e forse ti dovrei parlare, forse sarebbe meglio parlare. e dirti quelle cose che posso dirti solo in sogno.
e dirti che non posso.
semplicemente loro.
loro che incontrano ostacoli, loro che sono ostacoli di loro stessi.
lui che sogna una famigli...
la sua affermazione mi ha stupita: all'apparenza potrebbe non sembrare e sicuramente, dato che lo conosco da neanche un giorno, non me ne sarei mai potuta accorgere. oppure potrebbe essere semplicemente una stupida scusa.
per il momento decido di credergli, ma l'eccitazione accumulata in questi pochi minuti non può non essere placata.
non ho sue foto sul telefono, ma grazie a instagram ho un intero repertorio di centinaia di foto tra cui poter scegliere. tra l'altro foto stupende, che lo valorizzano fantasticamente.
mi affretto ad andare in bagno per accingermi ad alleviare la solitudine. la finezza prima di tutto.
scelgo una foto di Michele nella quale si vedono gli occhi, le labbra e le mani.
scelgo questa
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e solo alla vista delle sua mani che tengono la foto camera, la mia eccitazione aumenta ancora.
tiro giù i pantaloni e le mutande, per poi avvicinare una mano alla mia intimità e iniziare a sfregare con foga. mi lascio andare in un gemito rumoroso, mentre mi infilo due dita, aumentando sempre di più il piacere e pompando sempre più in profondità.
guardo un attimo la foto di Michele. che cosa cazzo sto avendo? Mi sto masturbando su un mio alunno, per giunta gay? i sensi di colpa che mi attanagliano, se ne vanno appena sposto gli occhi sulle sue mani. immagino che al posto delle mie ci siano le sue e tutto termina dopo un lungo orgasmo.
Michele'spov
- Katoo? -
- sì Michele? -
è da quando è partito che non sento la sua voce, in questo momento assonnata dalla dormita post viaggio. ebbene sì, è tornato oggi pomeriggio e l'ho appena fatto svegliare, le quali conseguenze non so se definire favorevoli e non al mio piacere.
sicuramente sì.
- mi verresti a prendere, i miei non sono a casa... -
