Ora Blake poteva definirsi morto.
Era il mio turno.Che problemi avevo quando pensavo che Blake fosse sensibile? Blake era semplicemente un falso. Un bel falso. Quanto lo odiavo.
Entrai in doccia per sciogliermi i muscoli e per meditare sulla ingenuità di quel Blake.
Passati 40 minuti sotto l'acqua bollente presi il mio accappatoio di lino e mi asciugai.
Presi un paio di leggins neri le mutande, un reggiseno carne e un maglioncino bordeaux. Li indossai, mi feci un trucco leggero senza asciugarmi i capelli e scesi in soggiorno.Accesi la tv per distrarmi da quello stupido.
Si accese proprio su una pubblicità di fiori. Quello spot mi diede un 'idea.Indossai le scarpe, presi le chiavi della macchina e andai dal fioraio. Mi feci dare (da aggiungere al conto di mia madre) un mazzo di rose con dei tulipani bianchi. Erano per Mark.
Le rose rosse segnavano il nostro amore, e i tulipani bianchi la fiducia e la fortuna.Pure se non potevo, corsi a 80 kilometri orari nella strada che portava a casa di Mark. Ero troppo eccitata.
Cercai parcheggio e corsi all'ingresso.
Bussai e mi aprì Mark.Aveva l'occhio destro nero come la pece, con delle sfumature viola verso la coda dell'occhio.
Nonostante quello, quando mi vede, mi fece un sorriso a 32 denti. Dio quanto lo amavo.Entrai in casa, mi sedetti nel divano e mi portó una limonata. A quanto pare il ragazzo sapeva ció che amavo, a parte lui.
Quando ci sedemmo sul divano mi diede un bacio in bocca senza aggiungere parola. Li porsi i fiori e mi diede un altro bacio senza lasciarmi spiegare il loro significato. Era comunque dolcissimo.
Li mise in un vaso giallo ocra sopra il camino di marmo bianco. Li dissi che il rosso stonava col giallo ma la sua testardaggine non mi ascoltó. Ovviamente! Non mi importó più di tanto. Tanto la casa era sua, pensai.
Eravamo sul divano insieme, quando ad un certo punto fece uno scatto, mi prese in braccio e mi portó in camera sua poco distante dal salotto. Piano piano mi distese nel letto.
Si mise sopra di me e inizió baciarmi.
Nonostante quell'occhio nero e qualche graffio, sembrava ragazzo più felice al mondo.Era mio.
Solo mio.
STAI LEGGENDO
Genice
FanfictionSenza rendermi conto si mise a cavalcionì sopra di me, mise la sua testa vicino al mio collo, la alzó leggermente e mi morse le labbra. Mi chiese se ero pronta.. Mi chiese se ero pronta.. «Pronta per..?» «Beh.. Solo se vuoi..» «Dai dimmi amore.. P...