Amami se ne hai il coraggio.

Mi Sforzo, Ma

Aprii gli occhi per il suono insistente del campanello, mi alzai dal divano.
Mi ero addormentata piangendo, così andai ad aprire e ci ritrovai Giovanni.
"Ciao piccola" mi salutò con un sorriso a trentadue denti, sorrisi abbracciandolo a me.
Mi aveva perdonata, mi strinse forte a sè.
"Sono felice che tu mi abbia perdonata.. Ieri sono venuta alla festa" ammisi, lo sentii irrigidirsi e così lo baciai sulle labbra.
"Ah, non lo sapevo" rispose alzando le spalle, poi mi strinse a se e approfondì il bacio sbattendomi al muro di casa.
Ridacchiai per il suo improvviso bacio.
"Ti fermi qui a pranzo?" Lui scosse la testa e mi infilò le mani sotto alla maglia, lo guardai negli occhi.
"Smettila, c'è mio fratello a casa"
"Potremmo andare in camera tua?"
"C'è Brenda" lui sbuffò.
"Non mi piace quella ragazza"
"È la mia migliore amica" sussurrai infastidita, lui alzò le spalle.
"Lo so che è la tua migliore amica, ma sto esprimendo solo il mio parere"
"Lo so il tuo parere, ma non lo condivido" lui mi diede un bacio sulle labbra.
"Okay piccola"
Sentimmo qualcuno schiarirsi la gola, mi girai e vidi Brenda guardare male il mio ragazzo.
"Ciao Brenda" la salutò cordialmente.
"Ciao Giovanni, come era il bagno alla festa?" Chiese andandosene in cucina.
Sgranai gli occhi confusa.
"Il bagno?" Domandai guardando Giovanni, lui alzò le spalle.
"Devo andare piccola, ci vediamo oggi o domani" annuii e lui mi diede un bacio andandosene, chiusi la porta e andai in cucina.
Brenda stava facendo colazione con un cornetto alla crema, né afferrai uno anche io e chiesi:
"Cosa intendevi con la storia del bagno?"
"Niente, lui avrà capito" esclamò sbuffando, la guardai male.
"Ma perché non ti sforzi di sopportarlo?"
"Mi sforzo, ma non lo sopporto" se ne andò via dalla cucina, sbuffai irritata.