Sopravvivere al caldo di questo mese è quasi irreale, quindi decido di lavarmi i denti, mangiare due fette biscottate infilarmi il costume e andare a prendere un po' di sole.
«Dannazione!» Non avevo la crema, me l'aveva finita Genni, la nostra nuova vicina, che non fa altro che chiederci favori, prendere in presto roba e rubarmi le sigarette che lascio solitamente fuori dal balcone della mia camera.
Sfidando il sole di Luglio senza filtri, mi siedo sul lettino rosa di mia mamma (l'unico intatto che sopporta il mio peso) e mi metto gli occhiali da sole mentre con l'altra mano raccolgo il Vogue da per terra e lo appoggio al mio fianco.
«Driin Driin» Mi arriva un messaggio vocale da Jackson.
«Ehi amore che ne dici di vederci sta sera? confermami che prenoto un tavolo al nuovo sushi davanti casa mia, dicono che quel posto faccia follie di clienti quindi avvertimi il prima possibile, okay?»Mi alzo gli occhiali alla fronte, sblocco il telefono e premo il piccolo simbolo del microfono e rispondo. «Innanzitutto buongiorno eh, comunque non credo di poter venire, devo finire alcune relazioni di Fisica e credo di essere sfinita dopo averle concluse tutte quindi optiamo per un'altro giorno, ti amo J.»
Dopo pochi secondi mi chiama.
«C'è un momento in cui sei libera Gen? Non ci vediamo da più di...» Urló balbettando. «J calm...» «No Genice ora mi ascolti dannazione. Devi vivere. Non sei la Genice Martin che ho conosciuto due mesi fa, stai diventando una secchiona ossessiva, e la cosa preoccupante è che lo stai diventando proprio in piena estate! Dammi un motivo per cui non dovrei mollarti.» Senza farmi scrupoli buttai giù la linea.
Non avevo aggiunto un dettaglio su Jackson, è pazzamente egoista e viziato ma soprattutto, è una persona estremamente ansiosa, non ragiona mai in queste situazioni.
Gli lascio un sms «Ti parlo dopo, ciao Jackson :)»
Onestamente non do mai molta attenzione a certe sue affermazioni quindi lascio stare, metto il cellulare in modalità aereo, mi abbasso gli occhiali agli occhi, mi distendo e cerco di rilassarmi il più possibile.
«Ma chi ti credi di essere?» Una voce famigliare proveniente da dietro di me mi sveglió di colpo.
continuo domani :)
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Genice
FanfictionSenza rendermi conto si mise a cavalcionì sopra di me, mise la sua testa vicino al mio collo, la alzó leggermente e mi morse le labbra. Mi chiese se ero pronta.. Mi chiese se ero pronta.. «Pronta per..?» «Beh.. Solo se vuoi..» «Dai dimmi amore.. P...