~ 9 ~

1.5K 40 21
                                    

- Michele non ti ho chiamato per quello che pensi. -

- e allora perché? -

- partiamo. stasera. -

- ah... quando tornate? -

- tra 3 giorni. -

- mi mancherai... -

silenzio.

- buon viaggio. -

- grazie. -

- ciao. -

- ciao. -

~~

è già passato un giorno dalla partenza di Katoo e la sua famiglia. sono andati in montagna, tre giorni, e mi manca tutto di lui. ogni singola cosa.

ma sua voce, i suoi occhi, le sue labbra.
ma soprattutto mi manca il suo modo di fare, dentro e fuori dal letto, che quasi mai letto non è.

lui era un po' il mio calmante e soprattutto colui che mi permetteva di essere me stesso, al 100%.

tre giorni possono sembrare un niente, ma quando la persona che non c'è è parte essenziale delle tue giornate, tutti i tuoi attimi sembrano vuoti, quei minuti che solitamente passavi con l'ansia di rivederlo, ora sono solo attimi normali e monotoni.

e quegli attimi che passavi con lui... quelli che non potresti mai passare con nessun'altro... di quelli sì che senti la mancanza.

in un qualche modo dovrò pur colmare questo vuoto.

aspetto che i miei genitori siano via, per prendere il telefono e andare in bagno.

mi siedo sul water chiuso e mi tiro giù i pantaloni e i boxer.

non l'ho mai fatto prima, avevo sempre qualcuno. ma in questo momento sento di non avere più nessuno.

sblocco il telefono e vado su internet, a cercare cose che non avrei mai pensato di cercare. Ne faccio partire uno, gay, ma non mi eccita come dovrebbe o comunque come ne hanno sempre parlato i miei amici.

certo, non vado a dire di non sentire niente, ma neanche che è tutto sto gran piacevole.

nel video ci sono due ragazzi sulla ventina, due mori piuttosto alti e dalle lunghezze invidiabili.

però è palese che si trovano entrambi sullo stesso piano, nessuno dei due è completamente sottomesso all'altro.

me lo faccio comunque andare bene e dopo una decina di minuti e 3/4 video, l'eccitazione si fa sentire.

però senza di lui non è uguale, con lui c'era qualcosa in più.

ma ora come ora sarà un po' improbabile riuscire a provare le stesse emozioni che provo con lui e mi dovrò accontentare di segarmi.
magari dopo mi sentirò in colpa, ma una sega non arriverà mai ai livelli di quello che facciamo di solito.

quindi, mentre inizio a stuzzicare la mia solo accennata erezione, cerco quella foto che mi ricordo di aver fatto non tanto tempo fa. e la trovo.

era una delle prime volte che lo vedevo, ci eravamo conosciuti in giro e grazie alla comune amicizia di Stefano, siamo riusciti a incontrarci. non mi serve specificare che per me è stato un colpo di fulmine, ma non conoscendolo, non ho voluto nemmeno accennare alla mia omosessualità.
un giorno mi aveva chiamato, chiedendomi se in giornata fossi libero, per passare un pomeriggio a conoscerci meglio, siccome dell'altro sapevamo poco e niente. eravamo a casa sua, soli, atmosfera calma. e parlavamo. io ovviamente, speravo in qualcosa di più, ma come poteva un ragazzino di 21 anni gay pensare di aver fatto colpo su un uomo di cui neanche conosceva l'orientamento sessuale?
però tutto è successo in fretta.
mi chiese della mia sessualità e risposi sinceramente. timido e impacciato davanti a lui, arrossii e chinai il capo.
però fece l'ultima cosa che mi sarei mai aspettato: mi alzò il mento con due dita, mi sorrise e mi baciò.
il mio primo bacio con lui.
un mesetto fa succedeva e sembra passata un'eternità.
io non avevo mai avuto esperienze con uomini, ero sempre uscito con donne per non far scoprire a nessuno la verità.
non è che mi vergogni, è che ho paura dei giudizi altrui.
quindi, alla fine non facemmo sesso e lui era rimasto insoddisfatto.
quindi si fece una sega davanti a me.
e sì, l'ho fotografato.

al pensiero di quello che successe quel pomeriggio, la mia eccitazione aumenta e le mani che stuzzicano la mia erezione e la foto che sto fissando avidamente, aiutano parecchio.

mi decido a prendere in mano il mio membro e sfregare tutta la lunghezza, immaginandomi le mani di Katoo e il suo respiro pesante unito al mio.
la foto aiuta la mia immaginazione come non avrei mai immaginato, mi aiuta a proiettarmi nella realtà di quel giorno, in cui lui si toccava davanti a me e io fremevo.
e a pensarci fremo tutt'ora.

mi vengo sulla mano, in un orgasmo meno intenso del solito, ma sempre piuttosto liberatorio. Prendo della carta igienica e mi pulisco, insieme al pavimento e allo schermo del telefono, imbrattati di bianco.

guardo ancora un attimo la foto, sorrido e mi rimetto i boxer e i pantaloni.

come immaginavo, mi sento piuttosto in colpa. ma ripenso a tutto quello che abbiamo fatto insieme, che paragonato questo è un gioco per bambini.

però decido di mandare un messaggio a Katoo. voglio sentire soprattutto la sua reazione.

katoo

si michele?

devo dirti una cosa...

dimmi pure

mi sono fatto una sega su una tua foto.

mh

non reagisci?

è più che normale per te, sei solo un ragazzino in calore e dato che non ci sono io a soddisfarti, ti devi arrangiare.

...
buone vacanze..

grazie.

Obsession || Michele Bravi ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora