Quando Alessandro mi aveva chiamato sul cellulare non avevo risposto, non avevo assolutamente voglia di sentirmi chiedere per la trentesima volta "Cosa fai stasera?". Quando il telefonino trillò per l'arrivo di un messaggio fui tentato di non guardarlo..ma la curiosità ebbe la meglio. Quando lessi "Marianna è a casa" ringraziai mentalmente la nostra insana curiosità, e quell'aggeggio che mi portavo sempre dietro. Per fortuna ci misi relativamente poco a tornare a casa con i mezzi pubblici dato che ero andato al Bambin Gesù senza macchina. Avevo camminato sotto il diluvio universale per almeno mezz'ora, con la macchina fotografica protetta nella custodia, ripensando a Marianna e alle sue parole. Mai mi ero esposto così tanto con una ragazza, mai avevo fatto capire ad una persona quanto tenessi a lei e quanta voglia avessi di creare con lei qualcosa. Mai nessuna mi aveva fatto mettere in dubbio la mia proverbiale voglia di stare da solo..mai nessuna era stata paragonabile anche solo lontanamente a lei...
Entrai in casa aspettandomi di vedere le luci accese invece tutto era buio. Poggiai la custodia della macchina, il cellulare e le chiavi sul tavolino, poi mi tolsi le scarpe che erano ancora fradice. Mi misi una mano fra i capelli cercando di tirarmeli in piedi e sbuffai quando questi si riafflosciarono di nuovo...salii in camera dove la porta della mia stanza era spalancata. Era passata circa un'oretta da quando avevo ricevuto il messaggio di Ale e in quei 60 minuti avevo pensato di trovare Marianna seduta sul divano, sul letto, pronta a spiegarmi il motivo per cui si trovasse a casa mia dopo che mi aveva urlato di non cercarla più. Vederla nel mio letto, sopra le lenzuola, sdraiata su un fianco, in intimo, mentre dormiva non me lo sarei mai aspettato. La fissai per almeno cinque minuti, i capelli rossi sparsi sulle lenzuola e le mani sotto il mio cuscino. Lei si mosse nel sonno e si mise a pancia sopra poi mi chiamò ma probabilmente stava sognando perché gli occhi rimasero chiusi. Notai che le ossa del bacino sporgevano, era dimagrita in quella settimana, il petto si alzava e abbassava velocemente e le mani tremevano leggermente. Mi spogliai e poi la raggiunsi. In boxer mi sdraiai accanto a lei ma non la toccai...quando Marianna si girò verso di me accoccolandosi contro il mio fianco le passai una mano fra i capelli e le baciai la fronte.
"Marianna Marianna...che cazzo mi hai fatto? Come sono finito di venerdì sera in casa con una ragazza che vorrei proteggere dal mondo intero?" lei si mosse nel sonno e buttò una gamba sopra le mie, strusciando la testa sul mio petto "Non volevo...ho bisogno di te" la sua voce strascicata mi fece capire che dormiva ancora ma sorrisi delle sue parole "Sono qua" la cullai piano e la sentii calmarsi mentre le sue braccia mi stringevano...********
Aprii gli occhi e sentii un cuore battere...mossi la testa e una mano mi passò le dita fra i capelli che finalmente si erano asciugati "Mari?" alzai il viso e incontrai gli occhi di Stefano. Sorrisi e poi mi sporsi per baciarlo. Le sue labbra furono pronte ad accogliere le mie...il bacio fu lento e dolce ma io volevo di più..avevo sognato di trovarlo a casa con un'altra ragazza..il cuore mi si era fermato e avevo capito che avevo bisogno di lui più di quanto volessi ammettere. Salii praticamente sopra di lui e mi strusciai contro il suo corpo "Frena..frena..." lui mi scostò prendendomi delicatamente per i fianchi e io misi il broncio "Ho bisogno di te"
"Quello l'ho capito..ma come mai questo cambiamento?"
"Non possiamo parlarne dopo?" portai la mano in basso e lo toccai mentre il mio bacino sfregava contro la sua pelle "Vuoi scopare prima?"
"No...voglio fare l'amore con te...ti prego" la sua mano sganciò abilmente il gancio anteriore del mio reggiseno sportivo ed io sospirai quando le sue dita tracciarono il contorno del mio seno "Due ore fa mi hai praticamente mandato a quel paese"
"Lo so...poi mia mamma ha strappato la tua lettera...e io l'avevo letta così tante volte sta settimana..e mi ha detto che non potremo mai essere qualcosa, perché tanto io morirò e...ho paura perché io voglio provarci ma...ho paura che tu poi ti tiri indietro..non lo sopporterei Stefano..."
"Vuoi provarci?"
"Si...solo che...questa settimana sono stata poco bene..e dovrei chiamare il medico..ma vorrei solo vivere come una ragazza normale..e...." le sue mani mi fecero scendere lungo le braccia le spalline del reggiseno poi mi prese il viso e fissò i suoi occhi nei miei "Lunedì chiamiamo il medico..." mossi la testa su e giù "...ma adesso mi prendo io cura di te...ok?"
"Ok" sorrisi e sfregai il naso contro il suo mentre la mia mano continuava a toccarlo e lui continuava ad accarezzarmi come se volesse accertarsi che fossi reale, che stessi veramente nel letto insieme a lui, che gli avessi sul serio detto che volevo provarci...ci credevo a malapena io "Poi mi spiegherai di tua mamma...adesso..." con uno slancio che mi fece cacciare un urlo ribaltò la situazione e mi fece aderire la schiena al materasso "....vuoi essere la mia ragazza?" sorrisi come una emerita cretina "Decisamente si...." lui mi baciò e mi sentii in paradiso...

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L'AMORE ESISTE
RomanceMARIANNA E STEFANO SONO DIVERSI...DUE MONDI CHE SI SCONTRANO...LUI DONNAIOLO E FIGLIO DI PAPÀ...LEI CHE HA PROMESSO A SE STESSA DI FARE OGNI GIORNO QUALCOSA DI SPECIALE....PERCHÉ IL TEMPO SCORRE...INESORABILE....