Capitolo 17

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Aprii gli occhi, mi trovavo in una stanza bianca, una mano teneva stretta la mia e una testa era appoggiata sul mio ventre era Daniel, gli accarezzai i capelli e lui alzò il capo guardandomi con aria stanca ma allo stesso tempo confusa, poi sgrana gli occhi di colpo
"ti sei svegliata finalmente"
disse abbracciandomi per poi correre come un pazzo dai dottori e poi tornò da me e mi riprese la mano
"se non ti avessi lasciata entrare da sola in quel locale a quest'ora non staresti..."
lo fermai
"sshh è successo ormai, parliamo dopo di tutto quello che vuoi adesso riposati sei stanco"
"E va bene ma non ti lascio sola c'è Jessica fuori gli dò il cambio, torno dopo il tempo di fare un sonnellino veloce"
disse dandomi un bacio sulla guancia e le farfalle nello stomaco cominciarono a farsi risentire.
Entrò poco dopo il dottore con Jessica 
"buongiorno signorina, allora come si sente?"
Mi chiese il dottore
"un pò di dolore sul ventre ma per il resto un pò indolenzita ma non mi lamento"
"Signorina devo darle una brutta notizia, lei ha perso il bambino i colpi sono stati troppo forti e i primi mesi sono quelli più delicati mi dispiace"
"il bambino? Io non sapevo... ma non ho avuto nausee "
"a volte capita che a una donna non vengano nausee"
avevo un bambino in grembo e non ne ero neanche a conoscenza, un figlio mio e il padre era Daniel, non so come la prenderà, in un certo senso ha perso anche suo figlio gliene dovrò parlare.
Mi sento triste, quel mostro ha ucciso mio figlio, jessica mi abbraccia senza dire niente e piange anche lei
"sai anche io e Will abbiamo perso nostro figlio"
anche lei?
"Com'è successo?"
"Due anni fa c'era una pazza psicopatica che era ossessionata da Will ma lui non ne voleva sapere di lei, una sera stavamo andando a piedi a casa dei miei genitori visto che i miei abitano a poche case dopo la nostra, per andargli a  comunicare il sesso del bambino, sarebbe stato una femmina, io e will eravamo felicissimi e mentre stavamo attraversando la strada quella pazza mi venne addosso con la macchina era tutto maledettamente progettato, non c'era nessuna possibilità che vivesse" l'abbracciai più forte
"mi dispiace".
Ci asciugammo le lacrime giusto in tempo, poi entrò Daniel
"signorine sono tornato più riposato che mai e con panini e tante patatine fritte direttamente dal McDonald's mi diede un bacio sul naso
"grazie Dan"
gli dissi per ringraziarlo
"e di che principessa, senti dopo passiamo parlare..."
"certo"
non sapevo cosa doveva dirmi ma io dovevo parlargli al più presto della perdita di suo figlio, di nostro figlio. Jessica ci lasciò da soli e Dan si sedette accanto a me e mi stringe le mani "quando tu non avevi conoscenza io stavo per impazzire, non mi facevano neanche entrare, poi ho detto ai medici che eri la mia fidanzata e che c'ero solo io con te in questa città e mi hanno lasciato entrare. Dio mio eri così pallida e pieni di lividi che avrei voluto andare dal quel cretino e cacciargli la vita, mi sono precipitato dal dottore per sapere le tue condizioni e mi ha detto che... si insomma tu cioè noi aspettavamo un bambino, e lì non ci ho capito più niente, mi dispiace è colpa mia..." disse con voce spezzata dal pianto "dan non è colpa tua, è successo purtroppo ma non si può tornare indietro"
gli asciugai le lacrime con le mani "avrei amato nostro figlio con tutto me stesso, Ellie ti amo troppo non posso perderti un'altra volta, e so che è affrettato ma tu lo sai che sono un tipo frettoloso"
si toccò la nuca imbarazzato prese qualcosa dalla tasca dei suoi jeans e si mise in ginocchio affianco a me
"lo so sono un coglione e me lo ripeterò all'infinito ma questo coglione ci tiene a te, tanto, Ellie vuoi sposarmi?"
Disse porgendomi un'anello, ero sbalordita, voleva sposarmi, sono due le cose o sto sognando o sono sveglia e ho sentito male, sono sotto shock "allora vuoi dirmi si o no , il pavimento qui è freddo sai?"
Disse ridendo
"ma certo che si"
dissi baciandolo e mi infilò l'anello al dito, era bellissimo aveva incastonata una pietra blu elettrico con affianco le iniziali del nostro nome.
Si sedette affianco a me sul letto e continuò a baciarmi
"quando sarà il momento faremo un'altro figlio e poi un'altro e un'altro ancora e tutte femmine"
"tutte femmine no, io voglio un maschio così avrà i tuoi stessi occhi e i tuoi stessi capelli, e poi pensa se sono tutte femmine quando saranno grandi dovrai iniziare a combattere contro ragazzi alti, belli, tatuati, che fumano"
dissi provocandolo
"ok ok meglio un solo maschio e una sola femmina"
disse terrorizzato
"sarai un buon papà "
"e tu una bravissima e dolcissima mamma".

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