Finchè non troveremo il coraggio. -06

165 15 0
                                    

"Giulio..ti fermi un secondo ad ascoltarmi ?"
Si ferma e mi guarda.
"Come devo dirti che so di aver sbagliato , ma che sono qui per rimediare ?"
"Rimediare a cosa? Non è successo niente, hai continuato a vivere la tua vita basta! Io ho ripreso con la mia e stop la cosa finisce qui!"
"Te l'ha mai detto nessuno che sei un lunatico del cazzo!?Che con gli anni sei peggiorato ?"
"Te l'ha mai detto nessuno che sei una vigliacca del cazzo!? Che sparire non è la soluzione ai problemi?! Te l'ha mai detto nessuno quanto cazzo ho sofferto quando quel giorno svegliandomi tu non c'eri e tutte le tue cose non c'erano più ? Te l'ha mai detto nessuno che sono arrivato fino a Milano per chiedere notizie su di te? Te l'ha mai detto nessuno che sono stato ospitato tre mesi da J perché in quella casa ogni fottuto angolo mi ricordava di te..di noi mentre facevamo l'amore e sentiamo te l'ha mai detto nessuno che dopo che te ne sei andata sono caduto in depressione? Eh ? Tutte queste cose te le ha mai dette qualcuno?"

Si volta guardandomi ma rimango in silenzio.

"Lo sapevo..la colpa era la mia perché da bravo deficiente mi ero innamorato di una ragazzina!"
"Intanto la ragazzina come dici tu, con il deficiente ha passato i momenti più belli della sua vita e dubito che qualcuno riuscirà mai a farmi sentire quello che quel deficiente mi ha fatto provare, perché nessuno può capire l'amore provato per lui..nessuno può sapere quanto lui mi sia mancato in questi 6 anni, lui non può sapere quanto l'ho pensato, quante volte con le mie compagne di stanza parlavo di quanto era bello il suo sorriso, di quanto fosse buono il suo profumo, di quanto fossero profondi i suoi occhi, di quanto fossero terribilmente belli i suoi ricci e di quanto fossero morbide le sue labbra sempre screpolate..peró col tempo ho cominciato a dimenticare il suo profumo e a scordare quanto fosse bello baciarlo..e lui ha ragione io non ho avuto le palle di dirgli che sarei andata via ma perché io non volevo che lui pensasse che non lo amavo più o che non lo amavo abbastanza perché io l'ho amato più di me stessa..tutto qui..ma passo giurare su qualunque cosa che io non ho mai smesso di pensarlo."
"Penso sia meglio che ti riporti in hotel.." Si incammina verso la sua auto e lo seguo.

Il tragitto è silenzioso, troppo silenzioso.

Si ferma davanti al mio hotel.
"Allora..ci vediamo domani?"
"Si..possibile."
"Grazie del passaggio e di aver acconsentito a parlare con me."
"Di niente."
"Io..vado, buonanotte."
Mi avvicino e gli lascio un bacio in guancia.
"Buonanotte.." Scendo dalla sua auto ed entro
"Giulia dov'eri finita?" Mi viene incontro Alexandra.
"Sono andata a bare una birra con Giulio..domani penso verrà."
"Che hai? Ti vedo giù ."
"Lui non vuole più saperne niente a quanto pare..ha passato tutta la serata a rinfacciarmi i miei errori.."
"Oh mi dispiace..è arrivato Justin poco fa se vuoi andare da lui è nella 356 non ci sono altre camera vicino la riconosci subito."
"Si grazie ora passo a salutarlo piuttosto..manderesti uno dei ragazzi a prendere la mia moto? È all'Honiro, tieni le chiavi e scusati con loro da parte mia per l'orario.."
"Manderò qualcuno però tu vai a riposarti..ah dimenticavo di dirti che ha chiamato Gigi voleva parlarti."
"Si lo so.."

Salgo da Justin e busso e viene ad aprirmi canticchiando .
"Giulia! Entra! Vieni!"
Ci mettiamo seduti sui divanetti.

"Ho fatto delle ricerche su tuo fratello ed è molto popolare qui in Italia !"
"Si ha..molto talento"
"Mi piacerebbe che tu mi portassi a visitare questa città !"
"Non saprei Justin, questa città è piena di ricordi .."
"Andiamo fuori a parlare un po'?" Annuisco ed usciamo in terrazza.
Mi passa una sigaretta.
"Non lo dire a nessuno che poi mi accusano di star sabotando la tua carriera da modella ." Ride.
"Insomma tu e questo Giulio siete stati insieme quando avevi circa 15/16 anni, tuo fratello non lo sapeva, quando l'ha scoperto si è incazzato ma l'ha accettato ma un bel giorno arrivò una lettera e tu lasciasti tutto quello che avevi qui e arrivasti a Londra, Giulio non ne sapeva nulla e tu infondo hai sperato di dimenticarlo, ma non ci sei mai riuscita."
"Come lo sai?"
"Ho letto i riassunti dei capitoli di quel libro ed ho ipotizzato.." Ride mentre il fumo esce dalle sue labbra.
"Quel libro lo avrò riletto centinaia e centinaia di volte per rimproverarmi dicendomi che andandomene avevo perso tutto quello..tutte le persone che mi erano state accanto."
"Ora sei tornata qui però.."
"Sai perché sono tornata qui?"
"Per..rivedere tuo fratello e i tuoi amici ?"
"No.." Scuoto la testa. "Sono tornata qui perché..Luca l'unico di loro a cui avevo detto che sarei andata via, aveva iniziato a dirmi che le cose magari erano cambiate che vedendolo non avrebbe scatenato in me ciò che scatenava anni fa..gli ho creduto perché Insomma ero piccola e pensavo che con il tempo lui non mi facesse più provare quelle sensazioni; ho pensato di poter risolvere e tornare amici..insomma tornare ad avere la coscienza pulita, invece niente..lui è rimasto quel che era per me."
"E per quale oscuro motivo non gliel'hai detto?"
"Perché non può funzionare!"
"Ha funzionato anni fa perché non dovrebbe ora?"
"Io ho la mia vita a Londra con Luke, lui ha la sua vita qui, il suo lavoro, io oramai qui non c'entro più nulla e sarebbe difficile io ho il mio lavoro lì, i miei servizi in giro per il mondo come potrebbe funzionare?"
"Ti ricordo che sei stata tu ad evitare l'Italia per tutti questi anni, ti avevo proposto di venire qui per partecipare alla presentazione del mio profumo invece mi sono dovuto accontentare di una modella che mi stava anche antipatica !"
"Forse ero ancora in tempo.."
"Alexandra mi ha detto che domani avete quella specie di presentazione del libro dici che c'è posto per me ?"
"Certo, c'è sempre posto per Bieber.."

Finiamo la sigaretta.
"Devi andare a riposare?" Chiede.
"Non penso di riuscire a prendere sonno..vuoi andare a fare un giro ?"
"A quest'ora?"
"Di sicuro meglio di stare qui ad annoiarci.."

Si infila le scarpe e scendiamo di sotto senza farci vedere.

"Fammi da guida io non conosco questa città !"
"Siamo in centro non ci vorrà molto per arrivare."

Dopo dieci minuti siamo in piazza del popolo.
"Dobbiamo salire un po' di scale non spaventarti !"
Iniziamo a salire le scale ed arrivati al Pincio abbiamo il fiatone .

"Qui ci venivo spesso quando ero ragazzina.."
"Quando stavi con Giulio?"
"No no macchè.."
Ci siamo solo noi, gli altri sono sulle panchine del parco ch'è parecchio distante dai noi.

"Ci venivo verso i 13/14 anni con..la comitiva di una volta..erano le solite persone da Pool Party quelli che ti cercano solo quando conviene."
"Come ti capisco..ora che sono dove sono le persone hanno iniziato a ricercarmi.."

Tra noi c'è un minuto di silenzio.

"Sei ancora convinta dei tuoi sentimenti verso Luke?" Mi guarda.
"Sono stati pochi i momenti dove ho pensato di amarlo davvero, ho sempre cercato di convincermi che con il tempo ci sarei riuscita ero un buon proposito no?"
"Tu invece in amore?" Lo guardo.
"Io ho te e ti amo tanto!" Ride e mi contagia .
Gli lascio un bacio in guancia
"Anche io ti amo tanto Justin!" Rido.
Prendo il telefono e fermo un ragazzo che sta salendo le scale vicine a noi.

"Scusami potresti farci una foto?" Il ragazzo sui 21 anni annuisce e io e Justin ci mettiamo seduti sul muretto e ci abbracciamo .

Il ragazzo ci scatta la foto e dopo averlo ringraziato guardo la foto .

La metto su Instagram con la descrizione "My brother 💎"

"Torniamo in hotel?" Chiedo.
"Ci fermiamo al bar però..io voglio del latte con il nesquick!"
"C'è un bangladino qui vicino, verso l'hotel."

Ci fermiamo al market e compriamo del latte con il nesquick e ci sediamo sul marciapiede .

"Ora come lo beviamo però ?"
"Apri la bocca.." Ride.

Apro la bocca e sento la polvere di cacao sopra la mia lingua e poi versa il latte .

"Sei un deficiente!" Rido dopo aver ingoiato.

Si alza ed inizia a correre per la piazza in cui ci troviamo .
Lo inseguo e gli tiro addosso il latte e poi la polvere di cacao che si appiccica ai suoi indumenti e su tutti i capelli .

Il mio cellulare inizia a squillare.

Rispondo al telefono capendo ch'è Sofia dal display.

"Sofia che mi chiami a quest'ora?"
"Giulia ..mi ha chiamato Giulio poco prima che chiamassi te, mi ha chiesto il tuo numero non sapevo se darglielo o no così gli ho detto che se era poteva passare in hotel da te e gli ho dato il numero della stanza..la sua voce era piuttosto agitata e poi mi ha detto che non ti avrebbe disturbato e che sarebbe andato da tuo fratello .."
"Ah..okay grazie Sofy ti aggiorno.."

Attacco il telefono e prendo Justin correndo verso l'hotel

"Sali in Hotel io devo andare in un posto ..ci vediamo in camera mia alle 9 per fare colazione insieme ."

Corro verso il garage e dallo scaffale prendo le chiavi della mia moto .

Arrivo a casa di mio fratello e noto le luci accese.

Inizio a suonare il campanello insistentemente finché non mi viene ad aprire una mora che spintono ed entro in casa.

Mio fratello è in cucina.
"Dov'è Giulio!?" Chiedo subito .
"Non urlare." La sua tranquillitá mi gela.
"Ti ho chiesto dove cazzo è Giulio !"
"Nella tua vecchia camera lascialo stare è nervoso."

Senza dargli ascolto salgo le scale.

Entro nella mia vecchia camera e Giulio è sul mio letto con le mani nei capelli .

"Giulio.."
"Cosa vuoi?"
"Parlare un po' con te visto che oggi non l'abbiamo fatto."
"C'è un motivo se non abbiamo parlato; ti sei resa conto che non riusciamo neanche a guardarci negli occhi ?"
Rimango in silenzio.
"Puoi uscire per favore ?" Chiede
"No..ora finché non troveremo il coraggio di dirci tutto ciò che pensiamo, rimarremo qui."chiudo a chiave la porta .

Sorridendo ||LowLow||Where stories live. Discover now