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[ a grande richiesta, ho mosso il culo :3 ]

cercare di non cedere ai sintomi dell'ansia.
agitazione.
dieci minuti buoni per scegliere cosa mettere, per poi indossare i soliti jeans e la solita maglietta nera.
trenta minuti di camminare in tondo nella cucina.
e poi partire.

arrivo davanti a quel piccolo bar in cui sono solito trovarmi con gli amici.
perché so che lui è lì.
sbircio dalla vetrina, e non posso che non farmi i complimenti da solo per l'intuito.
la sua testa è pesantemente appoggiata alla mano, stabile grazie al gomito fermo sul tavolino chiaro. ha davanti a sé un bicchiere e ne mescola ripetutamente il contenuto con una cannuccia.

prendo un respiro profondo e spalanco la porta.
il locale è quasi totalmente pieno: giorno lavorativo, orario del pranzo,... non so se possa essere un bene o un male.
guardo per terra, ma con la coda degli occhi lo fisso. la direzione del suo sguardo.
sta guardando me.

rilassati michele, rilassati.
più facile a dirsi che a farsi.
i suoi occhi sono come calamite e il mio corpo è il polo opposto, ma anche lo stesso polo.
un po' viene attirato, un po' viene respinto.

e poi fa quello che non mi sarei mai aspettato.

{ok ora voglio sapere da voi cosa credete che lui farà. vi dico che ho già l'idea... se indovinate, settimana prossima già nuovo capitolo, siccome sono meno frequenti delle morti di papa. siete dei lettori stupendi, grazie mille per l'apprezzamento xx}

Obsession || Michele Bravi ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora