two

176 10 0
                                    

Dopo pochi minuti eravamo giunti davanti a una casa,enorme,di un giallo che ormai non si vedeva dato lo scuro del cielo,aveva un portone in legno scurissimo,quasi nero,varie finestre su tutti i tre piani della casa,Hunter mi prese per mano e aprì il cancelletto anch'esso nero con le chiavi che aveva in tasca,entrammo e ci avvicinammo all'enorme porta d'ingresso,suonammo il campanello e la porta si aprì mostrando dietro di essa un ragazzino molto simile ad Hunter che avrà avuto più o meno nove,dieci anni,occhi azzurro ghiaccio,bassino corporatura normale,con delle pantofole di Homer Simpson,il pijama dei Minions,e un grandissimo sorriso stampato sul viso,ci accolse con gentilezza in casa,entrammo e ci chiudemmo la porta alle spalle.
Mi ritrovai davanti un enorme salotto con le pareti bianche e le mattonelle nere,un grande divano di pelle rossa,un tavolino di vetro al centro della stanza con migliaia di riviste posate su di esso,un televisore molto grande attaccato al muro e un grandissimo lampadario fatto di tanti piccoli cristalli che giravano su se stessi.
«Hei fratellone,chi è questa ragazza?»-Disse con fare interrogativo il bambino che ora si trovava sul grande divano di pelle rossa.
«Ashton,lei è Kara,Kara,lui è Ashton il mio fratellino più piccolo»-Disse presentandoci.
«Piacere Kara»-Dissi io allungando la mano vicino a quella del bambino che la strinse con un grandissimo sorriso.
Ci allontanammo da Ashton e ci avviammo verso la cucina non molto grande,entrammo e all'interno trovammo quella che supposi fosse la mamma di Hunter,alle prese con i fornelli,una bellissima donna sulla trentottina circa,capelli biondi corti con delle extrnshon[non so come si scrive]"attaccate" alla coda di cavallo,occhi che andavano dal verde al giallo,indossava un grembiule rosa a quadretti un paio di jeans strappati sul ginocchio,una maglia bianca semplicissima e un paio di pantofole viola pastello,si giró verso di noi e sorrise,si allontanò dai fornelli e si avvicinò a noi.
«Hunter chi è questa bellissima ragazza?»-Disse la donna
«Mamma lei è Kara è la sorella di Nash e Hayes,è venuta qui in città con una sua amica,ma purtroppo si è persa così l'ho portata qui»-Disse Hunter sorridendo.
La donna si avvicinò a me e mi diede due baci su entrambi le guance poi allungó la mano e si presentò,«Piacere,Christine Rowland,mamma di Hunter,Brandon e Ashton»-Disse.
«Il piacere è tutto mio signora Rowland»-Dissi stringendole la mano.
«Chiamami pure Christine»
«Va bene Christine»-Dissi sorridendo.
La salutammo e salimmo le immense scale fatte di marmo,arrivammo al secondo piano e mi fece un piccolo tour,c'erano solo quattro stanze,entrammo nella prima che era soprannominata "la stanza dei fan",era bianca come la neve e su ogni parete erano attaccati milioni di cartelloni e disegni,c'era una scrivania non troppo grande sopra non c'era niente se non una piccola cornice verde con una foto raffigurante Hunter sua madre e i suoi due fratelli,sono una famiglia molto unita.
Uscimmo da quella camera,entrammo in bagno,un semplice bagno,gabinetto,bidet[non so come si scrive]e una vasca da bagno,uscimmo e ci rechiamo nella "stanza dei computer"all'interno c'erano 3 computer,delle fotocamere e una polaroid azzurra,alchè guardai Hunter sorridendo.
«Hunter,possiamo fare una foto con quella?»-Dissi sorridendo e indicando la polaroid.
«Va bene»-Disse lui,prese la fotocamera in mano e scattò la foto,piano piano essa uscì dall'oggetto,lui la prese e la scosse leggermente,presi la foto in mano e la guardai,c'era Hunter che sorrideva e io che lo guardavo con un sorriso a trentadue denti,mi scappó un sorriso,lui guardó la foto e sorrise di rimando.
Infine c'era l'ultima stanza,quella di sua madre,entrammo e c'era un enorme letto con una testiera?bianca con vari brillanti incastonati,un tappeto enorme rosa shocking[non so come si scrive pt.237272]un comodino di legno nero lucido con una lampadina a forma di scarpa anch'essa rosa,una televisione di media grandezza,un armadio che faceva coppia con il comodino e infine al muro erano attaccate varie foto di modelle,mi avvicinai e vidi che la modella in tutte le foto era Christine,guardai Hunter con fare interrogativo.
«Mia madre era una modella»
«Wow»-Dissi io con gli occhi che si illuminavano.
Uscimmo dalla stanza e iniziammo a salire le scale del terzo e ultimo piano.

I need your love ||Hunter Rowland||#Wattys2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora