Motel. -016

99 10 0
                                    

Uscì dall'Hotel salutando con un gesto il ragazzo alla reception

Il mio cervello non sapeva dove andare, ma il mio cuore sì, il mio cuore voleva lui, ogni piccola e folle parte di me, voleva lui, ed in quel momento anche il mio cervello sventolò bandiera bianca, ormai stanco delle troppe paranoie.

Correvo, ma casa sua non era poi così vicina e mi ripetevo in mente che avevo bisogno di lui.
Continuai una camminata svelta ed arrivata davanti alla sua porta, le mie gambe iniziarono a tremare come gelatina.

Afferrai le chiavi ed aprì silenziosamente.

Andai verso la sua camera e rimasi un istante a fissare la porta.

"Giulia..che cosa ci fai qui?" Mi voltai sentendo la voce di Giorgio appena uscito dal bagno

"Io..cercavo Giulio, scusami, ho aperto con le chiavi."
"Non lo troverai mai qui dopo aver visto te. Preferisce isolarsi."
"Sai..dove posso trovarlo?"
"Al motel che si trova alla fine della via qui dietro. L'insegna luminosa."
"Scusami per il disturbo."
"Non ti preoccupare, Giulia..ti voglio bene."
"Anche io."

Uscì e proseguì per la via finché non vidi l'insegna luminosa.

Alla reception c'era una signora sui 50 anni.

"Mi scusi l'orario..dovrei vedere una persona che alloggia qui, può aiutarmi?"
"Certo..nome?"
"Giulio..Sabatello ."
"Secondo piano, stanza 13, in fondo al corridoio, prosegua per quelle scale."

Mi avviai verso la stanza numero 13 e bussai.

"Giulia..cosa ci fai qui ?"
Disse aprendo la porta.
"Ho bisogno di stare con te."
"Torna in hotel Giulia."

Senza pensare gli saltai al collo baciandolo .
Chiuse la porta con uno strattone del piede e mi sentì poggiare sul morbido piumone caldo dove probabilmente poco prima risedeva lui.

Mi slacciai i jeans e lui li sfilò dalle mie caviglie .
"Giulia no." Si fermó
"Per favore Giulio, fammi questo regalo, voglio andare via con un bel ricordo di te..di noi."

Annuì quasi impercettibilmente.
"Posso..posso farlo io?" Chiesi mettendo le mani sul bordo dei pantaloni del pigiama.
"Il tuo ragazzo non te lo fa fare ?"
"Beh..lui è molto autoritario sul sesso, io non faccio quasi mai niente, se non ricordargli il preservativo."
"Giusto, il preservativo." Afferrò il suo portafogli.
"No." Lo bloccai. "Prenderò la pillola, voglio sentirti del tutto."
"Sai bene che non è un contraccettivo abituale, lasciami indossare quel dannato preservativo ."

Estrae dal portafogli 2 bustine fucsia .

Posizionò le mie mani sul bordo dei suoi pantaloni ed esitante li feci scorrere fino a fargli raggiungere il pavimento .
Presi poi la sua maglia felpata e la sfilai dalla testa.
Prendendo i bordi della mia felpà me la sfilò.

"Mi era mancato terribilmente questo tipo di contatto con te...sei anni senza te, cristo quanto mi sei mancata."

Fece scivolare abilmente i miei slip sul pavimento.
"Hai freddo ?" Chiese.
"Un po'.."
"Possiamo fare una cosa? Prometto di.."
"Non ho bisogno di rassicurazioni, mi fido ciecamente di te."

"Aspetta allora.."
Si alzò e afferrò dal suo borsone una candela con un accendino .

"È una candela da massaggio, non ti preoccupare, non ti scotterai. "
"Il preservativo.."
"Non è..ancora l'ora, ma temo che tra poco lo sarà."

"Mettiti a pancia in giù ."

Mi stesi bene sul letto e lo sentì al mio fianco.
Con la coda dell'occhio l'osservavo mentre con l'accendino squagliava la candela.

Sorridendo ||LowLow||Where stories live. Discover now