Finalmente!!!! Era giunta la vigilia di Natale. I giorni più magici dell'anno, secondo me. In casa era quasi tutto pronto, stavamo giusto sistemando le ultime cose, per cercare di rendere perfetto o quasi il giorno di Natale. Ero molto ansioso, ma forse mia madre lo era più di me, che ci può fare, è fatta così, aveva già tutto pronto in cucina. Mandammo Karen a letto presto, perché dovevo ancora andare a prendere la bici a casa di Diana, non volevo mica rovinarle la sorpresa. Avevo pensato di andare in mattinata, ma sinceramente, avrei solo svegliato tutti, rischiando di rovinare la sorpresa alla mia sorellina. Assicurati che Karen stesse dormendo, avvisai Diana del mio imminente arrivo, ed uscì di casa, diretto a casa sua. Fuori faceva davvero un gran freddo, ed infatti iniziò anche a scendere una leggera nevicata.
Cosa potrebbe esserci di più magico? La vigilia di Natale con la neve, che meraviglia! Saranno state le 11.30, le strade erano deserte, il che mi inquietava, non vedevo l'ora di arrivare da Diana, non la vedevo da qualche giorno.
Una volta arrivato, parcheggiai l'auto, ed andai verso la porta d'ingresso, bussai, ed ad aprire venne suo padre. Il che mi spiazzò. Nella mia mente c'era una gran confusione, pensavo: "Come mi presento? Sono un amico? Sono il ragazzo di sua figlia? Glielo avrà detto Diana chi sono io?"<<Ciao Aaron!>>
Bene. Conosceva il mio nome, per lo meno Diana gli aveva accennato un minimo della mia esistenza. Adesso stava a me come presentarmi.
<<Salve Signor Johnson! Io sono......>>
<<So chi sei, non aver paura, non ti mangio mica.>>
Glielo aveva finalmente detto dopo quasi due settimane. Mi aveva tolto un gran peso.
<<È un piacere conoscerla signor Johnson!>>
<<Chiamami Peter.>> disse.
<<Ok Signor Johnson... ehm volevo dire Peter.>>
Non capisco perché Diana avesse avuto timore di dirlo a suo padre. Era una persona così cordiale e molto giovanile,un po' burlone direi, poco più alto di me, e fisicamente stava messo bene, era uno sportivo a quanto ho capito. Era a punto così giovanile che non voleva nemmeno gli dessi del lei, da quel giorno per me fu Peter, anche se all'inizio ebbi qualche problema ad abituarmici.
<<Che ne dici di entrare? Ti stai per gelare.>>
Già casa di Diana era bella di suo, addobbata lo era per 100 volte di più, luci ovunque, dentro e fuori, l'albero che toccava quasi il soffitto, regali a non finire, e per rendere l'atmosfera ancora più magica, il caminetto acceso.<<Ciao Aaron, scusami, ero un attimo di sopra a sistemare i vestiti nell'armadio!>> disse Diana scendendo dalle scale in pigiama e vestaglia.
<<Tranquilla, sono appena arrivato, ho anche approfittato per fare conoscenza con tuo padre.>> dissi.
<<Ah bene, hai conosciuto mio padre.>>
<<Si, finalmente.>> risposi.
<<E così tu sei il ragazzo che ha rubato il cuore della mia Diana.>> disse suo padre.
Speravo fortemente però che non iniziasse a farmi il quarto grado, ero impreparato!
<<Si Sign... Peter!>>
<<Trattala bene, ti raccomando, e noi due andremo sempre d'accordo>>.
Ma cos'era una minaccia? Aiuto!
<<Dai papi, smettila che me lo terrorizzi così.>> disse Diana sorridendo.
<<Su su, ridi Aaron, si vede che sei un bravo ragazzo, ma tu prova a farla soffrire che.....scherzo, scherzo, tranquillo. Vi lascio soli. Maaa occhio!>> se ne andò ridendo.
<<Papiii daiiii...>>
<<Simpatico eh?!?!>> dissi preoccupato.
<<Scherzava tranquillo.>>
<<Speriamo.>> dissi.
<<Fidati, l'ha presa bene.>> disse Diana.
"E se non l'avesse presa bene?" - Pensai.
<<Almeno adesso lo sa.>> dissi.
<<Infatti, ho voluto aspettare giusto qualche giorno, è stato abbastanza occupato con il lavoro.>>
<<Un peso in meno.>>
<<Già. Comunque posso capire che prima c'era mio padre. Ma adesso lui è andato su in camera.... Non mi abbracci? Non mi baci?>>
<<Diciamo che mi ero un po' pietrificato.>>
<<Vieni qua schiocchino.>> disse Diana.
Ci baciammo come sempre intensamente, anche se, stavo con un occhio chiuso, ed uno aperto, che faceva da sentinella, nel caso in cui scendesse principalmente suo padre o qualunque membro della sua famiglia. Certo, già ci stava il camino a scaldare casa, ma la temperatura saliva e saliva vertiginosamente.
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Io ti resto accanto
RomanceQuesta storia si svolge nella New York dei giorni nostri. I protagonisti sono due ragazzi newyorkesi, poco più che adolescenti. Aaron, non è il classico ragazzo bastardo, che tratta le donne come fossero oggetti, ma è un ragazzo con la testa sulle s...