Parte 22

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Bip bip.

Stupida sveglia.

No, non avevo impegni alle 8 del mattino ma ho comunque deciso di svegliarmi presto per riordinare un po' tutto... la mia stanza, la mia vita,me.

Un enorme scatolone mi aspettava all'ingresso della mia camera.

Appena indossata una comoda tuta mi misi al lavoro.

Iniziai a staccare dalla porta tutte le foto che c'erano, da quelle con Taylor alle poche foto che avevo con Heric. 

Una in particolare attirò la mia attenzione, quel giorno in moto, quando non volevo avvinghiarmi al suo petto per tenermi, mentre ora darei qualsiasi cosa per rivivere quel momento.

La guardai per pochi secondi, poi mi passarano nella testa tutte le cose brutte che mi aveva detto, e senza pensarci su la strappai,  la strappai in mille pezzetti.

La mia scrivania era piena zeppa di post-it.

Ho sempre avuto la mania di questi pezzetti colorati di carta, fin da bambina scrivevo la prima cosa che mi veniva in mente e l'attacavo all'enorme bacheca che ho su una delle pareti. 

La bacheca stava veramente soffocando. C'erano molte dediche, quasi tutte dei miei amici, Miranda,Louis, Brenda,Theresa (vecchie compagne di classe) e si.. anche Taylor.

Le buttai quasi tutte lasciando solo qualche frase dei miei due migliori amici.

In un lato c'erano anche delle mie riflessioni.

"Everything  will be okay in the end, if it's not okay, then it's not the end."

Questa era tra le più belle citazioni di Ed Sheeran.

Tra le più belle e quelle che avrei voluto considerare vere, ma a questo punto ho  i miei dubbi.

Rileggiendo tutte le frasi, una ad una, le lacrime minacciavano di scendere, ma questa volta no. Resistetti. Da oggi si cambiava, Si voltava pagina.

Chiusi per bene lo scatolone e mi preparai per andarlo a gettare in uno dei bidoni qui vicini.


Era abbastanza pesante devo dire, e la strada sembrava non finire più, ma finalmente vitti un bidone, posai lì il mio scatolo e lì sarebbe rimasto, sarebbe diventato putrito e non sarebbero rimaste tracce della mia debolezza.

Una voce mi fece venire i brividi.

Harries.

<<ehi Sarah ehm..>>

Lo vedevo titubante, come se avesse qualcosa da dirmi ma ne aveva  il timore, aspetta stiamo parlando di Harries , quale timore?

Annuii invitandolo a continuare.

<<volevo chiederti scusa.>>

Sbuffai.

Quasi gli scoppiavo a ridere in faccia!

<<E per cosa?>>

<<per tutto, per come mi sono comportato dal primo giorno che ti ho visto, per essere stato una persona orrenda. Scusa.>>

Rimasi a bocca aperta.Chiunque sia questo ragazzo, di certo non è Harries. 

E così, io Sarah Gremmeer mi ritrovai a passeggiare accanto la persona che mai avrei pensato di avere accanto.

Ci chiarimmo, gli parlai della mia cotta per lui agli inizi delle superiori e solo al pensiero scoppiammo a ridere, lui mi spiegó che non voleva relazioni in quel periodo e soprattutto non con me visto che ero una tra le più ricercate secondo le sue teorie.

Dai non era poi così male come pensavo, devo dire che anche lui sa essere simpatico.

Controllai l'orario ed era quasi ora di pranzo, dovevo andare sul serio, pomeriggio avrei dovuto incontrare Kristen wonderson.

Solo al pensiero di quel nome, la malinconia riprese il sopravvento.

<<Bene allora ci sentiamo!>> mi salutó Harries

<<Ci sentiamo Harry.>>

Tornai a casa quasi col fiatone.

Trovai mia mamma e Greys a leggere un biglietto/lettera.

<<ehilà cosa state leggendo?>> chiesi curiosa.

Silenzio. La situazione mi preoccupava, cosa poteva mai essere?

<<Grazie per la considerazione siete la famiglia più socievole al mondo!!>> esclamai mentre addentavo una fetta di pane.

Mentre stavo abbandonando le possibilità di una risposta  mio fratello urla un "Si", che dico ,urla è troppo poco. Gli si illumina il volto e finalmente si gira verso di me.

<<sono stato preso Sarah, sono stato preso! Seattle mi aspetta!>> corre ad abbracciarmi e per poco non mi stritola.

<<wow, ma è fantastico!>> dissi allegra.

Ero veramente felice per lui, certo Seattle era molto lontana, in un altro stato,  eh si mi sarebbe mancato. Ma la sua felicità prima di tutto!

Poi all'improvviso pensai a Miranda,  cosa ne sarebbe stato di lei?

E quindi spontaneamente chiesi:

<<E con Mir?>>

<< Beh ecco,  abbiamo deciso di vederci nei weekend e durante le feste.>>

Okay mi sembra dura, ma se sono contenti loro...


Finalmente è arrivato pomeriggio,  il pomeriggio in cui magari avrei avuto qualche risposta.

Passai a prendere Miranda e in un batter d'occhio ci ritrovammo Davanti la soglia di casa di Kristen, lei abitava sola, o meglio aveva un appartamento al campus.

Al terzo squillo la porta si aprì e la bellissima ragazza dagli occhi castani ci accolse.

<<Benvenute, dai entrate vi mostro il mio appartamento!>> 

Era piccolo, ma molto accogliente, e ci avrei abitato molto volentieri!

Ci fece accomodare in un salottino dalle poltrona rosa, (si avete capito bene, rosa) e dopo aver parlato del più e del meno e lanciato qualche sguardo complice a Mir, finalmente le feci la fatitica domanda.

<<Conosci Heric Wonderson?, sai lo stesso cognome..>> domandai un po' agitata 

Lei si rabbuió per pochi minuti poi alzò lo sguardo e a testa alta rispose.

<<È mio fratello. O meglio fratellastro, infatti mia madre non era la sua, e fu il principale motivo del nostro allontanamento, stiamo cercando di avvicinarci da poco ma per ora  non abbiamo un bellissimo rapporto,  nonostante tutto quelle poche volte che ci sentiamo ci raccontiamo tutto...eh beh è vostro amico lo conoscete?>> 

Non credevo alle mie orecchie, i miei timori erano appena diventati realtà. 

Miranda notando che ero in difficoltà rispose per me.

<<diciamo che lo eravamo prima che... insomma... complicazioni>> mir tentò di farle un sorriso, che peró risultò freddo e tirato.

Un telefono iniziò a vibrare,  quello di Kristen.

E guardando per un attimo la sua home esclamò

<<vedete ragazze? Si parla del diavolo, e gli spuntano le corna!>> rispose.

Capii subito di chi si trattava, e senza neanche pensarci un attimo la supplicai :

<<Metti il vivavoce Krist! Ti prego ti prego ti prego!>> 

<<e va bene,  ma state zitte,  e già tanto se mi chiama, non so come reagirebbe se...>>

<<Shh rispondi!>> la zittimo io e Miranda.

Lei ci ubbidì e finalmente dopo 10 giorni, sentii la sua voce,  dopo 10 giorni tornai a respirare.


Mi fido di te.Where stories live. Discover now