capitolo 33

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Continuai a riflettere sulla proposta di Alvaro tutta la mattina, finché pensai di provare a chiedere consiglio anche a mia madre, anche quando stavo con Daniele e avevo bisogno di un parere mi rivolgevo sempre a lei, speravo che parlarle mi avrebbe aiutato.
Decisi di non specificare che si trattava di un trasferimento, non le avevo nemmeno detto che stavo con Alvaro, le avevo solo accennato qualcosa riguardo un ragazzo con cui mi stavo frequentando, ma nulla di più. Le dissi che mi trovavo in una situazione complicata e che non sapevo come uscirne, senza entrare nei dettagli. Anche lei disse che dovevo cercare di seguire il mio cuore, e che dovevo prendermi del tempo per rifletterci. Ad un certo punto della conversazione mia madre se ne uscì chiedendomi -posso conoscere questo nuovo ragazzo? Potete venire qui a pranzo sabato- rimasi spiazzata da quella domanda, come diavolo le avrei detto che il mio ragazzo era uno dei cantanti più discussi del momento? -io ehm si, gliene parlerò stasera- risposi nel panico più totale, dopodiché ci salutammo.
Decisi di fare un giro per negozi in centro, per distrarmi un po' e chiesi a Leo di venire con me dato che nemmeno lui aveva lezione oggi. Mi divertii un sacco, ultimamente passavo più tempo a casa di Alvaro che a casa mia, per questo vedevo Leo decisamente meno, il che faceva decisamente piacere ad Alvi, ma dispiaceva a me, si era creata una gran bella amicizia fra noi.
Tornai a casa e trovai Alvaro seduto sul divano che a quanto pare mi stava aspettando. Quando mi vide entrare si alzò, mi venne incontro e mi baciò per salutarmi -hai comprato qualcosa, strano- disse ironico indicando le buste che tenevo in mano -quanto sei simpatico. Siccome non avevo nulla da fare sono andata a fare un giro in centro con Leo- risposi io -ah, con Leo- ripeté lui con tono di disapprovazione, la punta di gelosia nelle sue parole mi fece sorridere e gli dieci un altro bacio.
Preparai qualcosa di veloce per cena, ci sedemmo a tavola e decisi di tirare fuori la proposta di mia madre -senti, tu sei mai stato sul Lago di Garda?- gli chiesi io per aprire il discorso -no, ma mi piacerebbe andarci. Me ne hanno parlato bene- rispose lui -beh, la mia famiglia abita li vicino, potremmo andare a trovarli, così ti porto anche sul lago, mia madre vorrebbe conoscerti. Nella mia testa suonava meglio a dire il vero- dissi imbarazzata -farebbe molto piacere anche a me conoscere i tuoi- rispose Alvaro, questa non me l'aspettavo -oh, perfetto allora- dissi soddisfatta, anche in verità avevo un po' di ansia, non sapevo come avrebbero potuto reagire i miei nel capire chi era questo fantomatico ragazzo, o come si sarebbe trovato Alvaro nella mia piccola realtà -c'è qualcosa che non va?- mi chiese Alvaro vedendomi pensierosa -no, stavo solo pensando che non so come potranno prenderla i miei sapendo chi sei, nulla di importante- risposi io -spero non si soffermino solo sul mio personaggio, io non sono quello. O almeno, lo sono, ma ho anche una vita privata, della qualche fai parte anche tu- disse lui mettendo una mano sulla mia per rassicurarmi, era sempre tanto dolce con me. -ti avviso subito che mio padre è molto geloso- dissi ridendo -beh spero si faccia una buona idea di me allora- rispose lui sorridendo, era bellissimo quando sorrideva così. Ero si spaventata che Alvaro conoscesse i miei, ma d'altra parte ero entusiasta, era un bravissimo ragazzo, ero sicura che sarebbe piaciuto a tutti, era impossibile non amarlo

Un amore quasi impossibile (Alvaro Soler) -In Revisione-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora