Paura. Tanta paura -09

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{vi prelevo un minuto dal capitolo per dirvi che mi sono arrivati messaggi in cui mi chiedevate se andando all'instore di Giulio vi facessi fare un autografo per poi inviarvelo o cose del genere; mi dispiace non potervi accontentare, ma io non ci vado; non perché non voglia vedere Giulio, ma come penso di aver già detto in precedenza, io sono stata con un ragazzo tempo fa, che gli era amico ed io ho il terrore di rivederlo per questo non vado ed inoltre per la prima data io partirò con il mio ragazzo e anche volendo non posso andarci. Mi dispiace dileguarvi così, spero capiate la mia giustifica.}
~
La mattina mi sveglio nel mio letto in cui mi sono adagiata la notte prima.
Infilo una maglia leggera insieme ad il sotto di una tuta e scendo a far colazione insieme a Justin.
Mentre siamo seduti mi fissa.
"Sei preoccupata vero?"
"No."
"E invece sì, è da quando ti sei svegliata che accarezzi i tuoi stessi polpastrelli."
"Mi conosci troppo bene eh!"
"A che ora dovete stare lì?"
"Alle 12:30, ho l'ansia che mi scorre nelle vene, Giulio se pensa una cosa la dice, non è tipo da tenersi le opinioni per sè."

Dopo la colazione, tornai in camera da Anne e John.
"Allora tesoro, cosa vorresti indossare?" Chiede Anne.
"Skinny blu chiaro strappati con camicia azzurra abbastanza larga."
"Sicura?" Mi guarda stranito John.
"Si..ho bisogno di cambiare un po' di cose."
"Quindi un trucco più sul semplice?" Chiede Anne.
"Direi una linea non troppo grande di eye-liner e un rossetto rosso acceso."Anne annuisce.
"Per i capelli un liscio semplice o un mosso elegante ?" Suggerisce John
"Mosso elegante."

In un'ora ero pronta e Kevin mi accompagnó fino all'Honiro, dove scesi ed andai ad avvisare Giulio.

Bussai alla porta e dopo l'approvazione, entrai.

"Buongiorno.." Sorrisi .
"Giulio, Kevin è fuori che ci aspetta con i motori accesi, non vorrei tardare."

Giulio si alza e dopo aver salutato gli altri, ci dirigemmo nella macchina.

Nessuno aprì bocca per buona parte del viaggio.
"Ti dona il rosso sulle labbra ."
"Grazie." Sorrido "non hai detto nulla hai ragazzi?"
"Ho detto che avevamo questa intervista e che dovevo assentarmi per qualche ora."

Arriviamo a destinazione e quando scendiamo dalla vettura, sento come se qualcuno mi stesse riempiendo di calci allo stomaco

"Accomodatevi pure sul divano, la ragazza sulla poltroncina bianca è la scrittrice e la ragazza su quello sgabello è la presentatrice." Spiega un'addetta.

Ci andiamo a sedere sul divano e prima che le riprese inizino, mi scambio uno sguardo con il riccio.

"Cos' hai?" Chiede sussurrando.
"Paura. Tanta paura ."

"Siamo oggi in diretta con Giulia Apa, Giulio Sabatello e la scrittrice che li ha resi protagonisti del suo libro: Francesca Nikita." Si concentra sulle telecamere la presentatrice .
"Vogliamo parlare di come tutto è iniziato?" Chiede rivolgendosi a noi tre.
"Era un sabato, saranno state le due del mattino e io ero in centro, ho sentito Giulia che si lamentava di suo fratello con la sua amica, presente ovviamente nel libro; ho così capito che era la sorella di Valerio di cui io ero follemente innamorata a quei tempi. Cominciai a seguirla perché volevo sapere qualcosa in più su Valerio, finché non scoprì
La storia d'amore tra i due." Parla Francesca .
"Invece, Giulia e Giulio, com'è stato scoprire di essere protagonisti di un libro ?"

Faccio cenno a Giulio di iniziare lui.
"Io ricordo che quando lo venni a sapere, ero a casa di un mio amico a piangermi addosso, erano pochi giorni dopo che Giulia era andata via ed io stavo malissimo .
Quando lessi la lettera ero convinto che potesse sapere anche dove si trovava Giulia, inviai molti messaggi al numero che era scritto su quel foglio, ma non ricevetti mai risposta alla mia domanda, ma in sè, quell 'annuncio non mi scombussolò molto"
"Io ero sull'aereo per Londra, c'era questa bambina londinese con cui stavo parlando un po' e mentre cambiavo la Sim al mio telefono tirai fuori quel foglio e la bambina mi chiese cosa stavo leggendo e dissi che era una mia amica, non mi arrabbiai perché da una parte, avere un libro, che riproduceva ciò che avevo vissuto con lui, nei primi tempi mi avrebbe aiutato nel sentirmi meno lontana da lui, come da tutti del resto."

Sorridendo ||LowLow||Where stories live. Discover now