capitolo 15

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Il viaggio durò un'oretta e mezza all'incirca, appena atterrato andai a recuperare i miei bagagli e poi mi diressi verso l'uscita assieme agli altri. Appena accesi il telefono mi arrivò una notifica, con mia grande sorpresa vidi che Valentina mi aveva risposto, con il cuore che batteva all'impazzata iniziai a leggere: "Ciao Alvaro. Si, Matilde mi ha raccontato tutto, penso possa andare bene, non le dirò nulla. Ma dove potremmo vederci?". Ero al settimo cielo, risposi subito "Sono appena atterrato a Milano, non conosco bene la zona, perciò dimmi tu, potrei avvicinarmi alla tua zona se ti è più comodo". Ora dovevo solo aspettare che mi comunicasse il luogo dell'incontro, non mi importava di dover andare io da lei, avrei preso il primo treno se Valentina poteva darmi le risposte di cui avevo bisogno. Una notifica mi risvegliò dai miei pensieri: "Sono a Milano anche io per delle commissioni, penso che potremmo vederci in un bar che conosco, è poco frequentato ed è in periferia, così non dovresti avere fan a disturbarti. Ti allego la posizione, ci vediamo li verso le cinque".

Mi diressi verso l'hotel, avevo un po' di tempo per lasciare le valigie e riposarmi un po', così ne approfittai per guardare dove si trovava il luogo dell'incontro. Una volta appurato che, dato che dovevo attraversare la città, ci avrei messo una mezz'oretta, chiamai un taxi e gli chiesi di farsi trovare qui per le quattro e mezza.
Arrivato al luogo dell'incontro vidi una ragazza dai lunghi capelli castano scuro seduta ad un tavolo sola, e calcolando che nel locale c'era solo lei mi avvicinai. Quando fui abbastanza vicino da vederla in faccia la riconobbi, era lei -Valentina?- chiesi io -sono io, siediti pure- rispose lei -dunque- continuò -inizierei dicendo che è abbastanza assurdo quello che è successo con Matilde, insomma non capita tutti i giorni di avere una specie di storia, se così si può definire, con qualcuno di famoso. Detto ciò, di cosa volevi parlarmi?- io risi per l'intervento di Valentina e risposi -vorrei vederla, pensavo di andare da lei, ma non ho idea di dove abiti, così ho pensato di mettermi in contatto con te poiché non so nemmeno se lei prova ancora qualcosa per me- -lei ora studia a Milano, ma si trova a Roma per un corso di un paio di settimane, è partita una settimana e mezzo fa e dovrebbe tornare martedì- -come a Roma?- chiesi io deluso -si. Ad ogni modo, tu l'hai presa un sacco Alvaro, è stata malissimo per te quando è tornata. Ora però è da quando è partita che non la vedo, mi ha detto che a Milano ha conosciuto un ragazzo, Leonardo, è il suo coinquilino. Non ha accennato ad altro se non ad un amicizia, però non saprei dirti se c'è di più.- continuò Valentina. La ringraziai e tornai in hotel un po' deluso da questa conversazione, speravo di avere l'occasione di parlarle, al che pensai che potevo aspettare che tornasse a Milano martedì e avrei potuto ricontattare Valentina per farmi dare l'indirizzo del suo appartamento qua, ma ero ancora insicuro su cosa fare.

Un amore quasi impossibile (Alvaro Soler) -In Revisione-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora