Quando aprii gli occhi avevo il viso rivolto verso la finestra, avevo il corpo in parte coperto dal lenzuolo nero e dalla finestra entrava a fiotti la luce di una nuova giornata romana, che si preannunciava calda e soleggiata. Avevo il corpo tutto indolenzito, ma mi sentivo nel complesso bene anche se avevo saltato la mia dose di medicinali mattutini. Guardai l'orologio da polso e sbuffai constatando che erano le dieci passate...se mia madre avesse saputo che a quell'ora non avevo ancora preso le medicine mi avrebbe uccisa. Muovendomi il più piano possibile scivolai fuori dalle lenzuola e mi misi seduta. Mi presi un momento per stabilizzare il cuore..aver bevuto qualche cocktail, aver mangiato pochissimo e non aver ancora assunto la mia dose quotidiana di farmaci non era stata una buonissima idea dopotutto. Presi le mutandine e le indossai, poi presi da una sedia una maglietta bianca e la infilai...mi alzai stiracchiandomi e poi buttai un'occhiata al ragazzo che aveva diviso il suo letto con me quella notte. Stefano dormiva a pancia sotto, con il viso rivolto verso la finestra..il lenzuolo gli copriva solo le gambe lasciando in mostra parte del fondoschiena, la schiena muscolosa, le spalle...solo in quel momento notai che sulla schiena, proprio al centro aveva un piccolo tatuaggio. La scritta "Trust the journey" spiccava sulla schiena abbronzata...goditi il viaggio...valeva anche per me...mi stavo godendo il viaggio, non sapendo quando si sarebbe concluso. Ripensare alla notte precedente era piacevole, molto anche...e mi chiesi se alla fine non avessi perso un sacco di tempo..avrei potuto perdere la verginità anni prima, ma forse il destino aveva in serbo per me un disegno che solo lui capiva, e mi aveva messo sulla strada quel ragazzo per un motivo. Bhe sicuramente meritava 10...sorrisi e poi aprii la porta..la casa era silenziosa. Richiusi la porta della camera dietro di me, poi scesi le scale ed entrai in cucina. Un ragazzo sedeva all'isola sorseggiando un caffè e leggendo la Gazzetta. Quando mi schiarii la voce alzò la testa "Ciao..se vuoi c'è il caffè...e la colazione...io sono Alessandro"
"Marianna..." allungai una mano e lui me la strinse "Sei più educata e gentile di tutte le sue precendenti conquiste messe assieme..e sei molto più carina peraltro"
"Grazie..." presi la borsa e la aprii. Mi versai sulla mano le cinque pastiglie che dovevo assumere ogni mattina a stomaco vuoto "Prendo un bicchiere d'acqua" lui annuì e mi fissò incuriosito "Sono delle proteine.."
"Scusa non volevo impicciarmi...senti ora vado da Camilla....o almeno credo si chiami così..ci vediamo dopo..magari"
"Buona continuazione...io mangio qualcosa e poi vado da Stefano..." lui sorrise e poi uscì dalla cucina camminando all'indietro. Era meno strafigo del ragazzo con cui ero stata quella notte ma era a suo modo carino..occhi e capelli scuri, bel fisico...lui e Stefano si erano divisi l'appartamento cercando di non intralciare l'uno nella vita dell'altro...anche io avevo pensato per un periodo di dividere l'appartamento con qualcuno ma alla fine avevo rinunciato. Troppe spiegazioni da dare e poca voglia di farlo...
Mi versai un caffè e poi mi preparai due fette biscottate con la nutella..il cellulare che avevo appoggiato sul tavolo vibrò "Cazzo.....ciao mamma"
"Marianna...amore della mamma...ma dove sei? Sono a casa tua e non ci sei"
"Sono a casa di un ragazzo" la linea muta mi fece alzare gli occhi al cielo e proprio in quel momento Stefano decise di fare la sua comparsa in cucina, vestito solo di un paio di boxer molto bassi...
"Ah...quando torni?"
"Non lo so...vengo come al solito a pranzo domani no?"
"Certo...ma volevo passare il sabato con te amore"
"Sai che il sabato o studio o cerco di distrarmi un pò. Mi faccio il mazzo tutta settimana mamma e vorrei godermi i miei 24 anni...per favore" non rispose ma mi disse semplicemente che ci saremmo viste il giorno dopo a pranzo. Quando chiusi la telefonata Stefano mi guardava appoggiato al mobile della cucina bevendo il caffè "Buongiorno piccola"
"Ciao..scusa ma era mia mamma...ho conosciuto Alessandro...è tornato da Camilla...o almeno credeva si chiamasse così"
"Perfetto..." lui si mosse avvicinandosi "...speravo di trovarti a letto quando mi fossi svegliato..."
"Non sapevo...insomma...sai" abbassai lo sguardo ma lui mi alzò il viso mettendomi due dita sotto il mento "Pensi che sia di quelli che ti sbattono fuori di casa la mattina dopo?"
"Non lo so"
"No Marianna...mi piacerebbe passare la giornata con te e poi se ti va andare a mangiarci una pizza stasera"
"Io dovrei cambiarmi però...non posso stare con il vestito argentato. Prima di tutto non è la mia mise ideale...e poi per una pizza è troppo"
"...puoi metterti una mia maglia e dei jeans di mia sorella....dovrebbero andarti..."
"Hai una sorella?" mi illuminai perché avevo sempre sofferto il fatto di essere figlia unica.
"Avevo...è morta ormai tre anni fa...quando i miei hanno dato via le sue cose ho deciso di prendere e tenere qualcosa di suo..qualche vestito...la sua chitarra..."
"Mi spiace..." istintivamente lo abbracciai poggiando la testa sul suo petto. Lui, dopo un momento di imbarazzo, mi strinse a sé ed io sorrisi "Mi piacerebbe molto passare questa giornata con te..." le sue mani mi scostarono e poi mi accarezzarono il viso prima di far avvicinare la sua bocca alla mia. Senza tacchi, in posizione verticale, ballavano almeno 10 centimetri fra di noi ma non mi diede fastidio dovermi mettere in punta di piedi per raggiungerlo "Ora che ne dici di tornare in camera? Se non mi sbaglio avevi in mente qualcosa stanotte...e poi potremmo fare una doccia assieme"
"Hai deciso di farmi spuntare in una giornata tutte le voci del mio elenco?"
"Hai un elenco? Dopo oggi potrai spuntare le voci...fare l'amore con un ragazzo stando sopra, doccia con un ragazzo strafigo....pizza sempre con il miglior esemplare di ragazzo della capitale...poi si potrebbe replicare la notte scorsa..." le sue labbra ritrovarono le mie ed io mi sciolsi completamente...aveva un modo tutto suo di baciare..sapeva mandarmi su di giri anche solo con un bacio innocente, anche se non avrei mai associato l'aggettivo innocente a lui...era un mix di strafottenza e sicurezza con un pizzico di dolcezza e tenerezza che avrebbe fatto capitolare qualsiasi ragazza anche io subivo il suo fascino ma non mi sarei mai affezionata o innamorata. Il mio elenco non comprendeva queste due voci...non perché non volessi ma perché non avrei mai potuto dare il lieto fine a nessun ragazzo...

STAI LEGGENDO
L'AMORE ESISTE
RomanceMARIANNA E STEFANO SONO DIVERSI...DUE MONDI CHE SI SCONTRANO...LUI DONNAIOLO E FIGLIO DI PAPÀ...LEI CHE HA PROMESSO A SE STESSA DI FARE OGNI GIORNO QUALCOSA DI SPECIALE....PERCHÉ IL TEMPO SCORRE...INESORABILE....