Quel fottuto libro -05

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C'è ancora quel ragazzo , ma stavolta è seduto sul bracciolo del divanetto.
"Oh scusami, mi hanno detto di non farti entrare ."
"Posso sapere chi te l'ha detto ?"
"Valerio.."
Prendo un respiro ed entro. Ora mi sente.

Apro la porta e sono occupati a guardare dei fogli.

Mi metto seduta per terra .

"Avete intenzione di rivolgermi la parola? Qualcuno mi degna di uno sguardo cazzo?!"
"Giulia è meglio che vai..davvero." Si avvicina J.
"Sono venuta a trovarvi! Dopo sei anni non avete un cazzo da dirmi?"
Vedo girarsi mio fratello e fissarmi .
"Io ce ne avrei di cose da dirti..non ti sei mai fatta sentire..mai."
"Appena sono atterrata qui, sono andata a casa nostra, volevo abbracciarti e scusarmi se me ne ero andata cosi..hai cambiato la serratura. Non c'è più neanche il mio nome sulla targhetta."
"Quella non è più casa tua, quella è solo che casa mia; ora sei maggiorenne .
Hai idea di quanto sia stata dura per me non avere tue notizie per quasi un anno ed un giorno girando i canali trovarti sul telegiornale mentre cammini per le passerelle? Oppure vederti sulle riviste che accompagni il tuo nuovo ragazzo sul tappeto rosso ? "
"Io avevo paura..avevo paura che la prendeste male; ora sono qui, io ho bisogno di te . Ho bisogno di sapere che tu per me ci sei e ci sarai in futuro .
Io lo so che ho sbagliato, che vi dovevo delle spiegazioni ma ormai quel ch'è fatto è fatto ed io non posso tornare indietro,ti prego! Ti sto chiudendo per favore "
"Ci devo pensare..per quanto starai qui?"
"Il 9 ho un servizio qui; a Natale torno a Londra, ma basta che mi avvertiate qualche giorno prima ed io vengo se posso."
"Noi..stiamo per andare a casa; vuoi un passaggio in hotel ?"
"No grazie ho la moto qui fuori.."
"Okay andiamo ?" Guarda i ragazzi ed iniziano ad uscire
"Fermi tutti.. Ti sei fatta la tinta ?" Matteo mi guarda .
"No! A mio padre prenderà un colpo quando dirò che sono gay !" Ride Giorgio.
"Ma voi non eravate ubriachi quella sera?"
"Non ero mai stato più lucido in vita mia! " mi rivolge un'occhiata Matteo.

"Va bene..io devo andare ." Sento Giulio parlare e gli altri iniziano intanto ad andare via.
"Giulio..puoi aspettare un secondo?" Rivolge uno sguardo agli altri che escono e chiude la porta.
"Non ho molto tempo.."
"Domani ci sarebbe un'intervista per il libro .."
"Da quanto è uscito quel libro la gente fa un sacco di domande..una condanna."
"È un bel libro alla fine, lo hai letto?"
"Perché dovrei? L'ho vissuto." Si siede accanto a me per terra.
"Mi hanno chiesto se domani saresti disposto a venire per una piccola intervista."
"Ho il lavoro.."
"Non durerà per molto, penso un ora al massimo; sarebbe molto imbarazzante che io andassi e tu no, sei il protagonista infondo."
"Non ho letto quel fottuto libro, cosa vengo a farci?"
"L'hai vissuto è anche meglio, non voglio andarci sola.."
"Puff..va bene a che ora?"
"Fatti trovare qui .." Sorrido.
Usciamo dall'edificio e siamo soli.

"Giulio.."
"Mmh..?"
"Scusa, davvero Giulio."
"Okay."
"Mi hai perdonata quindi?"
"Io non sono mai stato arrabbiato con te..voglio solo farti capire che io ci sono stato male, male per davvero."
"Lo so, sono stata male anche io, per davvero ."
"Ci lasciamo questa storia alle spalle? Per favore ...ricominciamo da capo, d'amici, come se non ci fossimo mai conosciuti ." Lo guardo, ma dentro di me sapevo che non poteva essere così .
"Andiamo a prenderci una birra a San Lorenzo?" Annuisce
"Andiamo con la mia macchina?"
"Si va bene .."

Mentre siamo in macchina il mio cellulare vibra e fissando lo schermo rifiuto la chiamata .
"Rispondi se devi.."
"Non ti preoccupare."
Il mio cellulare riprende a vibrare.
"Ora che sono a Roma voglio almeno un po' di tranquillità."
Riprende a suonare e lui l'afferra rispondendo .

"Penso..sia il tuo ragazzo." Mi passa il telefono .

"Luke.."
"Chi era?"
"Giulio; il mio vecchio amico "
"Perché mi ha risposto lui?"
"Perché io ero impegnata..scusami; oggi avevi le riprese ?"
"Si; ha chiamato Gigi Hadid dicendo che lei sarà a Roma e vorrebbe vederti "
"Uh ..ora la chiamo io ; come stai ?"
"Bene bene..ora io vado ci risentiamo dopo tesoro?"
Acconsento.

"Lui non parla l'italiano?"
"No..parla il francese e l'inglese "
"Com'è la tua vita ora ?"
"Pff..questa vorresti chiamarla vita ? Oggi dopo tempo ho preso in mano dei trucchi, una piastra; è bello sentirsi apprezzati dalla gente, ma diventa troppo."
"Non ti avrei mai immaginato...così, in quel mondo ."

Scendiamo e ci avviciniamo ad un pub prendendo due birre.
Ci sediamo ad un tavolino.

"Ho sentito che eri in cura da uno psicologo ."
Annuisco "è difficile per me questo stile di vita; inizialmente ho pensato che per sentirmi meno in colpa, dovevo scordarmi di tutto quello che era accaduto qui, ma non ci sono riuscita, neanche per un secondo ..sono in cura dallo psicologo da più di un anno e mi ha detto che io sto impazzendo, che non si può cancellare nulla, devo solo accettarlo ed andare avanti, oppure tornare qui e sistemare per quanto possibile ..io ho deciso di tornare qui.."
"Tuo fratello è stato davvero malissimo quando sei andata via.."
"Mi dispiace so che non sarei dovuta andarmene così ..ora non sta più con Marika?"
"No..l'ha lasciata lui ma ora sta con Angela; è..simpatica"
"Lei sa almeno che esisto ?"
"Non lo so..non si parla quasi mai di te, gli unici che tirano fuori l'argomento sono Giorgio, Matteo e J, anche se sono costretti a rinunciarci visto che non tutti gradiscono la questione."
"Sai..pensavo che all'anteprima del libro ci fossi anche tu.." Gioco con la bottiglia scrivendo sopra il vetro con le dita.
"Perché tu c'eri ?"
"Sì, volevo guardare in faccia la persona che ci ha seguiti per tutto quel tempo; volevo capire il perché..volevo anche rivederti, ma tu non c'eri, mi sono guardata attorno per ore, ma tu non eri lì mi sono avvicinata alla sicurezza, ti ho descritto ma niente..nessuno ti aveva visto..così ho rinunciato.."
"Io ho rinunciato quando tutto quello che mi ricordava di te è svanito; in un secondo.."
"Io ti ho pensato, davvero."
"Hai mai davvero pensato che mi avevi lasciato qui senza una spiegazione, mi avevi lasciato dopo che io ti avevo dato tutto, io ero disposto a lasciare tutto per te e se tu lo volevi io l'avrei fatto, ma no, tu non potevi spiegare, perché non avevi le palle di venirmi a dire che ti avevano preso ad una cazzo di scuola prestigiosa e che saresti andata a vivere lì..hai semplicemente preferito di non dirmi nulla e rifarti una vita senza neanche pensare di chiudere con me!" Si alza e la bottiglia gli scivola dalla mano frantumandosi.
La cameriera esce dal bar ed osserva la scena, quando Giulio si accorge del suo sguardo prende a camminare lontano da me.
Lascio del denaro sopra al tavolo e dopo essermi scusata con la cameriera seguo Giulio.

Barbiee!
Cercherò di pubblicare un altro capitolo perché..mi hanno sospesa e devo distrarmi
Come state? Scusate se non ho aggiornato prima ma non è un buon periodo con i disastri per la scuola etc.

Sorridendo ||LowLow||Where stories live. Discover now