UNA GIORNATA TRANQUILLA

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CAPITOLO 15

La foresta era molto tranquilla quel giorno. In cielo c'era un sole che spaccava le pietre ma, nonostante tutto, la temperatura non era altissima, anzi, sembrava una di quelle giornate ideali in cui le famiglie vanno felici e gioiose a fare pic-nic in mezzo alla natura. Peccato che al passare di due uomini, armati con fucili da caccia, tutta la magia si spegne.
Si tratta di Steve e Mark, che hanno avuto come compito nella loro nuova comunità quello di cacciare e trovare cibo per il villaggio.
Sì, la magia si era definitivamente spenta guardando ancora meglio le loro espressioni; le barbe che iniziavano a diventare evidenti sui volti dei due, i vestiti trasandati e le loro espressioni facevano intuire che i giovani militari non se la passano bene, nonostante la situazione sia migliorata parecchio con la loro nuova base.
L'unico suono che si sente è il rumore dei passi che fanno scricchiolare le foglie secche a terra, fino a quando Steve non dice "Qui ci sono tracce di lepre, non sono neanche troppo vecchie" "È sempre stato produttivo andare a caccia con te, sapevi seguire le tracce meglio di tutti gli altri cadetti all'Accademia" spiega Mark e l'ormai ex Navy SEAL risponde "Mi ricorda i vecchi tempi andare a caccia insieme, quando andavamo mio padre ci spiegava sempre tutto quello che chiedevo, era incredibile quante cose sapeva". Mark sorride e dice "Sì è vero, me lo ricordo. Speriamo solo che anche Danny e Britney siano in grado di fare la loro parte, scommetto che almeno una pomiciatina oggi se la fanno" "Solo una pomiciatina? Visto che non abbiamo protezioni ho paura che ci scappa il bambino tra i due" scherza Steve e mentre l'amico apre la bocca per iniziare a risponde si sente uno sparo abbastanza vicino ai due, così l'ex soldato cambia prontamente la frase che stava per dire in "Era qui vicino, davanti a noi. Non veniva dal villaggio, giusto?" "No, però quella è la direzione in cui sono andati Danny e Britney, dobbiamo controllare" afferma il ribelle.

Pochi minuti dopo i due arrivano nel luogo in cui hanno sentito lo sparo, ma al loro arrivo la situazione sembra tranquilla.
Non c'era niente e nessuno, così i ragazzi decidono di dare un'occhiata in giro e, nemmeno il tempo di iniziare le sue ricerche, Steve si sente chiamare dal compagno "Steve da questa parte", l'amico si precipita verso Mark che gli indica una piccola caverna, che sembrava più un buco, proprio sotto di loro "Guarda, quella laggiù sembra un fucile da caccia, forse è proprio l'arma che ha sparato poco fa". La caverna era praticamente un ammasso di roccia che si era estesa scavando nel terreno, tant'è che per entrarci bisognava calarsi con una fune. In più, all'interno della caverna c'era un cadavere di un uomo con il petto completamente squarciato e una chiazza di sangue sopra di esso come se fosse stato sbranato da un animale selvaggio.
Tutto questo fa esclamare Steve "Lì vicino c'è qualcuno" indicando la zona "Magari è ancora vivo" "Che hai intenzione di fare?" chiede Mark vedendo Steve che prova la friabilita del terreno sporgendo la scarpa e l'ex soldato risponde "Secondo te? Magari quel tipo è ancora vivo. Proteggere i civili è il nostro lavoro. Tu rimani qui, io scendo, poi cercherò di riarrampicarmi, tanto non deve essere più profondo di sette o otto metri", così Mark scoraggiato dice "Vedi di fare in fretta... Anzi verrò con te" "No" enuncia sicuro di sé Steve "Nel caso in cui non riuscirò a risalire almeno ci sei tu che potrai chiamare aiuto. Sta calmo andrà tutto bene". Mark indietreggia e mentre il SEAL si aggrappa ad un appiglio con la mano destra iniziando la discesa, il primo continua a conversare "Sarà meglio, è una giornata così tranquilla, evitiamo altre tragedie almeno oggi".
Steve si trova a metà strada in meno di trenta o quaranta secondi però, esattamente in quel punto, manca un appiglio con la gamba e cade atterrando su di essa. Il tutto fa uscire dalla gola di Steve un forte grido e Mark, vedendo la scena, chiede preoccupato urlando "Steve! Sei tutto intero? Cazzo", dopo pochi secondi arriva la risposta "Sto bene, sono caduto sulla mia gamba, credo di essermela rotta" "Io te lo avevo detto, porca puttana. Aspetta lì, sto venendo a prenderti" dice l'ex Navy SEAL in tono autorevole posando il suo zaino a terra, ma subito l'amico risponde "No, così facendo rischi di scivolare anche tu. Vai a chiamare gli altri tanto siamo vicino al villaggio, io ti aspetterò qui. Magari intanto do un'occhiata al tizio che tra parentesi confermo che è morto. Ha tutto il petto e l'addome completamente sbranato, credo sia stato un orso". Mark fa un sospiro e si rassegna "E va bene, sarò qui tra pochi minuti, resisti... E non fare altre cazzate" "Si signore" scherza Steve, nonostante la situazione, e l'amico corre via.
Per passare il tempo, il ribelle striscia verso il cadavere dell'uomo morto vicino a lui e inizia a cercare di ricostruire la vicenda.
Steve strappa apre la giacca e strappa la maglietta al cadavere così da liberare la zona in cui il malcapitato è stato sbranato. Subito nota, oltre ai morsi lungo tutto l'addome, un foro di entrata causato da un proiettile e decide di strisciare verso il fucile da caccia che aveva avvistato prima Mark. Una volta arrivato all'arma, il giovane Navy SEAL apre la canna e tira fuori il proiettile ancora dentro, vedendo che il foro di entrata non corrisponde a quello del fucile da caccia che ha in mano, così rimette il proiettile a posto e, prendendosi il l'arma, torna verso l'uomo.
Steve studia più attentamente l'uomo, spostando il corpo e girandolo ma senza nessun risultato utile. Mentre il ribelle solleva la carcassa per girarlo di schiena, il cadavere gli scivola via dalle mani e va a sbattere proprio sulla sua gamba ferita.
Tutto questo fa urlare un'altra volta a Steve, ancora più forte di quanto aveva già fatto in precedenza. Poi silenzio. Giusto l'eco si sentiva ed era sempre più debole.
Questo silenzio però dura soltanto pochi secondi, infatti un ruggito di un orso appena svegliato, con volume più alto del grido di Steve, terrorizza a morte quest'ultimo. A quanto pare il ribelle era finito proprio nella tana di un orso che stava andando in letargo.
L'ex militare, spaventato, prende velocemente il fucile e si prepara per sparare. Tutto sembrava tranquillo, l'orso si sentiva rimbombare nella grotta ma non si vedeva.
Ad un tratto però, la bestia gira l'angolo e vede Steve ferito e inerme davanti a lui, la preda perfetta e, se si considera che gli orsi in letargo sono sempre affamati, di sicuro non si sarebbe fatto scappare quell'occasione.
Si sente in lontananza un nuovo colpo d'arma da fuoco che rimbomba nell'aria e questo spaventa l'orso che ruggisce e poi carica dritto verso Steve. Però lui, grazie ai suoi riflessi, punta il nemico con il fucile da caccia e spara colpendo l'orso con tutta la rosa di pallini che gli arriva esattamente in faccia. La carcassa dell'animale cade a terra facendo qualche altro metro strisciando in avanti, vista la grande velocità con cui stava venendo contro Steve.
Il SEAL getta l'arma a terra e fa un sospiro di sollievo per averla appena scampata, di nuovo. Poi guarda l'orso e dice "Mi dispiace bello, questione di sopravvivenza. So che volevi solo mangiare. Almeno così non hai sofferto".

Qualche secondo dopo si sentono dei passi di persone che si avvicinano velocemente verso la grotta. All'inizio il Navy SEAL si spaventa ma subito dopo, sentendo gli altri che urlano il suo nome, si rilassa. Danny si affaccia verso il buco e dice "Non ti si può proprio lasciare un attimo senza di me", Steve sorride anche se addolorato per la gamba e risponde "Intendi dire che sei tu che non puoi fare a meno di venire a salvarmi, considerando che hai paura di rischiare per conto tuo" "Sai che ti dico, rimani là sotto. Dovevi sbattere la testa, non la gamba. Sono sicuro che così sarebbe cambiato qualcosa" enuncia Danny, così Britney si intromette "Ogni volta la stessa storia, basta. Io vi lascerei entrambi qui dentro" "Aspetta frena, io non c'entro niente, mi aspettavo soltanto un grazie, tutto qui" dice permalosamente l'ex soldato e l'amico ancora incastrato nella grotta gli risponde "Va bene. Ti ringrazio moltissimo Danny" in tono ironico "Adesso potresti farmi uscire da questo buco?" "Ma certo. Stai imparando le buone maniere vedo".
Mentre i tre ragazzi tirano fuori Steve, Mark vede l'orso morto e chiede "Perché lì a terra c'è un orso? "Ah già" guarda dietro di sé il ribelle "È una lunga storia".

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