Mi fido di te.

Prologo

Odio il mattino.

Odio il suono della sveglia e soprattutto, odio alzarmi.

Sono le 7.45. OH CASPITA, le 7.45! Devo correre a prepararmi se non voglio che il prof mi metta un altro accogliente ritardo.

<<Oh sarah, sono quasi le 8, sbrigati o farai tardi!>> urla mia mamma dal piano di sotto.

sai, ho un orologio e so distinguere i numeri,ebbene si sono un'altra volta in ritardo cara mammina, non ricordarmelo, vorrei dirle, ma mi limito a contraccambiare l'urlo:

<<Buongiorno anche a te, mammina>>

dopo essermi acconciata e vestita , corro in garage, dove greys il mio grande fratellone mi darà un passaggio in moto.

<<Grays, che hai? Ludo ha rifiutato di baciarti ieri sera?>> ironizzo, vedendolo di mal'umore. Ludovica è la ragazza più fastidiosa di questa terra, è come tutte le ragazze fastidiose, è una cheerleaders, la capo cheerleaders, la odiano tutti, anch'io, ma devo contenermi a picchiarla per rispetto di mio fratello, visto che lei è la sua principessa sul pisello dalle scuole medie.

<<Sta zitta, e sali in moto se non vuoi che ti lasci qui a rimurginare su quanto saresti disperata senza il tuo fratellino>> mi dice con un mezzo sorriso.

Sono testarda e anche orgogliosa e se non sarebbe abbastanza tardi, giuro che me ne sarei anche andata a piedi, per fargli capire che si sbaglia, ma siccome la mia voglia di essere sgridata davanti la classe stamattina, è pari a 0, salgo in moto senza fiatare.