe e i ragazzini della mia classe mi lanciano occhiate furtive, soprattutto la sorella di Francesco e quei due suoi amichetti, Lorenzo e Muriel.

la bionda si china all'orecchio del moro per dirgli qualcosa all'orecchio, e la mia curiosità prende il sopravvento.

- che vi dite di bello? - mi avvicino a loro con Sascha al seguito.

- niente. - sbotta Lorenzo.

- sicuro? - gli sorrido.

- sì. -

mi avvicino ancora a lui. anche se ha un'anno in più delle sue amiche rimane sempre molto più basso di me.
si chiude nelle spalle, facendosi ancora più piccolo sotto alla mia altezza.
questo mi basta.

giro i tacchi e entro in classe con Sascha.

~~

- hai ancora dato fastidio a mia sorella? -

appena tornato a casa, Katoo mi chiama.

- no. -

- beh, lei mi ha detto il contrario. -

stringo i pugni.

- e cosa vuoi fare allora? -

Sorrido.

- vieni qui a casa mia. Teresa è da Muriel. -

metto giù il telefono e prendo la giacca.

ho scelto il fuoco della passione.

Obsession || Michele Bravi ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora