Capitolo 1

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Vi è mai capitato di avere uno smarrimento in un momento della  vostra vita  quando non sapete cosa decidere e vi fate tante di quelle domande che alla fine non arrivate a una conclusione o ci siete vicini ma qualcosa nella vostra testa dice che in fin dei conti è meglio non saperlo, non rischiare... beh se è capitato anche a voi come a me allora penso che per capire il mio attimo di smarrimento dovreste mettervi comodi su una poltrona e possibilmente con una tazza di cioccolata calda nelle mani.
Penso ancora al giorno in cui tutti i problemi anzi il mio problema ebbe inizio.
Inizio flashback.
Mi trovo in queste strade di campagna sperduta e senza una meta e tutto per andare a dipingere un paesaggio che mi piace ma a quanto pare la macchina non vuole darmi l'onore di partire. Sono da mesi che dico che devo portarla dal meccanico ma o per un motivo o per un'altro alla fine non l'ho portata e me ne sto pentendo solo ora. Essere una ragazza indipendente può avere i suoi rischi e questo è uno dei tanti. Sbuffo e provo a chiamare qualcuno con quel catorcio del mio telefono è prego tutti i santi che ci sia un pò di linea "daaaai diamine" ripeto ma a quanto pare la linea in queste parti lascia un pò a desiderare. Scoraggiata mi metto seduta sul sedile della macchina aspettando che qualcuno passi ma non ci spero molto. Ma chi me l'ha detto a me di venire qua maledico il giorno in cui Antony mio fratello mi portò a visitare questo posto. Sta arrivando la sera e comincia a fare freddo e la strada è quasi buia ho paura , in lontananza vedo una piccola casa così decido di avviarmi verso la casa speriamo che è abitata o almeno che non ci sia qualche vecchio depravato o un' assassino chi lo sa. Ho la pelle d'oca solo a pensarci. Arrivata davanti la casa che da vicino non è più piccola anzi. Da fuori è graziosa colorata di un bianco candido e una porta verde. Dove si trova in giro una porta verde ? Ditemelo è bellissima. Busso rumorosamente alla porta di ferro di cui vi parlavo prima e subito dopo si apre presentandomi davanti una donna bionda che avrà all'incirca non so una cinquantina  d'anni. Mi fissa e io comincio a spiegarle "Salve signora, ecco la mia macchina si è fermata poco distante dalla vostra casa e non so come tornare in città non è che posso fare una telefonata? Sempre se a lei va bene" stavo tremando per l'agitazione e in parte per il freddo, la signora mi sorrise "vieni cara entra, fuori si gela" mi disse "dammi il cappotto e accomodati, perché non ti fermi a cena per stasera mi farebbe piacere e anche a mio figlio" be non sapevo che fare,guardai fuori dalla grande finestra del salotto ha cominciato a piovere, fantastico! "Molto volentieri grazie" dissi sorridendo alla signora "oh che sbadata non mi sono neanche presentata il mio nome è Emilie" "piacere mio, io mi chiamo Ellie" sento un profumino prelibato di... pollo e patate al forno, mi sa che avrei mangiato meglio quà che a un ristorante. Mi misi a sedere su uno dei due grandi divani bianchi che padroneggiavano il salotto quando sentii dei passi provenire dalla scala e quando mi girai per vedere chi era mi trovai di fronte ad un ragazzo biondo con due diamanti azzurri al posto degli occhi un ciuffo da far invidia alle star di Hollywood anche se spettinato con una maglietta nera tutta stropicciata e si vedeva da un chilometro di distanza che si era appena alzato dal letto. I suoi occhi erano puntati su di me ma poi cambiò direzione e andò verso la cucina da sua madre, ma dico io mi vedi e neanche un salve di gentilezza ah i maschi chi li capisce. Dopo un pò Emilie rientrò in salotto "Ellie scusa se ti ho fatto un pò attendere vieni è pronto" mi incamminai verso la cucina e quando arrivai mi trovai davanti un tavolo con sopra prelibatezze che ormai non mangiavo da anni alzai lo sguardo dalla tavola e incontrai gli occhi azzurri di quel biondo "ellie accomodati, lui è mio figlio Daniel, Daniel questa bella ragazza è Ellie" Quel ragazzo di nome daniel portò di nuovo lo sguardo su di me e mi fece un cenno con il capo "mamma come mai è qui?" Ma perché chiederlo alla madre se io sono qui difronte a lui "Ellie è qui perché..."

Passione MaledettaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora