capitolo 13

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Erano passate diverse settimane da quando ero arrivata a Milano e devo dire che mi stavo trovando bene, nonostante non fossi affatto abituata alla vita di città e per me fosse tutto nuovo. Inoltre mi trovavo benissimo col mio coinquilino Leo, andavamo d'accordissimo, ridevamo e scherzavamo come due bambini, lo adoravo, stavamo diventando un sacco amici. Gli avevo anche parlato di Alvaro, o meglio, gli avevo parlato di un ragazzo per cui avevo perso la testa e per il quale stavo male, ma senza fare nomi, mi sembrava scorretto, anche perché se si fosse venuto a sapere i media lo avrebbero tartassato e non volevo accadesse.
Parlando di Alvaro, le cose andavano un pochino meglio, diciamo che avevo ricominciato a mangiare, ma la sera prima di addormentarmi mi capitava spessissimo di pensare a quello che sarebbe potuto esserci fra noi.
Era davvero assurdo, ero convinto che dopo essermi lasciata con Daniele per un bel po' non mi sarei più innamorata di nessuno, invece è successo e c'era poco da fare, dovevo dimenticarlo. Sapevo di avere un ragazzo nella compagnia che avevo conosciuto in università che mi stava dietro, era molto carino, ma capiamoci, il mio cuore lo aveva qualcun altro. Forse era ora di riprendermelo ed andare avanti, d'altronde era passato quasi un mese da quando ci eravamo visti l'ultima volta, era ora che iniziassi a frequentare qualcuno e mi scordassi di lui. I primi tempi un po' speravo ancora in un messaggio o una chiamata da parte sua, anche solo per sapere come stessi, speranze svanite nel tempo, quando realizzai che lui stava vivendo la sua vita, ed io dovevo vivere la mia, con calma sarei riuscita ad andare avanti. O forse cercavo solo di autoconvincermi? Dentro di me sapevo perfettamente la risposta, ma cercavo di ignorarla. Ma chissà se lui pensava ancora a me...

Un amore quasi impossibile (Alvaro Soler) -In Revisione-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora