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uscito da scuola, sento una mano posarsi sulla mia spalla. Alice.

- professoressa? -

domando girandomi nella sua direzione.

- no Michele, dammi del tu e chiamami Alice. -

sorride.

- ti va di vederci qualche volta? - tira fuori il telefono per darmi il suo numero.

è una bella ragazza, e sembra parecchio simpatica!
Uscire con qualche amica non può farmi che bene.

- certamente! - ci scambiamo i numeri e stabiliamo di vederci bella gelateria in centro alle 15.45.

~~

sono nel luogo stabilito. quella ragazza ha qualcosa di speciale, ti regala gioia solo guardandola negli occhi.
vedo i suoi capelli platino avvicinarsi da lontano.

- ehi Michele! - mi abbraccia e ci scambiamo tre baci sulle guance. anche se sono molto impacciato, cerco di non farlo notare.

- ehi Alice! -

iniziamo a parlare dei nostri interessi, passioni e della scuola. avrebbe anche potuto evitare, ma fa niente.
quando si sono fatte le 17.50, saluto la ragazza, che però si offre di portarmi a casa in macchina e io accettto.

- porco mondo! - sbraito mentre cerco insistentemente la chiave di casa, che si rifiuta di essere trovata.

- non puoi suonare ai tuoi? -

alzo gli occhi al cielo.

- se fossero a casa l'avrei già fatto, no? non arrivo a questi livelli di demenza! -

ride leggermente.

- quando tornano i tuoi? -

- domani pomeriggio. -

- ti va di stare a casa mia? -

- ok. -

la seguo in macchina.

Obsession || Michele Bravi ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora