08 aprile, giorno della partenza. Siamo in macchina con i ragazzi che ci stanno accompagnando all'aeroporto.
Myriam è felicissima di tornare, io ho molto meno entusiasmo.
Devo tutto alla mia famiglia se sono arrivata dove sono adesso, ma volevo comunque trasferirmi per fuggire dai ricordi, il mio paese ne è pieno e tornando li ho paura di crollare di fronte ad essi.Nel frattempo arriviamo in aeroporto e ci dirigiamo verso il check-in, ma prima di farlo salutiamo i ragazzi.
Li ringraziamo per averci accompagnate e li salutiamo.
Prima di andare però io e Fede ci allontanano un po' dagli altri.<<Come stai?>> mi chiede.
<<Bene>> rispondo cercando di essere il più convincente possibile.
<<Sei sicura? Non sebri molto convinta>>
<<Sicurissima>> dico sorridendo più per il fatto che si preoccupa per me che per il fatto di essere realmente sicura.
<<Chiamami quando arrivi a Catania>>
<<Ok>> dico abbracciandolo.
Ci stacchiamo dall'abbraccio e ci baciamo.
<<Ehi piccioncini, queste cose fatele in privato non davanti a tutti!>> dice Benjamin facendoci interrompere il bacio.
<<Volevo vedere te al posto mio fratello se la baciavi o meno >> dice Fede mentre io mi giro della parte opposta per nascondere il mio imbarazzo.
Raggiungiamo gli altri due che se la ridono e si meritano una mia occhiataccia.
Li salutiamo nuovamente e per ripicca bacio di nuovo Fede prima di andare mentre Myriam ride come una scema.
<<Ti chiamo quando arrivo>> dico sorridendogli.
Lui mi sorride a sua volta e dopo io e Miry scompariamo dalla loro vista dietro il check-in.
***
È passata mezz'ora e dobbiamo aspettare ancora 20 minuti andando bene.
Stamattina dalla fretta che eravamo in ritardo (non lo eravamo ma per Miry si) non ho fatto neanche colazione e ora sto morendo di fame.
La trascino letteralmente al supermercato dell'aeroporto e prendo diverse cose anche se lei non ha fame, ma so che poi le mangerà.
Cerchiamo un divanetto libero per sederci a fortunatamente non ci impiegamo molto.
Inizio a mangiare e subito dopo lei mi segue, come immaginavo.Abbiamo appena finito di mangiare quando l'auto parlante ci annuncia l'arrivo del nostro aereo. Ci siamo.
Ci imbarchiamo e per fortuna il mio posto è vicino al finestrino. Amo guardare il paesaggio mentre sono in viaggio, mi rilassa.
Guardo la terra allontanarsi sempre di più da noi. Stiamo raggiungendo le nuvole. Le abbiamo superare.Lo spettacolo che si presenta ai miei occhi è qualcosa di inspiegabile, il sole esce fuori dalle nuvole come se quest'ultime formino il mare. Sembra un passaggio marittimo al tramonto mentre in realtà sono solo le 6:00.
Controllando l'orario sono rimasta abbastanza sorpresa, non ci avevo ancora fatto caso: Fede com'è riuscito ad alzarsi dal letto così presto solo per accompagnarci?
Sorrido istintivamente per quello che ho appena pensato perché sicuramente a casa loro è successo proprio come a casa nostra.
Si, se non si era ancora capito io sono un ghiro con la G minuscola e oggi la sveglia era puntata per le 3:30 e la scena era abbastanza esilarante ripensandoci, ma in quel momento potevo uccidere qualcuno.
Praticamente Miry ha impostato tutte le sveglie possibili ed immaginabili per svegliarci (per svegliarmi in realtà, ma sono dettagli).
Io ovviamente le ho sentite tutte, ma quando hanno smesso di suonare mi sono riaddormentata. Dopo un quarto d'ora Myriam entra in camera mia con la delicatezza e il silenzio di un carrarmato e mi si butta di sopra stile ippopotamo, ma non contenta mi toglie le coperte e mi butta a terra. Mi sono fatta un male cane al sedere e doveva solo ringraziare che era troppo presto per pianificare la mia vendetta.***
Ho molto sonno, ma non riesco a dormire. Prendo le mie adorate cuffiette e faccio partire la riproduzione casuale.
Per tutto questo tempo non ho tolto gli occhi dal finestrino per non perdere neanche un dettaglio di quelle nuvole che all'apparenza sembrano tutte uguali ma non lo sono. Vorrei osservare anche ogni singola sfumatura del sole, ma la luce è diventata troppo forte per permettermelo. Mi soffermo anche in ogni sfumatura del cielo. Mi affascina, mi ha sempre affascinato.
Quando andavo a scuola la scienze era una delle poche materie che non studiavo per niente perché non mi piaceva, ma la parte che riguardava l'astronomia mi è sempre piaciuta e sognavo di poter vedere un giorno il mondo da un'altra prospettiva, forse quella più bella, la più misteriosa, ma anche quella che mette più paura.
Mette sempre paura qualcosa che non sappiamo, che non sappiamo spiegare o non sappiamo come andrà a finire, ma poi io penso: se non ci provi come fai a saperlo?Questa domanda me la ripeto da diversi anni e la maggior parte delle volte in cui l'ho formulata mi sono buttata. È grazie a questa domanda che sono arrivata fino a qui.
Presa dai miei pensieri non mi sono accorta del tempo che passava fino a quando l'hostes ci informa che stiamo per atterrare.
Una volta a terra prendiamo i nostri bagagli e usciamo dall'aereo. Siamo a casa.
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My Dream |Benji & Fede|
FanfictionClaudia, una ragazza normale che insegue il suo sogno insieme alla sua migliore amica, Myriam. Il loro sogno è cantare. Riusciranno a realizzare il loro sogno ma qualcosa di orribile succederà ad una delle due e in quella situazione l'altra lega con...