Amami se ne hai il coraggio.

Avevi Ragione

"Ehi sorellina!" Esclamò Rick sorridendo, sorrisi abbracciandolo.
"Ciao fratellone"
"Che succede?" Chiese dolcemente.
"Nulla" risposi alzando le spalle.
Sentii il suono del clacson della macchina di Giovanni e così mi staccai dall'abbraccio di mio fratello.
"Fai attenzione!" Annuii correndo verso la macchina, entrai dentro e baciai il mio ragazzo.
"Sei bellissima" sorrisi ringraziandolo.
Mise in moto.
"Avevi ragione su Luke"
"Cioè?"
"È solo un coglione di merda"
"Beh, ho sempre ragione" accostò in una stradina e sorrise.
"È solo un poveraccio" ammisi alzando le spalle.
"Non mi interessa parlare di lui"
Mi misi a cavalcioni su di lui e lo baciai con foga, mi strinse a se alzandomi il vestito.
Ridacchiai sbottonandoli la camicia e lui mi sorrise, mi diede un bacio sulla clavicola.
Abbassò il sedile e poi si abbassò i pantaloni, sorrisi abbassandomi le mutandine.
"Mi sei mancata piccola"
"Anche tu" risposi ridacchiando.
Entrò in me facendomi andare in tilt il cervello, appoggiai le mie mani sul suo petto e cominciai ad assecondare i suoi movimenti.
Nella macchina si sentivano solo i nostri gemiti mischiati, il nostro respiro affannato.
Venne dentro di me facendomi urlare il suo nome.
"Adoro che prendi la pasticca" sorrisi.
Ci vestimmo e mi diede un bacio.
"Andiamo a cena" annuii.

Arrivammo davanti ad un ristorante di lusso, scesi dalla macchina e Giovanni mi prese per mano.

Ordinammo da mangiare e poi mangiammo in silenzio, Giovanni pagò il conto e andammo nella sua auto.
"Ho passato una bella serata"
"Anche io" ammisi baciandolo, mise in moto.

Arrivammo davanti a casa mia.
"Ci vediamo domani" disse prendendomi il mento tra due dita.
Mi stampò un bacio, ma poi il bacio si fece più passionale.
Le mie mani andarono nei suoi capelli.
La sua lingua giocava con la mia.
"A domani" esclamai uscendo dalla macchina.