Genice -11-

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..non era venuto Blake a trovarmi ma sua madre, Susan.
Corsi subito in camera dei miei genitori per vedere se stavano dormendo. Ma la porta era chiusa, quindi non avrebbero sentito niente anche se svegli.
Scesi le scale con un passo felpato fino alla porta e facendomi coraggio la aprii:
«Salve.
«Salve Genice.»
«Lei è la signora Woods?»
«Si cara..»
«Ha bisogno di qualcosa?»
«No in relatà volevo solo parlarti..»
«Certo.. Mi dica!»
Mi aspettavo una denuncia da seicento sterline, ma fu il contrario. Mi domandó cosa fosse successo e invece di paternarmi mi sostenne. Mi disse che pure lei da giovane fece lo stesso mio errore: Conobbe pure lei un ragazzo abbastanza particolare ed iniziò a frequentarlo; si vendicò  pure lei, molte volte, perché  la deludeva spesso, ma in un modo o nell'altro lui si faceva sempre perdonare.
Mi disse che quel ragazzo si chiamava John, aveva gli occhi blu e i capelli castani ed era proprio l'uomo che lei aveva sposato e che ancora amava.
Mi scusai molteplici volte per la scritta nera sul suo muro e aggiunsi che il week-end dopo lo avrei ripitturato io stessa.
La salutai, ci abbracciammo e chiusi la porta a chiave.
La situazione era strana:
Nonostante fossi ancora infastidita da lui, le parole di sua madre mi avevano fatto riflettere un po' di più , ma in quel momento ero troppo stanca per pensieri contorti.
La mattina dopo mi svegliai con un forte mal di testa e la vista mi si annebbiò quando cercai di mettermi in piedi... succedeva piuttosto spesso.
Quel giorno indossai un paio di adidas nere, dei jeans stretti con gli strappi e una maglietta bordeaux.
Presi la macchina e guidai fino al college.
Nel parcheggio incontrai Lexy, mi diede un bacio nella guancia e insieme camminammo fino in classe.
Come prima ora avevamo biologia:
Lexy espose il suo argomento sulla cute, o una cosa del genere, ma onestamente non mi interessava sapere come reagiva il nostro apparato tegumentario e varie cazzate del genere... Mi interessava sapere cosa aveva nella testa quella sera Blake.

Il giorno dopo vidi Blake con tutta la sua compagnia, ovviamente non mi scordai che lui era il più popolare del college, quindi era scontato che avesse tanta gente addosso.
Passai accanto a lui e notai che alzò lo sguardo su di me per tre secondi ma poi lo riabbassó con indifferenza.
«Genice devo dirti una cosa, non ce la faccio più a tenermela dentro.»
«Dimmi Lexy.»
..*Lexy abbassa lo sguardo*..
«Lexy!!! Ci sei?..»
(continua)

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