Erano le otto di sera quando il campanello suonò e visto che Emilie era seduta sul divano a guardare la TV e Daniel stava facendo la doccia io andai ad aprire, non l'avessi mai fatto "guarda guarda chi si vede ancora, la cameriera, dov'è Daniel? Dobbiamo trovarci tra 15 minuti alla sfilata della mia amica Katy e non voglio fare ritardo" disse con arroganza quella vipera "eccomi Jennifer adesso andiamo " disse Daniel con un tono che potrei definire seccato "Ciao mamma, ciao e
Ellie" disse salutandoci e facendomi l'occhiolino chiuse la porta dietro di sé e io arrossisco "non la sopporto! E come si permette a chiamarti cameriera, quell'ingrata sembra una sguattera, no tu" disse Emilie esasperata "Emilie non preoccuparti davvero non sento neanche ciò che dice" la rassicurai "bimba mia sei un pezzo di pane" mi fece una carezza sulla guancia. È davvero una brava madre e in questi giorni mi sento come se fossi figlia sua, è un'angelo. Passai la serata a disegnare su un foglio che ho trovato sulla scrivata, la mente vaga da sola e adesso che guardo meglio ho disegnato Daniel quando era sulle scale oggi pomeriggio, riconosco il suo sguardo perso nel vuoto, ho disegnato tutto questo senza neanche accorgermene, non mi era mai capitato prima. Sono le undici e ho finito tutti i particolari del disegno con un bel chiaro scuro a matita e devo dire che è magnifico, uno dei migliori fin'ora.
Ad un tratto sento la porta aprirsi e compare Daniel davanti a me e io presa alla sprovvista nascondo il disegno sotto il cuscino ma lui vedendo il mio atteggiamento aggrotta le sopracciglia "cosa nascondi li?" Mi domandò avanzando verso di me "n...niente davvero" stavo balbettando, chiaro segno che non sapevo cosa dire "niente? non ti credo fammi vedere" "nooo" dissi ma lui mi si buttò addosso e io facevo di tutto per mettermi sopra il cuscino ma alla fine essendo che lui è più forte di me ed è 3 volte più grande di me prese il foglio da sotto il cuscino e lo guardò "sono io? " Disse con sguardo stupito "si" dissi arrossendo fino le punte delle orecchie "è... " non lo lasciai finire "so che è brutto mi dispiace è uscito da solo questo disegno scusa" lui sorrise "lasciami finire, è fantastico, nessuno prima d'ora mi aveva fatto una cosa simile. Sembra che questo disegno parli da solo e posso ancora ricordarmi cosa pensavo, lo adoro... me lo regali si?" Mi chiese con sguardo da cucciolo 'come non resistergli' alzai gli occhi al cielo scuotendo la testa ridendo "Certo che te lo regalo ormai l'hai visto" a quel punto lui prese un pezzo di nastro adesivo e lo attacco al muro vicino i poster delle moto "puoi farmi anche una dedica così mi ricorderò sempre di te ogni volta che lo guardo " rimasi a bocca aperta ma poi mi ripresi e dissi "si allora cosa posso scrivere a questo ragazzo davanti a me... mmh fammi pensare AL MIO CARISSIMO MECCANICO MANCATO QUESTO DISEGNO È PER TE MI RACCOMANDO GUARDALO QUANDO SAI CHE IL LETTO AFFIANCO IL TUO È VUOTO E NON POTRAI PRENDERTELA PIÙ CON NESSUNO... UN BACIO ELLIE TUA ASSISTENTE MECCANICO MANCATA : ) " scrissi ridendo "meccanico mancato?" Chiese ridendo "perché non lo sei?!" Amo ridere con lui mi fa sentire bene mi fa sentire amata in qualche modo. "Allora assistente del meccanico mancato che ne dici se dormiamo che è tardi?" In effetti cominciava a farmi sonno "va bene socio" dissi sbadigliando "vieni a dormire nel mio letto?" Mi chiese, ma è impazzito! "Ma non sei fidanzato?" chiesi quasi con voce isterica "vedi per caso la mia "fidanzata" quà, dai su vieni qua accanto a me e poi stanotte ci sono 4 gradi fuori almeno non morirai dal freddo" "e va bene" dissi sospirando mi misi sotto le coperte con lui e prontamente mi abbracciò, si stava così bene nelle sue braccia, mi accoccolai sulla sua spalla e gli chiesi "perché hai detto fidanzata con le virgolette, c'è qualcosa che non va tra voi due?"
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Passione Maledetta
RomanceE se una storia cominciasse con un flashback se vi trovaste immersi da problemi voi cosa fareste? Questa è la storia di una ragazza di nome Ellie, non è una ragazza come le altre lei non ha un' autostima, è sola, abbandonata, ma un giorno un ragazzo...