Imprevisti

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Sabrina's point of view
Sono super impanicata!
Sul letto ci sono più o meno una decina di vestiti dai colori sgargianti, li osservo li provo uno ad uno..ma non riesco a scegliere!.
"SASCHA!!!!" Urlai sperando che mi avesse sentito, magari lui potrà aiutarmi nella scelta complicata.
Entrò d'un tratto nella stanza, sbarrò gli occhi appena vide i miei vestiti che avevo da scegliere, poi vide me che avevo la faccia da cucciolo che aveva bisogno d'aiuto " e va bene ti aiuto io!"disse per poi venirmi in contro e lasciarmi un dolce bacio sulla guancia.
" secondo me quello rosso è molto carino, ma quello azzurro mi fa sembrare più magra" dissi passando davanti al mio corpo i vari vestiti cercando di fargli capire in qualche modo come stavo.
" secondo me, quello verde è molto bello" disse lui alzandosi dal materasso su cui si era seduto per poi prendere l'indumento tra le grandi mani.
È un vestito molto semplice, un corpetto attillato sul seno e suoi fianchi la gonna è un po' a palloncino con molti brillantini che la rendono speciale e luccicante.
Presi il vestito tra le mani e a passo svelto andai in bagno e mi ci chiusi all'interno.
Misi l'abbigliamento scelto, mi guardai qualche volta allo specchio ruotando su me stessa, sorrisi soddisfatta notando che è perfetto.
Aprii il rubinetto e con l'acqua gelida mi risciacquai il viso per svegliarmi completamente e per lavarmi gli occhi dalle crosticine che si formano sulle ciglia durante la notte.
Aprii l'anta del mobiletto e presi la mia piccola borsa con i trucchi.
Con il pennello in modo molto delicato delineai i miei lineamenti con del fondotinta per eliminare le imperfezioni, con fermezza feci una codina all'angolo dell'occhio e infine accentuai le mie labbra con un rossetto rosso.
Sciolsi i capelli dallo chignon e li pettinai energicamente per districarli dai nodi, accesi la piastra che in pochi minuti si scaldò per poi lisciare i miei capelli che ricadevano sulle spalle.
Ritornai in camera prendendo le scarpe, delle semplicissime scarpe con il tacco laccate nere.
Presi anche una borsetta abbinata al mio vestito, misi all'interno tutto il necessario per poi decidere di andare.
Lentamente scesi le scale, tutti i ragazzi mi osservavano con uno sguardo stupido con gli occhi fuori dalle orbite.
Sascha mi prese per i fianchi sussurrandomi una frase all'orecchio tutt'altro che pura.
Uscimmo dalla grande casa per salire finalmente in macchina, non vedo l'ora di arrivare e mangiare come non ci fosse un domani al ristorante.
Sascha da vero gentiluomo mi aprì la portiera per farmi salire, ogni tanto anche lui sembra umano allora?.
Da quanto ho capito il mio tesoro ha prenotato in un ristorante a circa 100km da qui, però le recensioni di questo ristorante sono molto alte quindi penso che mangeremo molto bene.
Per una grande parte del viaggio i ragazzi parlarono fra di loro, mentre io ero tranquillamente appoggiata con la schiena sulla portiera e con le gambe sopra quelle di Sascha e Salvatore che mi fecero poggiare gentilmente su di loro.
Ad un tratto però la macchina iniziò a fare un brutto rumore, del fumo grigiastro iniziò ad uscire dal cofano per poi fare un sonoro botto e fermarsi completamene.
" cosa è successo?" Chiesi in modo isterico alzando notevolmente la voce, siamo bloccati in una strada che non conosciamo ...ho bisogno di sfogare la mia ansia no?.
" siamo a terra" disse Giuseppe per poi aprire la portiera alla sua sinistra e uscire dal veicolo .
Aprì il cofano per poi iniziare a frugare all'interno di esso, aveva una faccia abbastanza preoccupata nell'osservare i vari meccanismi.
" si è fuso il motore" urlò dopo una decina di minuti richiudendo il cofano e prendendo il cellulare tra le mani.
Si sentì il rumore del tastierino mentre digitava dei numeri per poi mettere il piccolo aggeggio vicino all'orecchio.
" buongiorno, siamo bloccati abbiamo bisogno di un carro attrezzi" disse Giuseppe al mittente " come tra 5 ore? A noi ne serve uno subito?". Dobbiamo aspettare 5 ore???.
" vabbè, la ringrazio" disse per poi spegnere la chiamata e riporre il cellulare nella tasca.
" ha detto che dobbiamo portare la macchina al paese più vicino, qui le strade sono troppo infangate e non può passare con il carro attrezzi" disse Giuseppe spiegando la situazione tragica in cui ci troviamo.
" quindi per quanti Km??" Disse Sascha allarmato " circa 3 non di più, ma dobbiamo portare la macchina".
È così successe.
Ognuno di noi si mise dietro la macchina, e con tutta la forza che avevamo in corpo dovevamo spingerla, a cambio qualcuno andava all'intero di essa per manovrarla e non finire un fosso.
Circa 2 ore e riuscimmo a vedere in lontananza la scritta del paese, pochi minuti e fummo all'interno del piccolo paesino dove Giuseppe richiamò il carro attrezzi.
Gli disse questa volta che tra circa 1 ora e 30 minuti sarebbe stato lì, così per la troppa fame abbandonammo la macchina in un parcheggio e cercammo un bar per sgranocchiare qualcosa.
Fortunatamente trovammo un Mac Donald dove ci fermammo per prendere un panino e una bibita fresca per la gola ormai secca.
All'interno del locale non c'era nessuno, tranne una coppia di vecchietti che mangiavano un Big- Mac con una grande bottiglia di Lete sul tavolo...molto probabilmente portata da casa.
Sembra un film comico, il giorno di Natale al Mac Donald..potremmo farci un bel film.
" tutto in questa giornata è andata storta, tranne te..tu sei l'unica cosa bella" disse Sacha per poi lasciarmi un dolce bacio a stampo sulle labbra.
" Che carini " disse Stefano battendo le mani come i bambini guardandoci con sguardo sognante.
Sascha ha ragione, nulla in questa giornata è andata bene, ma lui è l'unica persona che mi basta, l'unica persona che mi rende veramente felice.
Le altre cose e persone non servono se c'è lui al mio fianco ....
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Ciao TESORI❤️❤️❤️❤️
Famiglia, Scuola, Lavoro, Vita ...tutto bene? Spero di sì.👌
Spero che il capitolo sia piaciuto a tutti voi, come al solito scrivete qui le opinioni.
Allora ...vi piacerebbe passare un Natale così? Neanche per sogno.
Al prossimo capitoloooo.....

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