Lo guardai, aveva le lacrime agli occhi.
Misi la macchina in moto, mi tirai dietro l'orecchio una ciocca di capelli che me li coprivano e con le mani che tremavano dalla nervosia feci retromarcia.Mark piangeva più di me. Era doloroso vederlo stare male. Ma non capivo come mai quello sfogo.
Mentre facevo retromarcia battè contro il vetro molteplici volte.
«Genice ti prego, ferma la macchina!»
«Ti posso spiegare tutto, basta che ti fermi!»
«Amore io ti amo, ti prego ferma»
«Genice!»
Urló con voce disperata.Fermai la macchina, tolsi le chiavi e abbassai il finestrino. Non potevo ignorarlo.
«Grazie Genice.»
«Dimmi.» Dissi con voce da lacrime.
«Esci dalla macchina ed entra in casa ti prego.»
...
«Non mi avevi detto che dovevo uscire immediatamente?» Dissi.
«Genice scusami, mi era preso uno scatto nervoso, davvero scusa.»
Lo guardai con faccia perplessa.
«Puoi sbloccare la portiera?»
La sbloccai e, con cautela, mentre mi fissava aprì la porta, mi prese il braccio e mi fece uscire dalla macchina.
Eravamo uno davanti all'altra e avevamo entrambi le lacrime agli occhi.
Questa era la prova che ci amavamo. Altrimenti non avremmo versato lacrime per una stupidaggine.Mi prese per mano e mi accompagnó in casa.
Appena arrivati all'interno mi diede un bacio nella fronte e mi strinse le mani, le aveva calde e umide.«Ti amo Genice.»
«Pure io Mark.»Squilló il mio cellulare.
«Ciao mamma dimmi.»
«Ciao amore, c'è il caro Blake qui a casa! Stiamo bevendo una limonata mentre ti aspettiamo, quando arrivi?»
«COSA?!»
«Si amore, non ti va bene?»
«NO! FALLO USCIRE DI CASA!»
«Sii civile figlia mia! Muovi il tuo sedere e torna a casa!»
Buttó giù.«Vuoi un coltello?» Mi disse con tono ironico Mark.
«Si grazie.» Commentai.«Posso venire a casa tua Genice?»
«Ma c'è Blake a casa Mark..»
«Appunto.»Non capivo perchè Mark voleva venire a casa con me nonostante l'odio nei confronti di Blake.
Forse voleva vendicarsi? Si era per quello. Molto probabilmente.Mark prese le chiavi di casa, Chiuse le veneziane, la finestra della sua stanza e raccolse dal pavimento la sua giacca di pelle. La indossó e corremmo in macchina, piovigginava.
«Mark se non te la senti più dimmelo.. Non mi arrabbio..»
«No tranquilla, lo voglio io.»Vedevo l'ansia in lui. Teneva le mano strette e le vedevo tremare. Il suo viso era pallido.
Accostai.
«Mark? Sicuro?»
«Genice, premi l'accelleratore e guida fino a casa, per favore.»Non era tranquillo, questo era certo, ma neanche spaventato.
Arrivammo davanti al cancello di casa.
«Mark, sei sic..» Mi azzittì.
«Genice se me lo chiedi ancora non ti lascieró più le mie magliette per dormire, attenta!» Tono ironico.Entrammo in casa, ci tolsimo le scarpe e camminammo fino in cucina.
«Ciao Genice!» Disse mia mamma.
«Ciao amore!» Disse Blake.
«Amore?» Dissi.
«Amore?» Disse Mark.
«Caro Blake! Non so se ti è ancora chiaro il fatto che Genice ora è fidanzata con me! A Genice tu, le hai dato solo dispiaceri. Quindi per favore taci!»«Ma come? Mia figlia è fidanzata con lui! *indica Blake* Me lo ha detto lui stesso.» Blateró mia madre.
Cosa? Blake aveva detto a mia madre che eravamo fidanzati. Che coda di paglia!
«Mamma io non sono fidanzata con Blake! Ha mentito!»
«Cosa!?» Disse Blake.
«Blake? Mi hai mentito?» Disse mia mamma con un sorriso scaltro.
«Nono signora. Io e Genice sialo fidanzati! Non so cosa le sia passato per la testa... Genice, tutto a posto? Stai bene?»Che furbo il ragazzo. Ora mi stava facendo passare per psicopatica davanti a mia madre.
«Genice manda subito fuori Mark e vatti a fare una doccia che tra quaranta minuti andiamo al Burblèt a cenare con Blake.»
«Cosa? Mamma sei seria?»
«Non si vede? »Prese Mark per il braccio e lo invitó ad uscire.
«Se lui esce, esco anch'io.»
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Genice
FanfictionSenza rendermi conto si mise a cavalcionì sopra di me, mise la sua testa vicino al mio collo, la alzó leggermente e mi morse le labbra. Mi chiese se ero pronta.. Mi chiese se ero pronta.. «Pronta per..?» «Beh.. Solo se vuoi..» «Dai dimmi amore.. P...