Finalmente dicembre! Era dunque giunto il mese che più adoro in assoluto. Il mese più magico, e pieno di speranza, che porta alla mia festa preferita, il Natale! Addobbi ovunque, le strade ancor più illuminate, come se New York non lo fosse già abbastanza durante il resto dell'anno, le pattinate sul ghiaccio, la cioccolata calda. Basta Aaron ti stai gasando troppo! Cercherò di calmarmi, e di essere più pacato. Però nel mese di dicembre, torno quasi sempre un po' bambino, in tanti la penseranno come me, ne sono certo! In sostanza credo di aver una relazione stabile col mese di dicembre. Non avevo ancora chiesto però a Diana, se anche lei trovasse magico il mese di dicembre. Vi dirò, per quanto potesse essere magico dicembre, uscire tutte le mattine alle 5 aveva davvero poca, ma davvero poca magia. Le temperature rigidissime, mi costringevano ad imbacuccarmi, sembravo quasi l'omino Michelin. Una canotta, una maglia a maniche corte, una a maniche lunghe, un maglioncino, felpa e giubbotto da lavoro. Sotto mettevo una tuta in pile e sopra alla tuta i pantaloni da lavoro, ai piedi due paia di calze, e le scarpe antinfortunistica. Potrò sembrare un po' esagerato, ma a New York fa davvero freddo!
Nonostante le mattinate, il freddo, e la fatica del lavoro, mi ritenevo molto fortunato. Avere dei soldi miei, mi rendeva indipendente, riuscivo a mettere da parte buona parte del mio guadagno, se pur metà dei soldi li giravo ai miei. Restavo fiducioso, ero sicuro che sarebbero arrivati tempi migliori.
Comunque, in cantiere andava tutto bene, si faticava, e non poco, ma aveva anche molti aspetti positivi. Uno di questi, era quello che si era instaurato un bel rapporto con parte dei ragazzi della squadra. Infatti ad ogni pausa pranzo, si andava tutti insieme a mangiare un boccone. Ero il più giovane di tutti, e mi volevano davvero un gran bene. Un pomeriggio finito il turno, mi si avvicinò zio Paul e mi domandò:
<<Aaron stasera con i ragazzi andiamo al bowling, ti va di unirti a noi?>>
<<Perché no? Ci vengo!>> Risposi.
<<Ci facciamo un hamburger, una birretta, e poi dritti al bowling.>> Disse Paul.
<<Perfetto! Una cosa sola, non facciamo tardi.>> Risposi.
<<Tranquillo, anch'io domani mattina devo alzarmi presto.>> Rispose sorridendo Paul.
<<E questo è anche vero.>> Dissi.
<<Lo dico ai ragazzi che ci sei anche tu, e poi ti accompagno a casa.>> Disse Paul entusiasta.
Una volta giunto a casa, inviai un messaggio a Diana, dicendole che per quella sera non ci saremmo potuti sentire telefonicamente, ma avremmo potuto comunque massaggiare.
Feci giusto uno spuntino, prima di andarmi a preparare. Mio padre era da poco rientrato da una giornata faticosa in fabbrica, seduto in poltrona a leggere il suo quotidiano sportivo, mia madre era già all'opera a preparare la cena. Mi sembrò più che giusto avvisarla, dicendole che non avrei cenato a casa. Mentre Karen era seduta in cucina a fare i compiti. Finito lo spuntino, mi diressi dritto in bagno a fare una doccia. Dopodiché iniziai a vestirmi, quando arrivò un messaggio da parte di Diana: "Oook Aaron, ma dove vai di bello?" Che bella cosa, era curiosa di sapere dove andassi. Ed io le risposi come mio solito, da gran burlone che sono, e vi dirò, anche per suscitare una sua reazione: "Ma niente, vado allo strip Club insieme a degli amici!" Lei rispose con intelligenza, spiazzandomi. "Allo strip club? Ma davvero? Pagare, per vedere giusto delle donne mezze nude? Che tristezza signorino Russo." Non mi andò di portare a lungo lo scherzo e glielo confessai: "Scherzo Diana! Andiamo al bowling! XD Ahahahah!" Rispose al messaggio dopo pochi secondi: "Qualche giorno te lo combino io uno scherzetto come si deve!"Nel frattempo che messaggiavo con Diana, arrivò un messaggio di Paul: "Aaron, meno di 20 minuti e sono da te!" Così non mi resto che Diana, dicendole che ci saremmo sentiti tra uno strike e l'altro, con molta modestia. "Abbiamo il campione di bowling. Buona serata Signor Russo!" Salutata Diana, presi il giubbotto, ed attesi zio Paul giù in salotto. Al solito due squilli, segnale che Paul era appena arrivato davanti casa, uscì in un batter d'occhio, ed entrai in macchina. Iniziò a scendere una pioggerella. Mi piace la pioggia, l'odore dell'asfalto bagnato, il suono provocato dal passaggio delle auto sulle pozzanghere, anche se avessi potuto averne un odio giustificato verso la pioggia e le pozzanghere. Vi spiego in breve, perché avrei potuto odiare la pioggia. Un episodio risalente ai tempi della scuola. Era una mattina piovosa, e, mentre aspettavo alla fermata l'arrivo del bus, passò un'auto a velocità spedita, centrando in pieno una pozzanghera adiacente la fermata, risultato? Una doccia indesiderata. Andai a scuola zuppo d'acqua, e l'indomani mi svegliai col 40 di febbre. Nonostante questo spiacevole episodio, adoro comunque la pioggia. Ok, chiusa questa piccolissima parentesi, torniamo alla serata tra uomini al bowling. Però, prima del bowling ci incontrammo con i ragazzi in un pub, il White Inn Pub. Dove servono degli ottimi panini e delle birre artigianali davvero buone. Non sono un grande bevitore di birre, preferisco quasi sempre un bicchiere di Coca Cola, con una fetta di limone e cubetti di ghiaccio à gogo. Quella sera però scelsi di bere insieme ai ragazzi giusto una birretta, accompagnata da un gigantesco double cheeseburger. Scattai una foto al mega panino e la inviai a Diana. Con su scritto: "Buona cena!" Non tardò la risposta di Diana: "Ma tu non dovevi essere al bowling?"
In effetti avevo dimenticato di dirle che prima saremmo andati a cenare e le dissi: "Lo avevo dimenticato! Ma devi sapere, cara Diana, che un campione di bowling non gioca mai a stomaco vuoto xD" Rispose al messaggio prendendomi in giro e cucendomi la bocca per bene: "Ok campione, ma fai attenzione, prima che i tuoi amici lancino te, anziché la palla! xD"! Mi sa che stando a stretto contatto con me le avevo fatto aumentare il senso dell'umorismo, non che a lei mancasse. Era davvero pungente quando voleva. Ad un tratto si avvicinò Paul e mi chiese:
<<Ehi Aaron, ma sei dei nostri o resterai tutta la sera a messaggiare?>>
<<No Paul, ho mandato giusto due messaggi a Diana.>> Risposi.
<<Ah già Diana. Com'è finita?>> Chiese curioso.
<<Siamo usciti già un paio di volte. La domenica passata l'ho portata allo stadio.>> Dissi.
<<Allo stadio? Mamma che romanticone che sei.>>
<<Non c'era mai stata.>> Risposi.
<<Ma nemmeno zia Ashley è mai stata sulla luna, ma mica ce la porterò.>>!disse ridendo.
<<Che stronzo che sei Paul!>> Risposi sorridendo.
<<Dai, ma alla fine l'importante è che siete stati bene insieme.>> Disse Paul.
<<Si, questo senza dubbio. Me lo ha confessato lei stessa. Sono molto preso. E sono pronto a fare il passo decisivo.>> Risposi.
<<E finalmente! Era anche ora!>> Disse Paul con tanto entusiasmo.
Finito di cenare, ci incamminammo alla sala da bowling. Eravamo in quattro. Io, zio Paul, Erik e Dylan. Una volta arrivati andammo dritti dal custode delle scarpe per cambiarle. Il numero mio di piede è il 43, ma di solito le scarpe da bowling bisogna prenderle una misura più piccola. Diedi le mie scarpe, ed in cambio mi vennero date un paio, usurate e puzzolenti, dissi all'uomo delle scarpe, se poteva cambiarle, secondo me quelle scarpe furono prodotte ai tempi della Prima Guerra Mondiale. Il signore rispose educatamente che quelle erano l'ultimo paio di scarpe numero 42, ora le cose erano due. Prendere il 41 e soffrire come un cane, o prendere il 43 e nuotare dentro alle scarpe. Per una questione di comodità scelsi il 43. Sembrava che ai piedi avessi una scialuppa di salvataggio. Paul ed i ragazzi se la ridevano da matti. Fortuna che i campioni di bowling come me non si fermano davanti a nulla. Facemmo le squadre. Io e Dylan contro Paul ed Erik. Uno dei momenti fondamentali nel bowling è la scelta della palla, ed io ne scelsi una verde (per non sbagliare) da 12 chili. Ed ebbe così inizio la partita. Io partì un po' in sordina, volevo semplicemente dare un po' di vantaggio agli avversari. Ai primi tre tiri avevo totalizzato 15 punti, risultato abbastanza misero, Dylan, il mio compagno, 23 punti, mentre Paul ed Erik, rispettivamente 24 e 26 punti. Bisognava svegliarsi, prendere la situazione in mano e stravolgere la gara. Tra un tiro e l'altro inviai giusto un'altra foto a Diana, facendo una foto dall'alto verso il basso. Dove, in evidenza misi la palla, ma l'unica cosa che notò Diana, furono le scarpe. "Belle! Le scarpe di Pippo"
(Riferendosi al personaggio della Disney) La battuta non le mancava mai. "Noi campioni ci sappiamo distinguere! u.u" Risposi al messaggio di Diana. "Campione mio, manda una foto del punteggio." Ero fregato, avrebbe visto che stavo facendo davvero schifo in quella partita. Ma non mi tirai indietro, e gliela inviai.
Con una didascalia sotto. "Mi piace dare un vantaggio ai miei avversari!" La sua risposta non si fece attendere, e rispose con una lunga risata: "Ahahahahah. Guarda Aaron voglio incoraggiarti, faccio il tifo per te!" Letto il messaggio, posai il cellulare, afferrai la palla e mi apprestai al tiro. Contai i passi, breve rincorsa, e..... Strike!!!! Feci un tiro da maestro. Il messaggio di Diana mi era servito a darmi una svegliata. Non potevo fare brutta figura. Mi ero presentato come un campione di bowling. Feci un'altra foto al monitor e gliela inviai: "Questo è per te! xD " Dopo quello Strike ne seguirono altri due, ed uno Spare. Mi ero letteralmente ripreso. Paul mi guardò stupido esclamando: <<Che culo!>> Arrivati all'ultimo tiro, il risultato era in bilico. Punteggio ad un tiro dalla fine:• Paul 137
• Dylan 121
• Erik 123
• Aaron 128Il primo che andò al tiro fu Paul. Io e Dylan ci mettemmo giusto dietro a Paul per gufarlo. "Avete voglia di gufare! La classe è classe!" Infatti zio Paul, il primo tirò finì dritto nel canalone. Scoppiammo a ridere. Non contento, prima del secondo tirò, Paul ribadì quanto talento avesse: <<Vado con lo Spare così avrò anche il terzo tiro!>> Disse sorridendo. Il tiro partì, ma ne tirò giù solamente 5. Punteggio aggiornato per Paul 142. Era la volta di Dylan. <<Vai amico non deludermi!>> Lo incoraggiai fiducioso. Il primo tiro ne buttò giù solamente 2, ma nel secondo, ne tirò giù altri 7, per un totale di 9 birilli abbattuti. Punteggio Dylan 130. Erik al tiro, altra gufata da parte mia e di Dylan, ma questa volta non funzionò, prima ne tirò giù 9, e al secondo tiro buttò giù anche l'ultimo birillo facendo Spare. E così ebbe l'opportunità di fare il terzo tiro. Fortunatamente la gufata al terzo tiro ebbe i suoi effetti, ne tirò giù solamente uno. Risultato aggiornato per Erik 134. Adesso toccava a me. Inviai un messaggio a Diana, dicendole che stavo per fare l'ultimo turno di tiri e mi serviva il suo sostegno. E così fece: "In bocca al lupo campione, faccio il tifo solo per te!" Ero gasatissimo! Servivano 18 punti per portare la vittoria a casa. Non era facile. Mi serviva uno Strike, al massimo uno Spare che mi avrebbe concesso di andare al terzo tiro. Afferrai la mia palla verde, contai ancora una volta i passi, sospiro profondo, e via.... Ne tirai giù solamente uno. Erik e Paul se la ridevano alla grande alle mie spalle. Giustamente adesso erano loro a gufare me. Sentivo un po' di pressione, ma non ci stavo a perdere. Così andai con il secondo tiro e...... Spare!!!! Tutti giù! 10 punti in saccoccia. Adesso mi bastava buttarne giù solamente 8. Ma quella sera esagerai, regalandomi un ultimo tiro, perfetto! Beh, in realtà, proprio perfetto non fu, ne tirai giù 9, ma questo bastò per vincere la partita. Conclusi un'ottima partita con 147 punti. Vincemmo giusto di un punto. Feci un'ultima foto al risultato finale della partita. E scrissi a Diana: "Sei stata la mia portafortuna! Grazie. Bacio." Diana rispose dopo qualche minuto, quando già eravamo in macchina diretti verso casa: "Mi ero addormentata xD Bravo Aaron! Sei un campione!!! Adesso vado a letto, ho troppo sonno. Buonanotte. Un bacio."
Le mandai anch'io la buonanotte. Arrivai a casa, ed entrai in punta di piedi. Dormivano già tutti. Passai dalla cucina, per bere un bicchiere di latte, subito dopo mi diressi in camera mia, indossai il pigiama e mi misi a letto. Erano le 11.30 ed io alle 4.30 dovevo alzarmi. Non ce la potevo fare!!!
STAI LEGGENDO
Io ti resto accanto
RomanceQuesta storia si svolge nella New York dei giorni nostri. I protagonisti sono due ragazzi newyorkesi, poco più che adolescenti. Aaron, non è il classico ragazzo bastardo, che tratta le donne come fossero oggetti, ma è un ragazzo con la testa sulle s...