CAPITOLO 14

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"Come sto? Dimmi se non sto bene eh...sono ancora in tempo a sposarmi in jeans e maglietta"
"Ma sei matta Marianna? Sei spaziale...cavolo adesso capisco perché Stefano vuole toglierti dalla piazza in fretta...perché potresti accorgerti ben presto che lui non è così figo come sembra e ce ne sono a decine meglio di lui e mollarlo...:
"Non succederà mai...amo lui e per me è il più strafigo di tutti"
"Stavo scherzando...ai tempi ho fatto due pensierini su di lui pure io ma prima di tutto Alessandro non avrebbe mai approvato e poi io e lui siamo come fratello e sorella quindi credo che non avrebbe funzionato affatto...comunque tornando a te sei bellissima quindi ora mettiti il rossetto, prendi la borsa che poi ti terrò io e andiamo a questo matrimonio..."
"Ok..." presi il rossetto e me lo passai sulle labbra poi feci una faccia scema facendo scoppiare a ridere Sara. Io e lei eravamo all'atelier dove avevo deciso di approfittare dell'offerta di Fabiana e prepararmi per il matrimonio. Il vestito, dopo la modifica fatta, era perfetto. Sotto avevo indossato un completo intimo nuovo che Sara mi aveva aiutato a scegliere il giorno prima. La stola che avrei usato durante la cerimonia era in un sacchetto dorato che reggeva la mia testimone, io ero in precario equilibrio sui miei sandali gioiello tacco 18 e soprattutto avevo la tachicardia, peggio di quando il medico mi aveva comunicato gli esiti dei miei esami. L'hair stylist insieme a Fabiana mi aveva acconciato i capelli in una treccia morbida con intrecciati in mezzo dei fiori bianchi, per il trucco avevo scelto qualcosa di leggero e che non avrei rischiato di rovinare con i fiumi di lacrime che inevitabilmente avrei versato. Fra meno di un'ora sarei diventata la moglie di Stefano e quello mi spingeva ad andare avanti anche se ero stanchissima ed agitata...mia madre mi aveva chiamata quella mattina stessa e aveva capito che qualcosa non andava ma ormai io e lei eravamo su due binari separati, e lei aveva capito che ero nella fase in cui nessuno avrebbe mai potuto farmi cambiare idea su e Stefano. Lo amavo e intendevo sposarlo quel giorno...era il nostro giorno e nessuno avrebbe mai potuto mettersi in mezzo...
Sara tenendomi a braccetto mi guidò verso la sua auto, poi sfrecciò nel traffico romano fino a Villa Lais. La cerimonia si sarebbe svolta all'aperto, avevamo deciso di non rintanarci nella cappella che era comunque bellissima, ma che a me dava un senso di claustrofobia soprattutto in una giornata soleggiata e calda come quella. L'allestimento era essenziale, in fondo eravamo solo in quattro...avevo optato per un tavolino in mezzo al prato e null'altro...non sapevo come si sarebbe vestito Stefano e lui non aveva idea di come sarebbe stato il mio abito. Come voleva la tradizione non ci eravamo visti la sera prima e non avevamo passato assieme l'ultima notte da fidanzati, entrambi eravamo molto emozionati e avevamo passato la mattinata a mandarci messaggi in cui ci dicevamo quanto ci amassimo e quanto ci mancassimo reciprocamente...
Sara era bellissima in un abito azzurro e in quei ultimi giorni io e lei avevamo instaurato un bellissimo rapporto...era la prima ragazza a cui avessi raccontato della mia malattia e di come Stefano avesse abbattuto tutte le barriere che avevo eretto per tenere a distanza gli altri...solo lui era riuscito a capirmi e con una buona dose di faccia tosta mi aveva fatta innamorare. Sara parcheggiò davanti alla Villa e poi mi precedette fino al giardino. Erano le quattro di pomeriggio e un leggero venticello muoveva gli alberi...era l'atmosfera perfetta per quella cerimonia e nessuna location sfarzosa o la presenza di 1000 invitati avrebbero potuto eguagliare quello che stava per accadere. Non mi importava se nessuno, nemmeno mia madre, sarebbe stata presente al mio "si", importava solo di pronunciarlo alla persona giusta..Sara mi allungò la stola e mi aiutò ad indossarla..quando arrivammo vicino al punto in cui Stefano ed Alessandro erano di spalle e ci aspettavano il cuore mi uscì quasi dal petto...lui sembrò accorgersi della mia presenza e si voltò...mi guardò, mi osservò, mi fece passare gli occhi lentamente lungo tutto il corpo, avvampai sotto il suo sguardo perché lo conoscevo bene...poi mi sorrise ed io sorrisi con lui...

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Non la vedevo da 24 ore...mi era mancata da morire e avevo acconsentito a perseguire quella stupida tradizione perché Sara mi aveva promesso di avvisarmi immediatamente se Marianna non fosse stata bene. Quando mi girai verso di loro, senza che mi avesse chiamato ma avvertendo la sua presenza fu come se potessi respirare di nuovo, come se il mio pezzo mancante stesse ritornando da me...era bellissima in verde, il vento muoveva leggermente il suo abito, i capelli che le erano sfuggiti dall'acconciatura e la stola che aveva sulle spalle. Sara, per quanto bellissima, non arrivava proprio a sfiorare la bellezza di Marianna, probabilmente era la mia parte innamorata a parlare ma per me quella ragazza incarnava tutto quello che avrei mai potuto desiderare da una donna, dalla mia donna. Le andai incontro e le misi una mano sulla guancia "Amore mio" lei si mosse contro la mia mano, mi sorrise e poi si alzò leggermente per baciarmi lievemente sulle labbra "Ciao amore...pronto?"
"Certo..." mi spostai e diedi modo a Marianna di salutare Alessandro poi presi per mano la mia futura moglie e insieme ci muovemmo verso il punto dove l'ufficiale di stato civile che avrebbe celebrato il matrimonio ci stava aspettando. Sara allungò a Marianna il bouquet che aveva confezionato personalmente, poi si abbracciarono ed io sorrisi a quella scena...ero molto felice del rapporto che loro due avevano instaurato, speravo che Mari avesse trovato una vera amica.
Quando io e lei ci girammo verso il funzionario la sua mano tremò nella mia ma lei mi rassicurò...la cerimonia fu veloce, solo la parte delle promesse richiese più tempo. Le avevamo scritte noi, ognuno in completa autonomia, con parole che arrivavano dritte dal cuore "Mari...ti amo...e questo fatto nulla lo potrà cambiare. Molti ci prenderanno per matti, molti non capiranno la nostra fretta di sposarci oppure la etichetteranno come una cosa sbagliata. Noi sappiamo cosa si nasconde dietro questa decisione, sicuramente un pò di follia, anche di incoscienza, ma quello che più di tutto ci muove è l'amore...chi mi conosce bene come Alessandro e Sara sa che io non ho mai amato nessuno, solo mia madre ad Arianna..ma loro fanno o meglio facevano parte della mia famiglia e quindi forse non contano. Tu Marianna sei arrivata nella mia vita come un qualcosa di inaspettato e nuovo, ti ho scelta e continuerò a farlo per sempre, qualsiasi cosa accada, qualsiasi sia il tempo che avremo davanti...ti amerò per sempre..." le presi il viso fra le mani e la baciai prima di infilarle al dito la fede, una semplice fascetta di oro bianco con al centro uno smeraldo e all'interno l'iscrizione "L'amore esiste M+S"

L'AMORE ESISTEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora