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ci metto un attimo a realizzare.
Sara ha visto e sentito tutto, la canzone che gli ho dedicato, il bacio e la sua dichiarazione d'amore, o almeno quello che penso che sia.

le tremano le mani e ha lo sguardo perso.
avevano un rapporto fantastico e noi due eravamo buoni amici.
abbiamo entrambi tradito la fiducia di quella ragazza che, con le lacrime che minacciano di solcare il viso, se ne sta andando, lasciando Katoo con una mano nella mia e una tesa verso la sua direzione.
'non andare' starà pensando.
'è tutto falso, non è vero'.
oh, invece è tutto verissimo.

chiudo gli occhi rilassato, soddisfatto.
non era mia intenzione, ma questa nuova prospettiva di tutto mi aggrada.
ora è più possibile immaginarci mano nella mano per le strade, abbracciati a guardare un tramonto, sussurrando parole che non rimarranno solo tra noi.
potrò urlarlo al mondo, far capire a tutti cosa siamo.

ma il dolore nei suoi occhi mi distrugge, mi fa sentire colpevole di tutto quello che il caso ha voluto.
gli lascio la mano che era nella mia, che era stretta possessivamente dal mio amarlo e dal mio volerlo, più intensi di tutto il male della terra.

la muove piano, la accosta al suo fianco, rassegnato.
non prova ad andarle dietro o a fermarla perché quello che è fatto è fatto.

un silenzio tombale regna tra la gente e tutto questo vuoto mi pare assordante.

alzo cautamente una mano e la avvicino alla sua spalla e poggiarla su di essa, piano, affettuosamente, come un padre che consola un figlio.

però lui si scansa, rifiuta il mio gesto d'amicizia.
prendo la mano che prima lo sfiorava e la avvicino al collo, sfregandola velocemente, cercando di liberarmi da tutta la tensione e il senso di colpa.

mi giro piano e esco dalla porta sul retro del bar, con la testa bassa e tutta quella piacevole prospettiva che prima mi illuminava che se ne va, lasciando spazio a un baratro di tristezza e annientamento.

mi tasto le tasche.
cellulare, chiavi di casa, caramella alla menta.
basta.

il vento fresco di marzo mi punge il viso, le stelle chiare mi abbattono ancora di più, mi fanno ricordare che le speranze, i sorrisi, ormai non ci sono più.

se n'è andato tutto.
non è colpa mia.
però è colpa mia.

Obsession || Michele Bravi ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora