❖Capitolo 10

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Amori, volevo IMMENSAMENTE ringraziarvi per tutto il supporto che state dando alla ff, veramente, sono molto fortunata ad avere persone come voi che la seguono, quindi grazie mille, davvero grazie
BUONA LETTURA💘
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"Avete dormito bene?" ci domanda mia madre.
"Magnificamente" afferma J prima che io possa rispondere.
"Il materasso era davvero comodo" aggiungo sorridendole e continuando a spalmare la mia fetta-biscottata con un consistente strato di marmellata.
Devo cercare di non scoppiare a ridere rovinando tutto.
"Oggi viene anche David, così possono fare conoscenza e poi magari usciamo" ci comunica la donna sorridendo felicemente.
"Immagino che io non abbia voce in capitolo" sbuffo guardandola svogliatamente.
"Come sei sveglia" esclama Melissa dopo aver bevuto un sorso del suo caffè.
"Sicuramente più di te" ribatto lanciandole una frecciatina.
"Allora, Jack, da quanto vi conoscete?" chiede Melissa, attirando l'attenzione del clown.
"Un anno" risponde semplicemente.
"E state insieme da?"
"Qualche mese"
"Ti piace il golf?" domanda dal nulla.
"Preferisco il tiro al bersaglio" afferma lui sorridendo.
"Il mio sport preferito" mente.
Come faccio ad esserne certa? Quando ero fidanzata con David il suo sport preferito era il tennis. E guarda caso era anche quello di Melissa.
So cosa sta facendo, è il suo primo passo verso l'avvicinamento inevitabile a qualcuno a cui tengo per poi portarmelo via, un classico. La conosco ormai troppo bene.
"Hai fatto tiro al bersaglio?" le chiedo fintamente confusa.
"Si, mi piace così tanto. Lo sai Harleen, te l'ho detto" risponde lei sorridendo falsamente.
"Ah si, si è vero. Allora oggi, siccome usciamo, facciamo un salto al poligono di tiro. Voglio vedere come sei migliorata" dico sorridendole beffardamente, mentre sorseggio un po' del mio the.
"Non so dove sia" afferma nervosamente.
"Per quello c'è Google Maps" ridacchio alzandomi e riponendo nel lavandino la tazzina, per poi dirigermi sullo schienale dello sgabello di J e porgli le braccia intorno al collo, posizionando il mento nell'incavo di quest'ultimo.
"Vuoi andare al poligono di tiro oggi?"
gli chiedo dandogli un piccolo bacio sull'osso della clavicola.
"Ci puoi scommettere" risponde sorridendo e stringendo con una mano le mie guancie, per poi girarsi velocemente e lasciarmi un rapido bacio a stampo.
Siamo così bravi a recitare... ma se ci riuscisse così bene soltanto perché non stiamo più recitando?
Se stessimo facendo queste cose davvero con... sentimento?
Impossibile.
"Vado a prendere David alla stazione" afferma infastidita Melissa, mentre io mi stacco da lui e vado a sedermi sul divano.
Ho bisogno di stargli lontana per un attimo.
"C'è qualcosa che devo sapere su questo David?" mi domanda raggiungendomi in salotto e sedendosi di fianco a me.
Come non detto.
"Niente in particolare" rispondo indifferente, voltandomi verso di lui.
"Avete mai fatto sesso?" chiede curioso.
"Certo" gli rispondo ovvia, ridacchiando lievemente.
"Ma non c'è paragone, non devi essere in ansia, lui ce l'ha piccolo" lo rassicuro facendo dei gesti con le mani e continuando a ridere.
"Dovresti stare attenta a tua sorella, madre natura è stata un po' più generosa e almeno la terza penso che ce l'abbia davvero" afferma facendo un lieve cenno con la testa verso la porta dalla quale Melissa è appena uscita.
"Si ma non scopa bene quanto me" ribatto annuendo con il capo e sorridendo beffardamente.
"Questo lo devo scoprire"
"Provaci solo e smetti di vivere"
"Ora si che ho paura" dice scuotendo le mani e fingendosi terrorizzato, per poi sdraiarsi appoggiando la testa su uno dei cuscini.
"Dovresti averne" concludo sorridendo e sdraiandomi a mia volta a pancia in giù in mezzo alle sue gambe aperte fino ad appoggiare il mento all'altezza dei suoi pettorali.
Percepisco il suo respiro profondo e monotono, che riesce incredibilmente, ancora una volta, ad infondermi una calma spiazzante riuscendo a neutralizzare l'ansia sempre più crescente che stavo acquistando nel sapere che avrei rivisto David.
Solo ora mi accorgo di quanto possa essere umano, di come qualcuno possa stargli vicino senza rischiare di morire da un momento all'altro, e forse è questo che gli serve.
Non cure mediche, non cercare di essere capito psicologicamente ma un supporto fisico, una persona che gli faccia capire che non è un mostro come tutti lo definiscono.
"Tu non hai bisogno di essere curato" sussurro alzando lo sguardo verso il suo viso, mentre i suoi occhi mi scrutano immediatamente.
"Tu hai bisogno di essere supportato" aggiungo appoggiando delicatamente il palmo della mano sul suo viso.
Lui non dice niente, sorride, ma un sorriso basta a farmi capire cosa pensa.
"Sei così intelligente" afferma appogiando le mani sulla parte bassa della mia schiena.
"La sporgenza che sento all'altezza della pancia..." comincio a dire ridacchiando e alzando lievemente la testa.
"Non dipende da me" risponde prima che io possa finire la mia frase.
"E da cosa dipende allora" gli domando sorridendo maliziosamente.
"Credo sia condizionata dal fatto che sei fantastica" afferma facendo spallucce.
"Mister J, come siamo dolci" esclamo appoggiando anche l'altra mano sulla sua guancia e facendo scorrere il mio corpo sul suo fino ad arrivare all'altezza del suo viso.
"Se il sesso serve a tranquillizzarti provvederemo a farlo più spesso" sussurro prima di lasciargli un veloce bacio a stampo e successivamente alzandomi per andare in camera a cambiarmi.

"Potete rimanere per un'ora, poi dovrete lasciare il posto a qualcun'altro. Ricordatevi di stare lontani dal soggetto che spara perché altrimenti potrebbe essere pericoloso" ci spiega l'uomo prima di farci entrare nella stanza.
È così bello vedere gli occhi di Melissa che non sa minimamente come comportarsi mentre David le stringe la mano.
Credevo che mi avrebbe dato fastidio vederli insieme ma probabilmente  grazie a J, il quale mi distrae ogni volta che vede che li guardo per troppo tempo, non mi fa né caldo né freddo.
"Chi inizia?" domando poggiando le mani sui fianchi, una volta essere entrati tutti nell'apposita stanza di tiro.
"Perché non vai tu?" chiede Melissa sorridendomi.
"Non eri tu quella che ama il tiro al bersaglio?" domando retoricamente vedendo che David storce il naso.
Certo, per lui lo sport preferito di mia sorella era il tennis.
"Mi sacrifico io" si intromette J dirigendosi davanti al tavolino sul quale ci sono pistole di diverso calibro.
Lui parte immediatamente con la pistola più potente, cominciando a sparare al bersaglio e ovviamente prendendolo sempre nel punto in cui mira.
D'altronde, è abituato.
La precisione con cui allinea lo sguardo alla canna per poi premere il grilletto è spiazzante, credo abbia anche qualcosa di magico.
Come fa a non mancarlo nemmeno una volta?
Ed il modo in cui trattiene il respiro pochi istanti prima di sparare, come se tutto dipendesse dal centrare o meno il soggetto.
"Melissa, è il tuo turno" dico dopo qualche minuto nel vedere che ha posato l'arma soddisfatto del suo elaborato.
"Poligono di tiro e tiro al bersaglio sono diversi, ragazzi" si giustifica mentre va a prendere una pistola.
Ovviamente è già solo un miracolo se riesce ad impugnarne una, perciò sceglierà sicuramente la più maneggevole.
"Sono praticamente identici" dico scuotendo lievemente la testa contrariata e alludendo al fatto che non avessero alcuna differenza.
"Non so mirare alle sagome delle persone e beccarle in testa" continua a dire inserendo miracolosamente la ricarica nella pistola.
"Se è per questo non sai mirare a niente" affermo ridacchiando e incrociando le braccia.
Sono curiosa di vedere cosa combinerà.
"La pistola è difettosa" si lamenta rassegnandosi e buttandola sul tavolino dopo qualche minuto in cui non ha beccato nemmeno una sagoma.
Come immaginavo, è un'incapace.
"Il braccio dev'essere più disteso, l'occhio allineato con la canna e la mano ferma" la informa J mentre lancia delle rapide occhiate ai buchi che i proiettili hanno fatto sulla parete.
"La pistola è l'unica cosa messa bene"  conclude guardandola sorridendo.
"Amore non sei stata così male" le sussurra David mettendole un braccio intorno al collo e tirandola a se.
"Ma se è stata pessima" lo contrario ridacchiando e ponendo delicatamente un ciuffo di capelli dietro l'orecchio.
"Prova tu siccome sei così brava" esordisce lei lanciandomi una frecciatina.
"Va bene" rispondo facendo spallucce.
Possibile che non abbia ancora capito che se qualcuno mi sfida non mi tirerò mai indietro? Sono troppo orgogliosa per dargliela vinta.
Prendo la pistola più potente e inserisco la ricarica con un movimento secco.
"Stai attenta che puoi farti male" mi dice J probabilmente  notando tutta la mia determinazione nel voler mostrare che sono più capace di lei.
"Come sei premuroso" gli rispondo sorridendo.
"Ma so cavarmela da sola" concludo tirando su le braccia e facendo scomparire il sorrisino che le sue parole avevano appena provocato.
Immediatamente si avvicina a me, aggiustandomi alla perfezione.
Braccia tese, occhio allineato con la canna e mano più o meno ferma.
"Mira e spara" afferma allontanandosi lievemente.
Trattengo il fiato, lasciando che il battito del mio cuore mi rimbombi nelle orecchie e chiudendo un occhio per allineare il bersaglio con la canna.
Premo il grilletto, e mentre il proiettile parte chiudo gli occhi per riflesso.
Mi concentro soltanto sul rumore sordo che fa il proiettile colpendo probabilmente il soggetto che ho mirato.
"Centro" mi comunica il clown dopo alcuni minuti, mentre io riapro gli occhi lentamente.
Osservo soddisfatta il mio primo proiettile che ha fatto un buco nella bambola di pezza lontana metri da noi.
"Dicevi?" domando girandomi verso Melissa, per poi ignorarla completamente e mirare gli altri bersagli.
È così divertente, così liberatorio, così adrenalinico. Ora capisco perché gli piace tanto.

🦄SPAZIO UNICONOSO ME🦄
Hi Puddins, STO AGGIORNANDO SPESSO, DITELO CHE MI AMATE
ASCOLTATE, VI CONSIGLIO DI LEGGERE "A JARGOT STORY" SUL PROFILO DI Lisa_reader03 È DAVVERO BELLA RAGAZZI
UUUH, i nostri due piccioncini carini😏 quanto li amo
FATEMI SAPERE NEI COMMENTI E CON LE STELLINE SE VI STA PIACENDO E COSA NE PENSATE, PERCHÉ LO SAPETE CHE AMO I VOSTRI PARERI
CI VEDIAMO AMORI MIEII💘

My heart scares you? ~Harleen&JokerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora