capitolo 17

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Appena arrivato incontrai dei fan che mi chiesero la foto, ero di fretta ma li accontentai, mi sentivo in colpa a rifiutare, era grazie a loro se stavo vivendo il mio sogno con la musica.
Mi precipitai in biglietteria e presi un biglietto per il primo treno diretto a Roma, che sarebbe passato dopo una mezz'oretta circa.
Mi diressi verso la banchina aspettando il mio treno, dove incontrai altri fan, mi sollevò un sacco il morale parlare con loro, mi faceva piacere che mi fermassero per chiedermi una foto, un autogtafo o anche solo un abbraccio.
Arrivò il mio treno, cercai il posto segnato sul mio biglietto, e fui sollevato nel vedere che nella carrozza non c'era nessuno oltre a me e un paio di signore anziane che probabilmente non avevano idea di chi fossi, avevo bisogno di rimanere solo per pensare a come mi sarei mosso una volta arrivato a Roma. Eh già, in effetti ero partito completamente allo sbaraglio per una città che non conoscevo affatto, mi veniva da sorridere, cosa non si fa per amore.
Decisi di informare Valentina delle mie intenzioni scrivendole un altro messaggio su Facebook, magari avrebbe potuto aiutarmi: "Ciao Valentina, sono ancora io. Ho avuto modo di riflettere sulla nostra conversazione, e preso da un raptus sono salito sul primo treno per Roma.. solo che non ho idea di dove stia Matilde, mi chiedevo se tu potevi aiutarmi. Ti chiedo nuovamente scusa per il disrurbo e ti ringrazio infinitamente". Ora dovevo sperare che lei sapesse dove fosse alloggiata Matilde, altrimenti mi sarei dovuto girare mezza Roma e probabilmente non sarei nemmeno riuscito a trovarla, ma mentre pensavo a queste cose la vibrazione del mio telefono mi riportò alla realtà, Valentina aveva già risposto, che rapidità. "Ciao Alvaro, nessun disturbo tranquillo, se si tratta di Matilde sono sempre disponibile. Tu sei pazzo a prendere un treno così, senza nemmeno conoscere la città dove sei diretto ahaha. Ad ogni modo ho chiamato Matilde per sapere come stesse, e restando il più vaga possibile le ho chiesto in che zona di Roma fosse, prendendo come scusa che volevo sapere se fosse vicino al centro e al posto dove sta frequentando il corso. Sono riuscita a farmi dire la zona (ti allego la posizione sotto), una volta lì non dovresti avere difficoltà a trovarla, è piccola. E lei dovrebbe alloggiare in un complesso di appartamenti che hanno messo a disposizione degli studenti, a quanto ho capito è l'unico complesso della zona, perciò dovresti individuarlo con facilità. In ogni caso, ti auguro buona fortuna con lei, è una ragazza complicata, ma può darti tanto e penso che tu possa dare altrettanto a lei.". Sorrisi leggendo le ultime parole, ero sempre più motivato a riprendermela.

Un amore quasi impossibile (Alvaro Soler) -In Revisione-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora