Cap. 27: Ultimo giorno

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È passata una settimana da quella sera e domani i ragazzi partono.
Abbiamo passato ogni giorno in giro per la Sicilia ed è stata una settimana fantastica.

Salvatore ha scritto un post per smentire quello che aveva detto e le acque di sono calmate.

Dopo essermi confidata con Fede ha cercato ogni singolo momento di starmi accanto e di distrarmi, posso dire che ci è riuscito.

Ma prima di tornare a Milano devo fare un'ultima cosa e voglio che lui sia con me.

<<Fede mi accompagneresti in un posto?>> Chiedo speranzosa.

<<Certo dove andiamo?>>

<<Non è il posto migliore del mondo, ma voglio che tu sia al mio fianco.>>

<<Certo, andiamo.>>

Prima di andare in macchina passiamo da un fioraio che si trova poco dopo, prendo un mazzo di fiori con una rosa rossa centrale, torniamo alla macchina e andiamo.

Il tragitto è silenzioso. Fede non fa domande e forse gliene sono un po' grata.
Man mano che ci avviciniamo capisce dove siamo diretti e mi appoggia una mano sulla gamba per farmi coraggio.

Arrivati a destinazione scendiamo dalla macchina e saliamo silenziosamente tre rampe di scale.

<<Il viale è questo. Se vuoi puoi anche restare qui, non ti obbligo e venire con me.>>

<<Non ci penso neanche.>> dice prendendomi per mano e sorridendomi.

Mi fermo e mi volto a guardare prima Fede per fargli capire che ci siamo e poi mi volto verso "di lei".

Passo a rassegna la scritta, i vasi e il marmo freddo, tutto è come lo ricordavo.

E poi c'è lei. Così sorridente e piena di vita, ma la foto non rende ciò che lei era.

Non venivo a trovarla da anni, ma non posso mai dimentarla.

Lascio la mano di Fede per andare a metterle i fiori nei vasi e con il dito ripasso la scritta del suo nome per poi ripassare il contorno della foto e poi accarezzare il viso.

Le lacrime scorrono silenziose sul mio viso mentre compio questo gesto e poi torno accanto a Fede che mi circonda con un braccio.

<<Era molto bella>> dice.

Io annuisco convinta. Lo era veramente. Può sembrare stupido detto da me visto che sono di parte, ma lo era e anche molto.

<<Le assomigli sai?>> Dice.

<<Lo vorrei, ma assomiglio a mio padre>>

<<Invece si. Avete gli stessi occhi pieni di vita, al di là del colore. E avete entrambe un sorriso che contagia chi ti guarda.>> dice guardando la foto e sorridendo a sua volta.

<<Grazie per essere qui.>> Dico.

<<Di niente. Mi fa piacere che tu voglia rendermi partecipe della tua vita.>>

Sorrido e poi ci incamminiamo per tornare a casa.

Stiamo la sera tutti e quattro insieme e avendo casa libera chiedo a loro e alle mie amiche se vogliono passare la notte a casa mia e stare tutti insieme. Accettano volentieri e nel giro di mezz'ora le ragazze si presentano a casa mia con buste della spesa piena di schifezze varie.

Ci sistemiamo in cucina e apriamo il divano letto per buttarci tutti sopra a vedere un film.

Nonostante fossimo 8 persone ci siamo entrati tutti senza che si rompesse la rete e stando anche piuttosto comodi.

La notte è passata in fretta tra risate, lotte di cuscini correndo come dei bambini intorno al tavolo, film e cibo.

Sono le 6 di mattina e le ragazze si sono addormentate tutte durante la fine del secondo film compresa Miry.

Sono appoggiata al petto di Federico che gioca con i miei capelli. Mi sento rilassata e piano piano sento che il sonno sta prendendo il sopravvento su di me.

***

Mi sveglio a causa della forte luce che entra nella stanza. Cerco di alzarmi ma ho il braccio di Fede attorno la vita e la testa di Miry sulle gambe. Prendo il cellulare dalla tasca per vedere l'ora e noto che sono le 12.00. Oddio è tardissimo!!! I ragazzi hanno l'aereo alle 17.30.

Cerco di svegliare Fede, ma al posto suo si sveglia Miry.

<<Già sveglia?>> Domanda

<<Se ti sei appena svegliata>>

<<No, sono sveglia già da un po', ma non volevo svegliarvi>>

<<Una volta tanto che mi sono svegliata prima di te tu eri già sveglia, pensa te che sfiga!!>>

Ride e mi aiuta a svegliare gli altri. Una volta fatto ci sistemiamo, salutiamo le ragazze e insieme ai ragazzi andiamo a prendere le loro valigie per poi dirigerci all'aeroporto di Catania.

Arriviamo con almeno un'ora di anticipo e ci sediamo in un bar per mangiare qualcosa.
Una volta finito è passata più di mezz'ora quindi salutiamo i ragazzi che dopo si avviano per fare i vari controlli.

My Dream |Benji & Fede|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora