Genice -25-

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Gli sbottonai i Jeans, abbassai la mano e delicatamente feci leva su e giù con un ritmo adagio.
«Ti sto facendo male?» Chiesi.
«No tranquilla» Rispose dopo un po'.
Venimmo interrotti da un bussare alla porta.
«Sarà uno scherzo, non andare» Disse Mark facendomi continuare.
Ma più lo ignoravamo, più sentivamo tonfi. Fin quando non sentimmo urlare.
«Genice, so che sei lí dentro aprimi»
Era Blake. Cosa ci faceva qui? Mi fermai di colpo lasciando Mark con un espressione insoddisfatta. Scesi giù di corsa e aprii la porta.
«Che cosa vuoi Blake?» Gli urlai.
«Volevo scusarmi» Ad un certo punto entró Mark con i pantaloni slacciati. Blake lo vide e sembrava più che infuriato.
«Evidentemente ho interrotto qualcosa, sai Genice ti facevo una brava ragazza che non la dà al primo che capita» Blake prese il telefono intento nel fare una foto. Cercai di fermarlo ma l'aveva scattata.
«Blake cosa vuoi fare?» Chiesi.
«Voglio far vedere alla scuola che cosa faceva la piccola Genice alle 23:00 di sera» Disse con un sorrisetto mentre se ne andava. Prima che potesse risalire sulla moto, corsi verso di lui. Lo afferrai e gli diedi uno schiaffo.
«Non ho da spiegare niente a nessuno, Mark è il mio ragazzo e io faccio quello che mi pare, se tu non vuoi capire che io e lui ci amiamo non intrometterti.» Gli urlai. I suoi occhi azzurri come il ghiaccio si colmarono di lacrime. Non sembrava il Blake stronzo che avevo visto a casa mia.
«Genice io...» Disse con voce rauca.
«Cosa Blake? Cosa?» Gli urlai.
«Io...»

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