Capitolo 15

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La mattina seguente mi svegliai con un dubbio che continuava a frullarmi in testa, "E se fosse stato tutto un sogno?" <<Tranquillo Aaron.>> dissi tra me e me. Era tutto vero, era accaduto sul serio, io e Diana insieme. Dopo averla desiderata fortemente, ero riuscito a conquistarla. Devo confessare che fu una fatica alzarmi, avevamo fatto le ore piccole, ma ne era valsa la pena. Riuscivo a sentire ancora il sapore delle sue labbra, il profumo della sua pelle, la magia che traspariva attraverso i suoi occhi. Era tutto.......Wow! E come prima cosa, una volta aperti gli occhi le mandai un messaggio: "Buongiorno piccola mia!" Beh, come sapete già lei mi avrebbe risposto solo dopo qualche ora. Ed infatti così fu. Ma andiamo per ordine. Quella mattina la prima persona che seppe del lieto evento fu Paul.

<<Paul! Paul! È successo, è successo!>> dissi euforico entrando in macchina.
È vero, potevo sembrare un quattordicenne alla prima cotta. Effettivamente in parte è così, non è che mi ero mai preso una cotta per qualcuno.
<<Prendi fiato, datti una calmata e dimmi cosa è successo.>> Rispose Paul.
<<Io e Diana ci siamo baciati!>>
<<Oooh finalmente che bella notizia che mi dai! State insieme adesso, giusto?>> chiese curioso Paul.
<<Si Paul, sono... non so come dirtelo, le emozioni che sto provando. È tutto così nuovo.>>
<<È l'amore caro Aaron.>> disse Paul.
<<Credimi, è perfetta! È stato tutto così bello ed intenso.>>
<<Santo cielo Aaron, quanto sei preso!>>
<<Tanto, troppo! Non mi era mai successo!>>

Una volta raccontato a Paul dell'avvenimento, arrivammo al cantiere, lì ci attendeva una bella giornata di lavoro. Il tempo non era dei migliori, cielo grigio, e, di tanto in tanto scendeva giù anche qualche goccia di pioggia, e la temperatura era rigidissima, sentivo abbastanza freddo, se pur vestito pesante. Non vedevo l'ora di andare in pausa pranzo, per poter finalmente leggere il messaggio da parte di Diana.
Arrivati dunque alla pausa pranzo, andai spedito al mio armadietto per prendere il cellulare. C'era una messaggio da parte di Diana: "Buongiorno mio dolce Aaron!" Faceva davvero uno strano effetto, mai nessuna ragazza mi aveva mai scritto un messaggio del genere. Erano emozioni nuove e continue. Mangiai velocemente giusto un panino al formaggio, nel frattempo le inviai un nuovo messaggio, che lei avrebbe letto durante la sua pausa: "Se ripenso ancora a ieri, il cuore mi batte forte!" E me ne tornai nuovamente a lavoro. Mamma mia il tempo sembrava non passare mai. Guardavo continuamente l'orologio sbuffando, tant'è che Dylan, il mio compagno di lavoro, mi chiese preoccupato: <<Ehi amico, tutto bene?>> Io risposi distrattamente: <<Come dici Dylan?>>
<<Dico, tutto bene?>> ripetette Dylan.
<<Si, si tutto bene amico!>> Risposi ancora una volta. So che a lavoro dovevo mettere il massimo impegno, ma quella giornata sembrava che fossi stato catapultato in un'altra dimensione. Avevo solo un pensiero fisso in testa. Finalmente giunse l'ora di tornare a casa, presi la mia paga, ed insieme a Paul ce ne tornammo a casa. Per fortuna che avevamo staccato il turno di lavoro, perché iniziò a venir giù di brutto la pioggia. Infatti, durante il tragitto, ci prendemmo un brutto spavento.
Paul non è un tipo che corre per strada, tantomeno quando l'asfalto è bagnato. Nel frattempo che mi apprestavo a leggere il messaggio di Diana, Paul sterzò bruscamente, a causa di una pozzanghera, perse il controllo dall'auto ed andammo in testacoda, finendo sul marciapiede. Mi presi un forte spavento, ma fortunatamente niente di grave.

<<Tutto bene Aaron?>> chiese Paul preoccupato.
<<Si sì tutto bene.>>
<<Dannata pioggia! Ho perso il controllo, che spavento mi sono preso!>> disse Paul.
<<Mi sa che non sei l'unico.>> dissi per sdrammatizzare.
<<Fortuna che non ci è arrivato nessuno a dosso.>>
<<Per fortuna che siamo tutti interi, manco un giorno che sto con Diana, e già ho rischiato di lasciarci le penne.>>
<<L'importante è che stai bene!>> disse Paul.

Io ti resto accantoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora