CAPITOLO 5

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"Mi dispiace...di non avertelo detto ma...volevo vivermi questa cosa senza l'assillo di tutto sto casino" io e Stefano eravamo seduti sul letto, davanti ad una specie di pranzo tardivo improvvisato composto da riso bianco e pollo al curry, una delle cose che mi riuscivano meglio e che due giorni prima avevo cucinato e poi messo in frigo. Dopo la comparsa di mia madre avevo pensato che lui se ne sarebbe andato a gambe levate, invece era rimasto...mi guardava così intensamente mentre mangiavo che pensavo mi volesse radiografare..i suoi occhi verdi non mi mollarono mai e insistette affinché mangiassi tutto quello che avevo nel piatto "Ora però mi racconti tutto"
"Non c'è molto da dire...sette anni fa mi hanno diagnosticato una forma di artrite reumatoide molto forte...la mia aspettativa di vita era di 8 anni"
"Quindi hai ancora un anno secondo i loro calcoli"
"Si..insomma, io in verità sto bene..non ho dolori continui, vivo la mia vita normalmente. Certo ho le pastiglie da prendere e devo evitare di stancarmi in maniera eccessiva ma per il resto sto bene..a parte mia madre naturalmente"
"Quella farebbe impazzire pure Madre Teresa di Calcutta...ma tralasciando per un attimo tua madre...non me lo hai detto perché pensavi che me ne sarei fregato? Che ti avrei voltato le spalle? Ok che non sono uno stinco di Santo ma questo sarebbe da stronzi"
"Lo so..ma..insomma...non ti conosco in realtà...." mi alzai dal letto e presi i due piatti ormai vuoti, li portai in cucina e poi cercai di pensare a qualcosa da dire..qualcosa che riportasse fra di noi l'atmosfera che c'era fino a quando mia madre non aveva avuto la brillante idea di spifferare della mia malattia a Stefano..lui mi raggiunse e mi prese i piatti dalle mani "Mari fermati...posso chiamarti Mari?"
"Certo..." mi girai verso di lui e cercai di calmare il battito forsennato del mio cuore "Quella cosa della lista è perché prima di morire vorresti fare determinate cose?"
"Si...quando ho scoperto della malattia e di avere una data di scadenza come dico io, ho deciso di vivere al massimo..senza rinunciare a nulla, anche se per forza di cose a qualcosa devo inevitabilmente rinunciare"
"Per esempio?"
"Ad innamorarmi" mi spostai mettendo distanza fra di noi e andai ad appoggiarmi al parapetto del minuscolo balconcino che dava su un palazzo ma che da una specifica angolazione mi permetteva di vedere uno spicchio di Tevere "Non puoi innamorarti?"
"Non voglio e non posso farlo...cosa potrei dare ad un ipotetico ragazzo? Dovrei dirgli..guarda mi spiace ma fra un anno o anche meno io morirò. Quale ragazzo sano di mente mi starebbe accanto dopo una rivelazione del genere?"
"Quale ragazzo sano di mente si lascerebbe sfuggire l'opportunità di stare con te anche solo per un anno o anche meno...questo ti dovresti chiedere"
"Non valgo così tanto Stefano...non ho mai avuto un ragazzo..al massimo qualcuno con cui ho avuto qualche...non so neanche come definirlo...al massimo qualche bacio e qualche palpeggiamento molto casto peraltro. Tu sei l'unico con cui mi sia lasciata andare..."
"Perché cercavi uno con cui perdere la verginità"
"Vero...l'altra sera volevo perdere la verginità...era sulla lista"
"Quindi sono...cosa sono Marianna?"
"Sei...sei il ragazzo che per la prima volta mi ha fatto sentire una ragazza normale...ma non puoi essere più di questo Ste"
"Non posso? Quindi decidi tutto tu?"
"È la mia vita"
"Ma mi hai messo in mezzo alla tua vita...se non fosse venuta tua madre non me lo avresti detto vero?" lui mi si avvicinò ma io mi scansai...non volevo affrontare quel discorso..avrei solo voluto resettare le ultime due ore..tornare fra le sue braccia, quando io e lui eravamo solo due ragazzi che si piacevano e che soprattutto provavano un'attrazione reciproca molto forte.
"No..."
"No? Almeno sei sincera..."
"Tanto domattina io sarei tornata alla mia vita e tu alla tua...questa sarebbe stata una parentesi, bellissima eh ma comunque una parentesi...e tu non avresti mai dovuto ricordarmi come quella ragazza malata che mi sono fatto una sera, ma come una ragazza che ti era piaciuta, e con cui avevi passato 48 ore bellissime"
"La tua malattia esclude automaticamente che noi possiamo frequentarci in futuro?"
"Ovviamente si..."
"Quindi mi mollerai e poi spunterai pian piano la tua cazzo di lista da sola? Così? Come se io fossi stato solo quello con cui hai scopato per la prima volta?"
"Sei stato quello Stefano"
Lo vidi incassare il colpo sgranando gli occhi...poi lui fece un sorrisino e scosse la testa "Wow...non ti facevo così...complimenti, hai mascherato bene il tuo essere stronza"
"Mi dispiace Stefano" tentai di prendergli la mano ma lui si scansò "Lascia stare le tue scuse"
"Pensavo che la pensassi come me..che ti andasse bene una scopata e basta..."
"Quindi abbiamo semplicemente scopato...bhe fatti dire che quando ti ho vista pensavo anche io che saresti stata una semplice scopata...ma a nessun'altra ho detto determinate cose...quindi no, non sei una semplice scopata...non ti sto dicendo che ti amo alla follia e ti sposerei domani ma...mi piaci...molto di più di tutte le ragazze che mi sono scopato ultimamente..loro si che erano semplici scopate..tu no..."
"Bhe ma la mia malattia cambia tutto...cambia ogni fottuta cosa fra di noi. Perché se prima pensavi che magari fra di noi ci sarebbe potuto essere qualcosa, ora non lo pensi più giusto?"
"E se lo pensassi ancora invece? Cambierebbe qualcosa per te? Ti farebbe rivalutare la tua lista? Eh?"
"No...no..."
"Allora questo discorso è inutile. Tu hai deciso che io sono solo quel coglione che ti sei scopato...la tua prima scopata...e quindi va bene così..."
"Stefano...sto rovinando tutto..fammi spiegare...devi capire che..."
"Ma ho capito benissimo...mi hai scelto per essere la tua prima volta...e la seconda e la terza...ma io pensavo che questa lista fosse una cavolata, qualche tua fissa data da una madre troppo apprensiva e basta...invece questa lista l'hai fatta perché morirai e vuoi fare più esperienze possibili...capisco tutta sta cosa...quello che non capisco è perché non ti dai la possibilità di andare oltre...di innamorarti"
"Perché spezzerei il cuore a questo ipotetico ragazzo..."
"Ma fai scegliere a lui se starti accanto o meno. Insomma perché negarti la possibilità di amare?"
"Perché tanto non finirebbe bene...non mi sposerò mai..né avrò dei figli..a meno di fare tutto questo nel giro di un anno...e poi questo ragazzo cosa farebbe? Si ritroverebbe con una moglie morta, a tirare su un bambino da solo...per il resto della sua vita..rovinerei la vita ad una persona"
"Magari vivrai di più Marianna"
"I medici sono stati chiari...non c'è possibilità di scappare da questa cosa"
"Quindi adesso cosa farai?"
"Spunterò la mia lista...la vuoi vedere?"
"No...non voglio vederla..." prima ancora di riuscire a capire cosa stesse succedendo Stefano mi schiacciò letteralmente contro il muro e mi baciò. Ci misi un attimo a connettere, poi spensi il cervello e ricambiai il bacio..

L'AMORE ESISTEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora