La vigilia. -015

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GIULIA
È la vigilia, io e Luke siamo davanti la porta di casa di mio fratello .
Suono il campanello e viene ad aprire mio fratello.

Lui e Luke si presentano ed io prevedo una vigilia da traduttrice .

Entriamo e tutti si presentano.

"Lui è Luke il mio fidanzato."
Faccio una piccola presentazione a Luke.

J si avvicina e saluta il mio ragazzo.
Mentre loro intraprendono una conversazione, io vado in cucina dove c'è mio fratello con Angela.

"Ei..carino il tuo..ragazzo." Sorride mio fratello.
"Già.."
"Sta parlando con gli altri ?"
"Con J..sono molto amici."
"Hai una brutta cera Giulia..tutto okay?" Si avvicina a me toccandomi la fronte.
"Si sì..tutto okay, solo stanchezza non sono riuscita a dormire."
"Ti va di venire un secondo con me sopra?" Annuisco e mi fa salire andando in quella che prima era la mia stanza.

Ci sediamo sul letto.
"Come vanno le cose con Giulio?" Mi guarda .
"Semplicemente non vanno, non parliamo dall'ultima volta che è venuto in hotel da me."
"Tornerai in Italia?" Il suo sguardo intenso mi fa quasi rabbrividire.
"Si..devo fare dei servizi che non ho fatto questi giorni."
"Senti Giulia..Giulio non ti è venuto a trovare non perché non volesse, è stato chiuso nella sua stanza, abbiamo fatto una fatica enorme per farlo uscire oggi, ti pregherei di non esagerare con.."
"Luke?"
"Si..per favore, non voglio ricominciare da capo quando ritornerai a..casa tua.
Cerca solo di limitare le carinerie, lui è..sensibile, al riguardo."
"Okay..non penso ci sarà molto da evitare, io e Luke abbiamo litigato nel tragitto per arrivare qui." Spiego .
"Vuoi parlarne un po'? Come ai vecchi tempi?"
"Io..scusami, no. Non è il caso, non sono ancora mentalmente stabile."
"Va bene..scendiamo giù ch'è meglio ."

Scendiamo giù e mi avvicino a J.

"Dimmi che anche questa volta hai fatto di testa tua, che non mi hai dato ascolto."
"Cos'è successo ?" Mi tira nel bagno insieme a lui.

"Tieni." Mi porge il buster dentro la tasca posteriore dei suoi jeans .
"Quando ti deciderai a prenderle regolarmente?"
"Non ne ho sempre bisogno." Inghiotto la pasticca.

"Mi fai controllare il tuo fitbit?"
Gli porgo il polso mentre lui fissa il display .
"Dopo voglio controllare gli ultimi dati sul tuo cellulare, la frequenza dei tuoi battiti non piace per niente."
"Luca..grazie. Sei diventato il mio medico ormai."
"Sono sei anni che non faccio altro che prendere appuntamenti con medici per discutere la tua cartella clinica e mi stupisco di quante cose ho imparato stando appresso a te. Chi l'avrebbe mai detto che un giorno avrei saputo leggere le analisi, oppure che avrei imparato come gestire le disfunzioni del cuore?" Rise.

Tornammo a tavola giusto in tempo per iniziare con gli antipasti .

"Non mi parlerai fino a quando non saremo a Londra?" Sussurrò Luke.
"No. Non sono sicura che ti parlerò neanche in quel momento."
"Quindi il nostro bagno nel 'idromassaggio è annullato?"
"Non voglio parlarne, non ora."
"La mia era solo una proposta.."
"Ti ho detto che non voglio parlarne!"

Mi volto verso gli altri.

"Scusate." Riprendo a mangiare sapendo che gli altri non sono riusciti a capire la nostra conversazione.

"Dobbiamo farti vedere una cosa dopo." Mi dice Matteo .
"Oh no." Ride Giorgio.

"Quando tornerai a Londra Giulia?" Chiede Angela .
"Beh.. Domani mattina con il jet, arrivati andremo a casa per posare le cose e per una sistemata; dopodiché andiamo a pranzo con la famiglia di Luke."

Il cellulare di Giulio squillò e lui si scusò rispondendo.

-dimmi.
-no, sono da Valerio con gli altri.
-si, tu cosa ne sai?
-oh..fai gli auguri a mamma.
-si, anche a papà se devi.
-andrò a trovarli presto.
-ciao.

"Era mio fratello..sapeva che Giulia fosse qui, ha detto che glie l'ha detto Glossani."
"Ancora parli con lui Giulia?" Chiede Valerio
"Sai benissimo quanto io tenga a lui."
"Pensavo che dopo la morte di Yuri e l'allontanamento da Roma, fosse svanito questo attaccamento."
"Potevi anche evitare di nominarlo no?"
"Pensavo te ne fossi fatta una ragione."
"Me la sono fatta una ragione. Ho capito che lui non potrà tornare, ma è comunque una persona a cui ho tenuto molto."
"Anche lui teneva molto a te eh..dovevi sentire come ci teneva..dalla mia camera, si sentiva più che bene!"
"Che cos'hai?!Mi sembrava andasse tutto bene 10 minuti fa, ma cosa ti importa a te poi di quello che facevo io anni fa!?"
"Mi fa rodere il culo sapere che una persona del genere ha più importanza di me nella tua vita!"

"Scusate, vado di là"
Mi alzai e feci segno a Luke di rimanere lì.
"Giulia !" Luca mi seguì in cucina.

"Dammi il tuo cellulare."
Gli porsi il mio IPhone e lui controllò gli ultimi dati .
"Non hai gli antidepressivi qui vero?"
"No.."
"Ho paura tu possa peggiorare con un'altra per il cuore."

"Aspetta qui, vedo se riesco a rimediare qualcosa."

Ritornò con una boccetta in mano.

"Sono delle semplici gocce, dei calmanti, non so quanto possano alleviare la situazione, ma li usa Giulio, quindi potrebbero andare. Fai guidare Luke, questi farmaci inducono sonnolenza ."

Mando giù le gocce e ritorno con Luca a tavola.

Loro riprendono a mangiare e io rimango seduta ed ogni tanto prendo il cellulare per poi rendermi conto che sono passati un paio di minuti da quando ho controllato l'orario.

Una volta finito di mangiare e sparecchiare Saccone si gira verso di me.
"Noi solitamente guardiamo un film natalizio non so se tu..beh.."
"Tranquillo Luca, preferisco tornare in hotel non mi sento granchè bene."
"Allora dopo ti mando un video se mi lasci il numero." Sorride.
"Oh beh ..chiedilo a J."

Saluto tutti e me ne vado.

"Tu e tuo fratello avete discusso?" Chiede Luke fissando la strada.
"Piccola lite, non è niente in confronto ai litigi che avevamo anni fa."
"E posso sapere perché ? Sai.. Non ho capito quello che dicevate."
"Ricordi Ruben? Stavamo discutendo per lui. Contento ora?"
"Cos'hai?"
"Non ho niente! Non mi va di parlare di mio fratello nè di nient'altro! Sono stanca, voglio tornare a casa, possibile tu non lo capisca?!"

Accelera e in poco tempo siamo in Hotel .

Appena saliamo in stanza avverto di star andando a fare una doccia e una volta di uscita, misi il mio accappatoio rosso in microfibra.

"Te la sei presa per la mia idea?"
"Dio Luke basta..ti ho detto che non voglio parlare okay? Sono stanca e ora se permetti vorrei dormire ." Avverto infilandomi sotto le coperte.
"Non metti il pigiama? Prenderai una freddata, inoltre i capelli sono ancora leggermente umidi..e non vorrai rovinarti il sonno ora."
"Shh..faccio ciò che voglio."

Una volta completamente coperta, mi sfilo l'accappatoio e mi accoccolo.

Mi giro su un fianco e piano piano apro gli occhi.
Lui è sulla poltroncina, impassibile, che mi fissa.
Lui parla ma io non riesco a sentirlo, la sua voce è surclassata da un chiacchiericcio estenuante e io provo a gridare per farmi sentire, ma niente, lui mi sente e io non sento lui.

apro gli occhi.
Mi guardo attorno scrutando il volto di Luke dormiente

Ho sognato Giulio, di nuovo .

Mi alzo dal letto e fisso il display del mio IPhone.

2:47 AM
Apro la mia valigia, afferro un jeans nero con una felpa, infilo solo le mutande, per poi vestirmi .

Lasciai un appunto per Luke sopra l'agendina lasciata sulla scrivania della camera, incastrai la penna tra quella pagina, afferrai il cellulare e le chiavi, poi scesi velocemente usando le scale.

Sorridendo ||LowLow||Where stories live. Discover now