Passione Maledetta

Capitolo 11

Già mi manca questa casa, il profumo dell'ottimo cibo cucinato, i film guardati alla tv con Emilie e soprattutto le notti calde trascorse nel letto di Daniel.
Rimugino tra i miei pensieri per un'altro pò finché arrivo davanti casa e scendo dalla macchina "sorellina non abbracci il tuo adoratissimo e unico fratello" disse Antony spalancando le braccia, cosa voleva, che adesso andassi ad abbracciarlo? Se lo può scordare, faccio finta di niente e vado ad aprire la porta di casa lasciandolo indietro con le braccia spalancate.
Entrò e andò a mettere le valigie nella sua stanza mentre io mi sedetti sul divano e presi il telefono, daniel mi aveva inviato un messaggio
*mi manchi*
aveva scritto, e io sorrisi mentalmente e risposi
*anche tu mio amatissimo meccanico*
subito dopo arrivò la sua risposta
*ancora con questa storia? Lo sanno tutti che io sono il miglior meccanico dell'universo e tu lo sai più di tutti ;)*
riusciva a strapparmi un sorriso anche quando lui non era presente fisicamente
*ooh si che lo so. Ti amo* 
*ti amo anche io piccola*
Piccola? Era la seconda volta che me lo diceva e io lo adoravo, mi faceva sentire protetta.
Antony si sedette sul divano "lo so che sei arrabbiata con me lo capisco, anche io al posto tuo mi arrabbierei e ti chiedo scusa, è solo che quando stavo con quella ragazza io non ci capivo niente la amavo ed ero diventato uno dei suoi burattini. Due settimane fa ho avuto un'incidente con la macchina ed è stato li che ho capito che lei non mi amava, i dottori l'hanno chiamata per dirgli dell'accaduto e lei ha semplicemente detto che non aveva tempo di venire all'ospedale.
Sono stato senza conoscenza per 4 giorni e lei ha detto che non aveva tempo.
Quando sono uscito dall'ospedale sono andato a chiedergli spiegazioni a casa sua che era anche casa mia e ho visto uscire un'uomo dalla sua casa e allora li ho capito tutto.
Sono stato fregato e per di più mi sono allontanato da te lei mi aveva assicurato che ogni mese saremmo venuti qui in città ma non è stato così. Non avevo neanche più il coraggio di chiamarti perché mi reputavo e mi reputo ancora un cattivo fratello, ti chiedo di perdonarmi solo questo" disse tutto questo con lo sguardo basso si vedeva che si vergognava solo a dirmelo, lo abbracciai "se non mi avessi raccontato tutto avrei continuato ad odiarti, ti perdono e per piacere non fare più l'idiota, ti voglio bene" gli dissi abbracciandolo più forte.
Ora sono nella mia stanza, la mia vecchia stanza non è grande come quella di daniel ma è comunque accettabile ho una parete piena di disegni e fotografie mi avvicino a essa e guardo le foto ce n'è una in particolare a cui sono affezionata ritrae me ed Antony al mare con i nostri genitori e li avevo circa 3 anni. "Eri molto bella anche da piccola sai" sobbalzai e mi girai era Daniel "come sei entrato?" Chiesi riattaccando la foto al muro "mi ha aperto tuo fratello, è simpatico ed è appena uscito di casa dicendoti che andava a fare la spesa e che stasera potevo rimanere a cena anche io" disse avvicinandosi "te l'ho già detto che mi sei mancata tanto" disse prendendomi per la vita e baciandomi e io ricambiai subito, mi buttò sul letto e spostò la sua bocca sul mio collo e io vago le mie mani sul suo corpo togliendogli la maglietta, sento così tanta adrenalina che adesso potrei fare di tutto, mi fa impazzire. Capovolgo la situazione è adesso sono io sopra di lui e mi struscio sulla sua intimità e lo bacio sul collo "ti voglio Ellie" disse gemendo e mi spogliò, inizia a toccarmi i seni e mi sfuggì un gemito e con l'altra mano andò più giù e iniziò a massaggiarmi senza pietà, mi stavo eccitando e ben presto venni in un'orgasmo "ti prego fa l'amore con me daniel" dissi supplicandolo "sei sicura? Posso aspettare" disse premuroso "si sono sicura", facciamo l'amore per tutto il pomeriggio finché ci accasciamo uno sull'altro stremati "ti amo" disse baciandomi "ti amo".
Mi sento così bene in questo momento che mi ritrovo nel vero senso della parola nella pace dei sensi posso anche sentire da qui anche gli uccellini cantare, mi sento... felice e la parola ti amo non è detta così a caso, lo amo davvero e perderlo mi farebbe letteralmente crollare.