E vissero per sempre felici e contenti

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sabrina's point of view

Avreste mai pensato quando eravate un po' più piccoli, di ritrovarvi all'altare mentre state per dare si o no il bacio più importante della tua vita? . Bhé io si! fin da piccolina, camminavo per casa verso il corridoio tra la mia camera e le scale con delle scarpe enormi di mia madre e un vestito lunghissimo bianco anch'esso sempre suo. Mi immaginavo mentre dicevo il fatidico si, davanti ai miei pupazzi che facevano finta di essere i miei invitati e lo sposo. Quando diventai più grande ed iniziai ad utilizzare il cellulare, cercavo nei siti internet i vari vestiti da sposa, per avere già le idee chiare.
Volevo assolutamente un vestito super sfarzoso, enorme tipo quello del mio grasso grosso matrimonio Gipsy, con mille brillantini sulla gonna e lo scollo a cuore. Poi volevo una coroncina con dei piccoli diamantini luccicanti e un velo lunghissimo che arrivasse dall'altare fino all'entrata della chiesa. Tutto molto sfarzoso, troppo sfarzoso per una ragazza semplice come me, ora sognerei un semplicissimo vestito con qualche diamantino sulla gonna e non troppa scollatura, per non sembrare una scostumata in chiesa. Vorrei il velo ma non troppo lungo come nella mia immaginazione da bimba di 10 anni, un velo molto semplice che arrivi fino a terra.

Ed eccomi qui davanti allo specchio della mia stanza, il mio vestito è semplice come lo volevo i capelli con qualche boccolo, il trucco non troppo esagerato: un po' di fard rosa sulle guance un ombretto dorato e del rimmel sulle ciglia per renderle più lunghe. Sento il cuore scoppiare da quanto batte veloce, ho le mani completamente sudate per la troppa agitazione e tra poco penso che non mi terrò più in piedi per il troppo tremore delle gambe.

"Sabri sei pronta?" mi chiese mia sorella da dietro la porta continuando a bussare "sono pronta" dissi io di risposta . Appena entrò nella stanza si mise le mani davanti alla bocca, dopo pochi secondi le lacrime iniziano a scenderle dagli occhi mentre prova a fermare il pianto, asciugando le lacrime con i pollici.


" sei stupenda...ora andiamo però siamo già in ritardo" disse prendendomi dalla mano strattonandomi verso l'uscita della stanza. In questo momento sembra più agitata lei di me che dovrebbe essere la damigella d'onore. Una grande limousine ci aspetta all'entrata, noto subito mia madre con il suo vestito rosa antico mentre mi sorride, adoro avere qui la mia famiglia.

Entrammo in limousine. Entrambe sono molto eleganti: mia sorella indossa un semplicissimo abito rosa pastello con una cinturina nera legata in vita. I capelli sono sciolti perfettamente stirati con la piastra e appoggiati su una spalla.
Mentre mia madre, sempre impeccabile ha un vestito verde acqua con delle balze sulla gonna e il corpetto molto stretto. Il trucco non troppo esagerato con qualche brillantino sulle palpebre e le labbra con un lucida labbra rosa.
Continuavo in modo molto insistente e stendere con le mani il tessuto del mio vestito, forse sono troppo emozionata.
Dovrei proprio darmi una calmata.
Mia sorella mi accompagnerà all'altare, mi accompagnerà verso una nuova vita piena di nuove esperienze da vivere e provare sulla propria pelle.

Ci stiamo avvicinando alla chiesa sempre di più, il paesaggio fuori dal finestrino scorre sempre più veloce.
Sento il respiro irregolare, cerco di fare dei lunghi respiri profondi ma non cambia nulla.
Sto morendo?
Eccoci.
Il giorno più bello della mia vita.
Probabilmente se mi avessi chiesto l'anno scorso ,che dopo un anno mi sarei sposata non ci avrei scommesso neanche un centesimo, insomma non avevo un fidanzato ma soprattutto sono molto giovane.
"Scendiamo ...coraggio" disse mia mamma aprendo la portiera della limousine, con le gambe tremanti appoggiai il primo piede per terra, rimanendo ammaliata dal meraviglioso arredamento esterno della chiesa.
Un lungo tappeto rosa si estende fino all'interno della chiesa, petali di rose ovunque e palloncini a forma di cuoricino.
Semplice ma perfetto.
Almeno per me.
" ora mi devi promettere che non sverrai appena vedrai il tuo sposo...prometti?" Disse mia sorella con un radioso sorriso sulle labbra.
Scoppiai a ridere sguaiatamente, facendo girare alcuni invitati che stavano entrando in chiesa.
Le mie solite figure.
" prometto" dissi porgendole il mignolo che strinse con il suo mignolo.
Tra sorelle si devono mantenere delle regole, quando si fanno i giuramenti con il mignolo sono sacri.
Mi prende sotto braccio, mi lascia un dolcissimo bacio sulla guancia ed infine iniziamo a camminare verso l'entrata.
Alla mia vista, la musica iniziò facendo girare tutti gli invitati verso di me.
Sento le guance andare a fuoco, ci sono troppe persone che mi fissano.
Alcune persone mi sussurrano che sono bellissima e sinceramente so di essere bellissima.

Sempre vanitosa lei!
Zitta coscienza, almeno oggi
Hai ragione, buona fortuna!

Il mio sposo mi attende infondo alla navata, vestito in modo super elegante.
Non penso d'averlo mai visto con la giacca e la cravatta.
Il suo sorriso mi rassicura, mentre piano piano passo dopo passo mi avvicino verso il mio destino.
Il mio futuro.
Mia sorella lascia la presa sedendosi accanto a mia madre in prima fila, io invece non faccio nient'altro se non abbracciarlo.
Dato che a nessuno frega un fico secco della cerimonia arriviamo al punto ...no???.

" Sascha Burci  ...vuoi prendere in sposa Sabrina Cereseto ?" Disse il parroco, leggendo la fatidica frase, che tutti attendevano con ansia.
" Si la voglio" disse con sicurezza, sorridendomi in modo dolce e rassicurante.
" Sabrina Cereseto, vuoi prendere in sposo Sascha Burci?" Disse di nuovo il parroco.
È arrivato il momento, finalmente sto avverando il mio sogno di quando avevo 10 anni, dire un forte e deciso "si" per poi prendere con decisione il suo viso e stampare un bacio che rimanga nella storia.

" Sabrina?" Disse il parroco, guardandomi con uno sguardo strano come tutti gli invitati che già iniziavano a parlottare sulla mia decisione.
Ma sopratutto Sascha, mi sta guardando con delusione.
Pensi davvero che dico no? Stupido.

" SI SI E SI" dissi per poi buttarmi tra le sue calorose braccia.
Il parroco non riuscì nemmeno a dire l'ultima frase che già ci stavano baciando.
Vi dichiaro marito e moglie.
Finalmente...vorrei aggiungere.

Fuori dalla chiesa gli invitati da tradizione ci lanciarono il riso addosso, mentre con passione ci baciavamo come se non ci vedessimo da anni.

Con una mano passo sulla pancia, sorridendo con sincerità ma sopratutto felicità.
" come stanno i gemellini?" Mi chiese continuando a muovere la mano sulla mia pancia.
" stanno benissimo non fanno altro che calciare" dissi appoggiando una mano sopra la sua.
In quel momento speciale, ci guardammo negli occhi e proprio da essi entrambi capimmo quanto eravamo innamorati uno dell'altro.
La nostra storia non finirà mai.

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CIAO BELLISSIMI!
Vita. Amore. SCUOLA. Lavoro...come va? Spero per voi tutto bene.
So che non aggiorno da anni ma sabato ho gli esami orali e ho una paura fottuta!
Entro pochi giorni arriverà anche EPILOGO.
Lo so ormai siamo alla fine.
Non so se avete notato ma mi sono iscritta ai Wattys2017 e ditemi qui sotto se è stata una buona idea o meno.
Vi anoooo!!!
Al prossimo e ultimo capitolooo...

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